Il Mondiale di Formula 1, dopo la sosta estiva, ritorna in scena nel Gran Premio del Belgio sul mitico circuito di Spa, l'università dei piloti. Su questo tracciato, nel 1985, perse la vita durante la 1000 km di Spa un giovane talento: Stefan Bellof, astro nascente tedesco che avrebbe potuto competere insieme ad altri grandi del motorsport per la lotta al titolo, come affermato dal suo stesso ex-manager: "Sono certo che sarebbe divenuto Campione del Mondo di F1, in qualche modo e in qualche anno e con qualche macchina. Se solo fosse vissuto abbastanza.” Un pilota, nella sua pur breve carriera, capace di distinguersi per aver stabilito il record assoluto del vecchio Nurburgring con la Porsche prototipi, ma anche per la splendida prestazione messa in mostra nel bagnatissimo Gp Monaco 1984, lo stesso che svelò al mondo un certo Ayrton Senna. Ma purtroppo, a volte il destino si rivela più crudele con i giovani ragazzi pieni di talento.

Stefan Bellof nasce il 20 ottobre 1957 a Giessen in Germania.

Il suo debutto nelle competizioni avviene nel 1974, quando comincia a correre nei kart vincendo diversi titoli nazionali; sei anni dopo esordisce in monoposto, partecipando al campionato di Formula Ford 1600 e laureandosi campione nell’anno del debutto. Oltre al trionfo in questa categoria, Bellof vince ancora nei kart e debutta nella Formula 3 tedesca a metà stagione, riuscendo quasi nell'impresa di aggiudicarsi il titolo.

Nel 1981 Bellof affronta un programma completo di Formula Ford internazionale, Super Vee e Formula 3 tedesca. Vince il Campionato internazionale di Formula Ford e in Formula 3, a bordo di una Ralt RT3, conquista tre gare sulle sette a cui prende parte, mentre anche nella Super Vee trionfa in alcuni appuntamenti.

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