Sono stati ben 36970 i km complessivi percorsi dai team nell'arco dei test sin qui svolti: una quantità sufficiente per consentire alle scuderie di capire meglio i nuovi pneumatici Pirelli, testati sia in condizioni di asciutto che di pista bagnata. Durante l'ultima sessione a Barcellona, le squadre hanno focalizzato la propria attenzione principalmente sulle mescole SuperSoft e Medium, le quali saranno disponibili durante la trasferta di Melbourne. Interessante notare come le nuove Pirelli si siano confermate più performanti sul giro singolo, mentre nell'arco di una gara il rendimento rappresenta ancora un'incognita per i team, visti i dettami della Federazione la quale ha richiesto gare con un numero maggiore di pit-stop. In ogni caso, il tempo ottenuto da Rosberg con le Soft (1'20"130) ha abbassato notevolmente il limite fatto segnare nel corso della settimana precedente, rivelandosi inferiore di 1"5 rispetto ai test dello scorso anno. Il gap tra le gomme slick si è invece confermato sull'ordine del mezzo secondo al giro, mentre secondo Pirelli in Australia la differenza dovrebbe rivelarsi maggiore. Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli, si è comunque dichiarato soddisfatto del lavoro svolto sulla pista catalana: “È stata una sessione di test utile - ha sottolineato -anche se le condizioni meteo sono state fredde e quindi non molto rappresentative di quello che vedremo nel corso dell’anno. Il degrado è stato molto elevato poiché per la gran parte dei test gli pneumatici non hanno lavorato nel loro working range ideale. Tuttavia, anche durante i test pre-stagione dello scorso anno abbiamo avuto le stesse condizioni, per cui non ci preoccupiamo troppo. La pioggia dei primi due giorni ha fornito alle squadre una preziosa occasione per valutare le gomme intermedie e wet, che quest’anno sono state sviluppate per fornire maggiore trazione, e per studiare i punti di cross-over. In generale - ha proseguito Hembery - tutti sono stati soddisfatti delle nostre gomme da bagnato, il che dimostra che il nostro lavoro ha dato i suoi frutti. Trattandosi dell’ultima sessione di test, è stato utile per le squadre provare l’intero range di pneumatici. Ora ci attende l’Australia, tra sole due settimane, e lì le nostre gomme correranno nel loro normale working range. Speriamo di vedere una gara emozionante con due o tre pit stop per vettura".{jcomments on}