Un buco nel regolamento. Sembra incredibile a dirsi, ma è proprio sfruttando una scappatoia nelle normative tecniche che la FIA ha dovuto cedere di fronte alle richieste di alcuni team di poter sviluppare le proprie Power Unit nel corso di tutta la stagione 2015. La novità, ampiamente sostenuta nelle scorse settimane da Ferrari e Renault, è stata definitivamente accolta dagli uomini della Federazione tramite una missiva che Charlie Whiting ha inviato alle scuderie durante il periodo natalizio. In essa si sottolinea come, a fronte della mancanza di una precisa data entro cui i propulsori sarebbero dovuti essere omologati per la stagione 2015, le power unit potranno subire interventi di sviluppo nell'arco di tutta la stagione, comunque sempre sfruttando i 32 "gettoni" previsti dal regolamento.

Contrariamente, dunque, a quanto avvenuto lo scorso anno (quando tutti propulsori vennero "congelati" a partire dalla data del 28 Febbraio in poi), la mancanza di un chiaro riferimento temporale entro cui presentare i motori nella prossima stagione ha fatto sì che la richiesta di Ferrari e Renault venisse accolta. Un chiaro successo in primis per gli uomini del Cavallino, viste le pressanti richieste avanzate da Marchionne ed Arrivabene nelle ultime settimane, soprattutto considerando che sarebbe stato proprio il direttore tecnico di Maranello, James Allison, a sottolineare tale lacuna nel regolamento nel corso di una riunione del gruppo tecnico svoltasi in occasione del weekend di Abu Dhabi.

Tutto ciò nonostante la FIA avesse da sempre dato per scontato che l'omologazione delle power unit sarebbe dovuta avvenire anche quest'anno entro la prima gara: "E' stato sempre previsto, anche se non esplicitamente indicato nelle regole - avrebbe dichiarato, secondo Autosport, un portavoce della Federazione - che i produttori avrebbero dovuto presentare le modifiche sul motore entro i termini previsti dalle regole, e quindi prima del weekend inaugurale". Evidentemente, però, le cose sono andate in maniera ben diversa, visto che la Mercedes dovrà ora fare a meno di uno degli elementi che ha reso maggiormente possibile la propria supremazia nella scorsa stagione, ovvero l'impossibilità da parte della concorrenza di poter sviluppare durante l'anno power unit nate con evidenti limiti rispetto a quella prodotta dalla casa di Stoccarda.

Ma se la Mercedes non ride, la Honda piange. Per il costruttore giapponese, difatti, è stato ribadito invece il limite previsto nella scorsa stagione, ovvero la necessità di dover presentare entro il prossimo 28 Febbraio la versione definitiva della propria Power Unit. Questo perchè, essendo la Honda un nuovo produttore, si è voluto far rispettare il medesimo principio che lo scorso anno era valso per tutti gli altri. Sicuramente non una buona notizia per Alonso e Button, anche se c'è da sottolineare come la casa giapponese abbia in realtà potuto usufruire di un anno intero di collaudi al banco, ovvero un periodo di preparazione nettamente superiore rispetto a quello con cui si erano presentati al via i propri competitor durante la stagione 2014. Tra buchi al regolamento ed opere di compensazione, dunque, ci si avvia verso la nuova stagione: con le polemiche che, come di consueto, non mancheranno di far sentire la propria presenza.

Marco Privitera

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