Sorridente, rilassato e come sempre mai banale. Questo è stato il Jacques Villeneuve che abbiamo incontrato nei giorni scorsi al Motor Show di Bologna, dove ha preso parte al prestigioso Memorial Bettega al volante di una Ford Fiesta RS WRC. Non certo il terreno più familiare per l'ex-campione del mondo di Formula 1, il quale però non si è perso d'animo, riuscendo a ben figurare al cospetto di rallysti ben più esperti, tanto da riuscire a qualificarsi per le semifinali del Night Sprint, svoltosi in notturna sul circuito ricavato all'interno dell'Area 48. E proprio nel paddock adiacente al tracciato c'è stata anche l'occasione per scambiare due chiacchiere, non solo inerenti la sua presenza alla kermesse bolognese ma anche relativa al mondo della Formula 1. Un mondo che Jacques conosce bene, non solo per aver conquistato il titolo nel 1997 con la Williams, ma anche per ricoprire da ormai due stagioni il ruolo di opinionista per Sky Italia.

Non poteva esserci, dunque, occasione più propizia per chiedere al figlio del grande Gilles un parere sulle novità di mercato, con l'arrivo di Vettel in Ferrari ed il conseguente passaggio di Fernando Alonso alla McLaren-Honda. Come sempre, il canadese non si è fatto pregare per dire la sua: "Credo che entrambi avessero bisogno di un cambiamento - ha dichiarato - per cui hanno trovato la migliore soluzione disponibile. Per quanto riguarda Vettel, arriva in Ferrari nel momento giusto: ormai non era più il leader in Red Bull, e sicuramente potrà dare il suo contributo alla ricostruzione in atto a Maranello. Di sicuro, però, avranno bisogno di almeno un anno prima di poter iniziare a raccogliere dei risultati".

Più perplessità, invece, Villeneuve manifesta a proposito del nuovo binomio Alonso-McLaren: "E' molto difficile poter dare un giudizio, le incognite sono tante. Il team viene da una stagione disputata con una monoposto poco competitiva, perlopiù senza aver trovato la giusta via per lo sviluppo. Honda, inoltre, rappresenta una nuova sfida: non si tratta più di produrre motori turbo come negli anni '80, perchè le attuali power unit sono realmente complicate, come dimostrato dalle difficoltà avute da Renault e Ferrari in questa stagione. Sicuramente, il fatto di poter contare su due piloti esperti come Alonso e Button potrà comunque giocare a loro favore".

Di certo, l'affetto del pubblico non è mancato per Jacques a Bologna: "Inevitabilmente deriva molto anche da quanto fatto da mio padre, che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi italiani. Personalmente, qui mi sono sempre divertito, tanto da essere voluto tornare a distanza di oltre vent'anni dalla mia prima esibizione con la Formula 3". Insomma, Jacques non molla: in attesa di nuove sfide future.

Marco Privitera

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