Questo fine settimana va in scena la 6 Ore del Bahrain, penultima tappa del FIA World Endurance che potrebbe assegnare il titolo alla Toyota TS040 Hybrid guidata da Anthony Davidson e Sebastien Buemi nella classe LMP1. Il costruttore giapponese potrebbe infatti aggiudicarsi il suo primo titolo assoluto, grazie ad un vantaggio di 29 punti di cui attualmente gode sull'Audi, mentre la Porsche è già fuori dai giochi avendo maturato un distacco di 93 punti su 88 da ancora assegnare in queste due ultime gare.

Nella classifica piloti Anthony Davidson e Sebastien Buemi conducono saldamente con 42 punti di vantaggio rispetto ai portacolori Audi André Lotterer, Benoît Tréluyer e Marcel Fässler. Con 52 punti ancora da assegnare in queste due gare, ai driver del costruttore giapponese basteranno i dieci punti che si assegnano con il quinto posto per fare proprio il titolo. Nicolas Liepierre non prenderà parte a queste ultime due gare di campionato con la Toyota, mentre il pilota della Toyota n° 7 Kazuki Nakajima, essendo impegnato nella gara finale del campionato Super GT, sarà sostituito da Mike Conway.

Nella classe Lmp1-L titolo costruttori già assegnato alla scuderia svizzera Rebellion Racing, con la squadra composta da Mathias Beche, Nick Heidfeld e Nicolas Prost che si è invece aggiudicata quello riservato ai piloti. Intanto, si annunciano cambiamenti nella squadra Lotus, che ha deciso di affiancare a Pierre Kaffer due piloti provenienti dalla Gp2: Simon Trummer e Nathanael Berthon.

Situazione diversa troviamo invece nella Lmp2, con la lotta sia per il campionato costruttori che per quello piloti ancora aperta e serrata. Il pilota Sergey Zlobin con l’Oreca03-Nissan della SMP Racing ed il trio Canal-Pla-Rusinov con la Ligier JS P2 del G-Drive Racing sono infatti divisi da soli otto punti in classifica, mentre sono chiuse le speranze del team KCMG nonostante Matthew Howson e Richard Bradley siano ancora legati alla matematica per continuare a lottare. A prendere parte a questa gara ci sarà pure la Morgan Judd dell’Oak Racing.

La classe GT vede in testa la Ferrari, con 7 punti di vantaggio sulla Porsche e 52 sull’Aston Martin, e con 88 punti ancora da assegnare la lotta per il titolo costruttori pare ancora decisamente aperta; la classifica piloti vede Gimmi Bruni e Toni Vilander detentori della leadership con 131 punti, nonostante la doppietta Porsche siglata dopo il ritiro dei due piloti Ferrari nella gara di Shanghai al primo giro. Cambiamenti di piloti anche in questa classe: l'Aston Martin Vintage del team Bambo sostituisce Darril O’Young, impegnato nella GT Cup a Macao, con il pilota di casa Abdulaziz Al Faisal che ha corso tre edizioni della 24 Ore di Le Mans. La Porsche 911 conferma che, oltre ai piloti Bergmeister e Lietz, correrà anche Nick Tandy.

Nella classe GTE Am, il titolo andrà quasi sicuramente alla Aston Martin Racing, insieme a quello piloti già ottenuto da David Heinemeir Hansson e Kristian Poulsen.

Dopo questo breve riepilogo sulla situazione del Mondiale Endurance, passiamo alle notizie che riguardano il mercato piloti in vista del 2015: Jenson Button potrebbe dire addio alla F.1 a fine stagione per approdare nell’Endurance, come anche suggeritogli caldamente da Mark Webber tramite un tweet. Il campione del mondo 2009 potrebbe approdare in Audi o in Toyota, oppure come indicano le ultime voci anche in Nissan, dove dovrebbe correre anche il francese Nicolas Lapierre. Tra gli ospiti "eccellenti" presenti in Bahrain, si è visto stamane anche Fernando Alonso, che ha dapprima fatto colazione con i colleghi ferraristi, prima di fare un giro del paddock accompagnato dagli organizzatori e quindi recarsi nel box Porsche a trovare l'amico Mark Webber. Il pilota spagnolo aveva già presenziato alla scorsa 24 Ore di Le Mans, quando era stato invitato per dare il via alla manifestazione.

Chiara Zaffarano

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