Buona prestazione delle due Ferrari al Gran Premio del Giappone, con le Rosse che hanno chiuso al terzo e al quarto posto. E’ invece doppietta per la Mercedes, con un inarrivabile Lewis Hamilton in testa sin dalla prima curva, mentre un’intelligente strategia del muretto ha permesso a Nico Rosberg di completare la festa tedesca a Suzuka.

Ad un anno dal tragico incidente di Jules Bianchi, la Formula 1 è tornata sul tracciato giapponese e la Ferrari, scuderia che ha fatto crescere il giovane driver francese, ha conquistato il miglior risultato possibile precedendo al traguardo l’insidiosa Williams di Valtteri Bottas e la veloce Force India di Niko Hülkenberg, conquistando in questo modo il terzo e il quarto posto alle spalle delle due Frecce d’Argento.

Il terzo gradino del podio raggiunto da Sebastian Vettel, pur essendo un grande risultato, porta con sé qualche rammarico: il tedesco era infatti riuscito subito dopo la partenza a sopravanzare sia la Williams di Bottas che la Mercedes di Rosberg, portandosi quindi alle spalle del leader incontrastato Lewis Hamilton. Il tedesco della Ferrari è rimasto al secondo posto per tutta la prima parte di gara, cercando di tenere il passo fenomenale del leader, mentre alle sue spalle si è acceso il duello a tre che visto coinvolti i due finlandesi Bottas e Räikkönen e l’altra Mercedes di Rosberg. La prima parte di gara è sembrata sorridere alla Ferrari, ma è al secondo turno di pit-stop che la gara si è decisa, quando dal muretto di Stoccarda hanno richiamato in anticipo Nico: il box di Maranello ha risposto richiamando per la sosta il proprio alfiere al giro successivo, ma a Suzuka la Mercedes ne ha avuto oggettivamente di più e con un giro perfetto è riuscita a guadagnare quel che basta per beffare Vettel e agguantare la seconda piazza che non avrebbe più lasciato fino al termine della gara.

Quarta piazza per l’altra Rossa, quella di Kimi Räikkönen, che ha scacciato tutte le paure rappresentate da una Williams che si temeva potesse impensierire la Ferrari. Invece “Iceman” ha atteso pazientemente alle spalle di Bottas per poi attaccarlo e sorpassarlo alla seconda sosta.  Una buona prova per il finlandese, che comunque ha dovuto incassare l’ennesimo KO nei confronti diretti con il compagno di squadra.

Una Ferrari che quindi, dopo i fasti di Singapore, si è confermata competitiva. La pista di Suzuka era tutto fuorchè favorevole alla SF15-T e già dal venerdì, sotto l’acqua torrenziale nipponica, il pessimismo sembrava regnare sovrano nel box della Rossa. Invece il solito fenomenale Sebastian Vettel è riuscito a conquistare il settimo podio consecutivo, su una pista che lo aveva visto dominare negli anni della Red Bull vincendo quattro edizioni, confermando il proprio feeling su questa pista anche al volante di una vettura con il Cavallino e non con il toro sulla livrea. Degno di nota anche il team radio di fine gara tra Seb e la squadra, dove il campione tedesco ha chiesto scusa a tutto il team per la beffa subita da Nico Rosberg alla seconda sosta ed aver così perso un secondo posto che sembrava incredibilmente possibile.

In conferenza stampa il ferrarista si è dichiarato comunque soddisfatto di come si sia conclusa la gara: “Finora la nostra stagione è stata molto al di sopra delle aspettative iniziali. Tornare sul podio nella mia gara preferita è elettrizzante. Sono dispiaciuto perché avrei potuto portare a casa una coppa più grande, ma non è andata così.” Riguardo al duello con le vetture di Brackley, Vettel ha poi dichiarato: “La direzione presa dal team è quella giusta, sapevamo che le due Mercedes erano difficili da battere perchè hanno motore e telaio ottimi.”

Meno soddisfatto, invece, il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene: “Gara soddisfacente? No, è un altro podio su un circuito difficile. Le gare soddisfacenti sono quelle come a Singapore, qui siamo stati bravi a contenere i danni.” Arrivabene ha poi parlato della strategia con cui Rosberg è riuscito a sopravanzare Sebastian Vettel: “Non mi ha colpito la loro strategia ai box, anche noi avremmo potuto optare per una strategia più aggressiva, ma poi sarebbe stato rischioso verso la fine per via delle gomme, quindi va bene così.”

Si chiude quindi così il week end giapponese di Formula1 e con l'occasione vorremmo ancora una volta ricordare con un ultimo pensiero chi ci ha lasciato troppo presto. Ciao Jules.

Alessandro Gazzoni