Torna finalmente in calendario dopo 11 anni il Gran Premio d’Austria, tracciato e tappa storica del calendario di Formula 1. Sino ad ora, sono state disputate 26 edizioni del Gran Premio in terra austriaca, di cui 18 sull’Österreichring (dal 1970 al 1987), 7 sull’A1-Ring (ora Red Bull Ring) dal 1997 al 2003 e 1 sull’Aerodromo di Zeltweg. Tre, come detto, i circuiti utilizzati: l’Aerodromo di Zeltweg, costruito nel 1937, lungo 3200 metri con sole 4 curve; l’Österreichring, che misurava 5942 metri e contava 10 curve, e l’A1-Ring, che non è altro che la versione rivisitata dell’Österreichring. Quest'ultimo misura 4326 metri contando 9 curve, con 2 zone DRS: 85 metri dopo curva 2 (la Remus, teatro nel 1999 del contatto Coulthard-Hakkinen) e la seconda 10 metri dopo curva 8. L’albo d’oro del Gran Premio d’Austria vede 5 vittorie per la Francia (3 di Prost e 1 a testa per Laffite e Jabouille, tutte sull’Österreichring), 4 vittorie inglesi (Watson e Mansell sull’Österreichring, Irvine e Coulthard sull’A1-Ring), 3 vittorie per l'Italia (Bandini nel 1964, Brambilla nel 1975 sotto la pioggia e De Angelis nel 1982), 2 per la Finlandia (Mika Hakkinen nel 1998 e nel 2000), 2 per l’Australia (con Alan Jones nel 1977 e nel 1979), 2 per la Svezia (Ronnie Peterson nel 1973 e nel 1978), 1 vittoria a testa per Austria (Niki Lauda nel 1984), Argentina (Carlos Reutemann nel 1974), Canada (Jacques Villeneuve nel 1997), Belgio (Jacky Ickx nel 1970), Brasile (Emerson Fittipaldi nel 1972) e Svizzera (con Jo Siffert nel 1971).

Tra i piloti attualmente in attività solo Jenson Button, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso hanno girato su questo tracciato e quindi lo conoscono abbastanza bene. Button è quello che ha corso più edizioni (quattro con 2 ritiri, un 13° e un 7° posto), seguito da Raikkonen con 3 (un 9°, un 6° e un 2° posto) e da ultimo Alonso (18° nel 2001 e 19° nel 2003). Dal punto di vista dei team, 6 vittorie per la McLaren (1984-1985-1986-1998-2000-2001), 5 per Ferrari (1964-1970-1999-2002-2003), 4 per Lotus (1972-1973-1978-1982), 3 per Williams (1979-1987-1997), 2 per Renault (1980-1983), 1 a testa per BRM (1971), Brabham (1974), March (1975), Penske (1976), Shadow (1977) e Ligier (1981). Per quanto riguarda i motoristi, 9 vittorie Cosworth (1972-1973-1974-1975-1976-1977-1978-1979-1982), 5 Ferrari (1964-1970-1999-2002-2003), 3 per Renault (1980-1983-1997), TAG-Porsche (1984-1985-1986), Mercedes (1998-2000-2001), 1 per BRM (1971), Matra (1981) e Honda (1987). Particolare l’edizione del 1975: vinse Vittorio Brambilla con la March davanti a James Hunt e Tom Pryce. Quel giorno si corse sotto la pioggia e la gara fu la più corta in assoluto: 29 giri di gara e 57’56” come tempo totale di gara. Passata alla storia anche la gara del 1982: la Formula 1 veniva dalle tragedie di Gilles Villeneuve, Riccardo Paletti e il terribile incidente di Didier Pironi in Germania. A sollevare gli animi dei tifosi italiani ci pensò Elio de Angelis con la Lotus: il pilota romano vinse davanti a Keke Rosberg per soli 50 millesimi. E’ tutt'ora il quarto distacco più ridotto, tra primo e secondo posto, nella storia della Formula 1.

Marco Pezzoni

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