Il weekend di Austin sarà sicuramente ricordato come uno dei più particolari del 2015. Oltre alle difficili condizioni atmosferiche che stanno pesantemente condizionando lo svolgimento dell'attività in pista, un'altra sorpresa è arrivata nella serata di venerdì, con l'annuncio della line-up 2016 da parte della Lotus. Il team di Enstone ha infatti occupato il sedile liberato da Romain Grosjean, già annunciato dal team Hass per la prossima stagione, con il britannico Jolyon Palmer. Il figlio di Jonathan (83 Gran Premi disputati in Formula 1 tra il 1983 e il 1989) ricopre attualmente il ruolo di terzo pilota della scuderia inglese, la quale ha deciso di promuoverlo al ruolo di seconda guida al fianco di Pastor Maldonado. Una grande opportunità per l'inglese, che dopo aver messo in mostra le sue doti in GP2, conquistando il titolo piloti nel 2014, avrà modo di debuttare ufficialmente in Formula 1, e non disputando soltanto alcune sessioni di prove libere come accaduto quest'anno.

La notizia ha colto di sorpresa un po' tutti nel paddock, soprattutto considerando che è ancora in fase di pieno svolgimento la trattativa che vede Renault impegnata nel possibile acquisto del team, dunque sarebbe stato lecito attendersi l'ingaggio di un pilota capace di soddisfare le spinte nazionalistiche della casa francese. Ma un altro aspetto interessante da tenere in considerazione è anche il fatto che, a distanza di quattro anni dall'ultima volta, un vincitore della GP2 torna finalmente ad affacciarsi nel Circus, riprendendo in questo modo una "tradizione" portata avanti fino al 2011.

Grande soddisfazione comunque da parte di Jolyon Palmer, il quale ha dichiarato: “Ringrazio la Lotus che ha avuto fiducia in me in una stagione così cruciale per il suo futuro. Sono contentissimo, arrivare in Formula 1 non è mai stato così difficile come in questi tempi, quest’anno il ruolo di terzo pilota mi ha permesso di entrare a contatto con le vetture di F1 che sono completamente differenti da una di GP2, la tecnologia con cui sono equipaggiate le monoposto è inimmaginabile quando si arriva dalla GP2. Abbiamo lavorato bene quest’anno e sono sicuro che continueremo a farlo nel 2016. Sotto questo punto di vista c’è continuità con l'attuale stagione, il che è sicuramente un aspetto positivo”.

Si prospetta una bella sfida quindi per il pilota inglese, che avrà modo di confrontarsi con piloti più esperti di lui guidando già al debutto una vettura dalle buone prestazioni, con l'obiettivo di potersi mettere sempre in mostra ed ottenere subito punti importanti per la classifica.

Carlo Luciani

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