Clima cupo durante la tradizionale conferenza stampa pre-gara del giovedì. Quanto accaduto a Jules Bianchi a Suzuka ha visibilmente lasciato il segno su tutti i piloti, impegnati a pochi giorni di distanza dalla gara giapponese a ritrovare concentrazione e serenità per affrontare il weekend di Sochi. Tra i convocati al consueto incontro con i media indetto dalla FIA, un sestetto di piloti capaci di destare una particolare attesa e curiosità, riguardo alle dichiarazioni che avrebbero rilasciato: Fernando Alonso, in procinto di lasciare la Ferrari; Sebastian Vettel, che dopo aver annunciato il divorzio dalla Red Bull attende di poter annunciare l'avvenuta firma del contratto con il Cavallino; Jenson Button, ancora al centro delle voci di mercato riguardo il prosieguo della sua avventura in McLaren; Adrian Sutil, testimone oculare dell'incidente di Bianchi domenica, e Felipe Massa, particolarmente duro nel dopo-gara di Suzuka.

Tutti accomunati da una tristezza di fondo ben visibile, nel pensare alle conseguenze patite dallo sfortunato pilota francese a Suzuka. Gara a proposito della quale sono stati chiesti pareri e sensazioni, a quattro giorni dallo svolgimento della stessa. Fernando Alonso: "Credo sia stata una gara molto triste. Ovviamente tutti i nostri pensieri vanno a Jules. Abbiamo un grande rispetto per il nostro lavoro ma quando accadono incidenti come questo non ci sono parole. Adesso ci troviamo ad affrontare un altro weekend molto difficile dal punto di vista emotivo. Siamo pronti a correre, da professionisti quali siamo, ma le nostre menti sono con lui". Adrian Sutil: "Davvero dura esprimersi a parole. Di sicuro, è stato un momento molto scioccante per tutti, ma anche per me. Davvero non ho niente da dire a tal proposito. Probabilmente tutti hanno visto...ora dobbiamo solo pregare. Possiamo sperare che arrivi una buona notizia. Da quando siamo qui a Sochi sembra che ci sia una nuvola grigia che aleggia sopra tutti noi, ma dobbiamo essere professionisti e concentrarci sul weekend. Prego affinchè tutto vada per il meglio e correrò per lui". Felipe Massa: "Per me credo sia stata la più brutta gara della mia carriera. Peggiore anche di quella dove ebbi l'incidente, perchè di quell'episodio non ricordo nulla. E' molto difficile perchè continuo a pensare a Jules, per tutti sarà così: magari domani andrà meglio perchè avremo qualcos'altro a cui pensare. Dobbiamo provare a correre e cercare di fare del nostro meglio per lui e per la sua famiglia". Daniil Kvyat: "Ovviamente è stato anche per me uno shock. Non mi sarei mai aspettato di ricevere notizie così negative dopo la gara. Tutto ciò che desidero adesso è di poter ricevere notizie positive su Jules, è l'unica cosa che importa. Penso a lui molto spesso e siamo tutti uniti nel supportarlo. Non ho altro da dire". Jenson Button: "E' molto brutto sapere che un tuo collega stia attraversando una situazione come questa. Credo che l'unica cosa da dire sia quella di augurargli di riprendersi presto, tutto il mondo della F.1 in questo momento è unito". Sebastian Vettel: "E' stata una gara molto difficile per tutti noi. In quelle condizioni avevamo pochissimo margine d'errore. Credo che si siano verificate delle circostanze davvero sfortunate. Naturalmente, con le macchine che abbiamo, la velocità che raggiungiamo, gli incidenti possono succedere. Ma, ripeto, si è trattato di un insieme di circostanze sfortunate".

C'è qualcuno di voi che, dopo quanto accaduto, ha mai riconsiderato la propria permanenza in questo sport? Massa: "Di sicuro ci pensi, ma non significa che sia la cosa giusta da fare. Ciò che amo fare è correre. Mi fa sentire felice, mi fa provare piacere. Siamo consapevoli di correre dei rischi, ma alla fine sappiamo che questo è il nostro mondo". Vettel: "Felipe ha reso molto bene l'idea. Credo che anche quella componente di rischio sia il motivo che ci spinge ad andare avanti. Credo che se uno dovesse prendere una decisione, alla fine sceglierebbe sempre di gareggiare".

Una domanda rivolta a tutti, giusto per chiarire se siate o meno membri della GPDA. Ma al di là di questo, quale pensate possa essere il contributo dei piloti dopo quanto accaduto domenica? Massa: "Non sono un membro ma sto cercando di fare qualcosa per la sicurezza perchè è la cosa più importante. Credo non sia il luogo più adatto dove poterlo fare, ma la sicurezza è ciò che mi sta più a cuore". Alonso: "C'è un'indagine in corso. Quando si arriverà a delle conclusioni, e se verranno effettuate delle proposte sensate, noi saremo pronti a condividerle". Sutil: "Non sono un membro ma potrei cambiare idea. C'è un nuovo presidente con delle buone idee. La cosa più importante è saper imparare dagli sbagli e migliorare". Kvyat: "Credo che nella prossima riunione avremo diversi argomenti di cui discutere. Non dobbiamo prendere decisioni affrettate: come ha detto Sebastian, ci sono state circostanze sfavorevoli, ma di sicuro dovremo parlarne".

Sebastian, hai qualche novità sul tuo futuro? Vettel: "Non ci sono aggiornamenti. Spero di poter fare un annuncio presto e una volta che sarà fatto probabilmente avrete chiaro il motivo per cui ho dovuto attendere".

Daniil, l'anno prossimo guiderai una Red Bull. E' un grosso passo in avanti nella tua carriera, quali sono le tue sensazioni? Kvyat: "Sono stato informato anch'io della cosa in Giappone. Mi sento molto onorato. Andare in Red Bull significa molto per me. Il nome del team parla da sola ed ovviamento farò del mio meglio".

Si è tornato a parlare della possibilità di chiudere i cockpit. Cosa ne pensate a tal proposito? Alonso: "Sono dell'idea che si potrebbe provare e testare l'idea. Siamo nel 2014, abbiamo la tecnologia per farlo, dunque perchè non farlo? Gli incidenti degli ultimi anni hanno dimostrato come la testa sia ancora la parte più vulnerabile, così probabilmente dovremmo fare qualcosa in più in quella zona per la sicurezza. Io a Spa nel 2012 sarei probabilmente morto se la macchina fosse stata 10 cm più in là". Massa: "Sono d'accordo con Fernando, di sicuro per il mio incidente sarebbe stata una perfetta soluzione. Per Jules, non saprei. Comunque potrebbe essere un'opzione da sperimentare". Vettel: "Ho dei sentimenti contrastanti a tal proposito. Se guardiamo la storia della F.1, gli abitacoli scoperti sono sempre stati una caratteristica che hanno reso davvero speciale la categoria. Dall'altro lato, come ha detto Fernando, esistono un sacco di motivi per cui nulla vieta un simile esperimento...non ho ancora una precisa opinione, a dir la verità".

Marco Privitera

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