La FIA e l'ACO hanno sviscerato le principali novità in occasione del fine settimana della 6 Ore del Messico, che scatterà domani domenica 3 settembre alle ore 19:00 italiane. A seguito del ritiro della Porsche, gli organizzatori del Mondiale Endurance hanno avuto a disposizione solamente un mese di tempo per prendere tutte le contromisure necessarie alla sopravvivenza della serie che, dal 2012 a questa parte, vedrà un format completamente stravolto.

La nuova stagione non sarà più annuale, ma biennale con otto gare in programma nel 2018/2019: si partirà nel maggio 2018 con la 6 Ore di Spa, per poi concludersi nel giugno 2019 con la 24 Ore di Le Mans, che sarà disputata due volte nel corso della stagione, così come la gara nelle Ardenne. Nel febbraio 2019 è stata inserita un'altra gara, non ancora ufficializzata, ma che potrebbe corrersi in Kuwait. Ritorna la 12 Ore di Sebring, assente in calendario dal 2012, prevista nel marzo 2019. Tuttavia non sarà quella tradizionale e storica (in calendario nell'IMSA WeatherTech Sportscar), bensì un evento che scatterà a mezzanotte del sabato, due ore dopo il termine della gara IMSA.

I tracciati che non figurano nel calendario, quindi destinati ad uscire, sono: Silverstone, Nurburgring, Austin, Città del Messico e Bahrain. Il Prologo, che quest'anno si è svolto a Monza, è destinato a tornare al Paul Ricard con la possibilità di effettuare un test di 36 ore in preparazione alla 24 Ore di Le Mans. Svanisce, dunque, ogni velleità di una 6 Ore di Monza in calendario, il quale dovrà essere approvato dal World Motor Sport Council che si riunirà il prossimo 21 settembre.

Il nuovo Mondiale Endurance vedrà, inoltre, l'unificazione della classe LMP1: dal 2018/2019 sarà possibile correre con le LMP1 ibride (attualmente solo Toyota), LMP1 ibride private (assenti per ora) e LMP1 non-ibride (Ginetta e Dallara-BR Engineering). Le prestazioni saranno equiparate, probabilmente con diverse restrizioni applicate alla Toyota TS050, il cui vantaggio resterà quello dell'autonomia legata al minor consumo di carburante che si tramuta in stint più longevi. Ginetta e Dallara saranno riconosciuti come costruttori ufficiali, quindi sfideranno Toyota (che annuncerà il proprio futuro nel mese di ottobre) nel Mondiale Costruttori LMP1. La casa nipponica, se vorrà partecipare alle due 24 Ore di Le Mans, dovrà iscriversi a tutta la stagione biennale. Nessuna apertura alle DPi (Daytona Prototype international), giudicate troppo simili alle LMP2 dal CEO del WEC Gerard Neveu. Tramonta definitivamente l'idea della gara di qualificazione della classe GTE che inevitabilmente avrebbe comportato l'aumento dei costi.

Calendario 2018/2019 (provvisorio):

5-6 aprile: Prologo Paul Ricard
5 maggio: 6 Ore di Spa-Francorchamps
16-17 giugno: 24 Ore di Le Mans
14 ottobre: 6 Ore del Fuji
4 novembre: 6 Ore di Shanghai
Febbraio 2019: da definire
15-16 marzo 2019: 12 Ore di Sebring
4 maggio 2019: 6 Ore di Spa-Francorchamps
15-16 giugno 2019: 24 Ore di Le Mans

Matteo Milani

 

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