Moto3

Partiamo dal Mondiale Moto3 che ha regalato nove gare molto combattute, soprattutto grazie alla truppa degli italiani che mai come quest'anno risulta competitiva e vincente. A metà campionato il leader della classifica è però Brad Binder, il pilota sudafricano che è riuscito a vincere 3 Gran Premi consecutivi: Jerez, Le Mans e Mugello, ma soprattutto ha approfittato degli errori dei suoi diretti avversari sbagliano poco e accumulando un vantaggio importante. Adesso guida il gruppo con 159 punti, 47 in più del secondo, lo spagnolo Jorge Navarro, che durante la stagione ha anche dovuto saltare una tappa per un infortunio in allenamento. A seguire la truppa italiana con Romano Fenati, Pecco Bagnaia, Nicolò Bulega, Enea Bastianini, Niccolò Antonelli e Fabio Di Giannantonio. Questa stagione ci ha regalato anche due imprese straordinarie di Khairul Pawi, il primo malese a vincere un Gran Premio, il quale ha dimostrato una superiorità ed una confidenza assoluta sul bagnato.

Il 2016 in Moto3 ci sta mostrando moto molto competitive e piuttosto equilibrate tra loro, anche se la Mahindra continua ad avere un gap rispetto alle concorrenti, bilanciato soprattutto dal talento di Bagnaia, che ha vinto in Olanda il suo primo Gran Premio. Grandi protagonisti di questa prima parte del Mondiale sono stati i giovanissimi rookies, soprattutto il nuovo alfiere dello Sky Racing Team Bulega che è già riuscito a conquistare una pole position a Jerez e un secondo posto nello stesso tracciato.

Le prime nove gare, spesso condizionate dal maltempo, hanno portato alla luce i problemi sul bagnato di molti dei protagonisti delle gare asciutte: adesso sarà la volta del GP d'Austria, su un tracciato nuovo per tutti, già definito problematico a causa dei numerosi avvallamenti presenti. Un occhio sarà puntato su Antonelli, che si è infortunato durante le ultime prove in Germania e che dopo l'operazione alla clavicola e il riposo, avrà modo di capire quanto la sua attuale condizione gli possa consentire di essere competitivo, così da recuperare punti importanti in classifica.

Moto2

Prima di ricapitolare la stagione 2016 di Moto2 è opportuno ricordare Luis Salom, il pilota spagnolo che ha perso la vita durante le prove libere del GP di Catalunya: un incidente che ha scosso profondamente il mondo delle due ruote e che ha posto l'attenzione sulla sicurezza in pista, tema molto discusso in questo 2016.

Per quanto riguarda le gare, il campionato è stato molto equilibrato per i primi sei GP e solo negli ultimi appuntamenti il campione in carica Johann Zarco è riuscito a prendere qualche punto di margine sugli avversari, visto che attualmente guida il gruppo a quota 151. A giocarsi il titolo col francese ci sono in prima linea Alex Rins con 126 punti e Sam Lowes con 121, anche se c'è da essere certi che i piloti non si arrenderanno facilmente, visto che per tutti loro questa sarà l'ultima stagione di Moto2 prima del passaggio in MotoGP.

L'Italia si sta difendendo bene anche in questa classe, grazie soprattutto a Franco Morbidelli, attualmente in ottava posizione: il pilota del team EG 0,0 Marc VDS ha sfiorato il podio in molte occasioni, riuscendo finalmente a centrare la terza posizione in Olanda. L'ultima gara prima della pausa, quella svoltasi in Germania, stava per regalarci la prima vittoria dell'italiano, ma una scivolata sulla pista umida lo ha tagliato fuori dai giochi. Ottimo è stato l'inizio di stagione di Simone Corsi che, in sella alla Speed Up, ha conquistato il podio due volte grazie ad una terza ed una seconda posizione; all'opposto, Lorenzo Baldassarri a causa di un infortunio non ha potuto prendere parte alla gara del Qatar, ma adesso ha recuperato la forma e si sta mostrando pronto per la seconda parte del Mondiale. Una bella gara in Germania è stata anche quella di Mattia Pasini, che sul bagnato mostra sempre molta confidenza, così come di Luca Marini, il rookie che fin da subito ha fatto capire di avere talento, anche se non conosce molte delle piste in programma. Questo rende per lui l'attuale stagione un periodo di studio più che di attacco.

Non resta altro che gustarsi il prosieguo della stagione di Moto2, con tanti piloti nelle prime posizioni pronti a lottare fino alla fine per conquistare il titolo.

MotoGP 

Il vero protagonista della prima parte della stagione 2016 della MotoGP è stato il mercato piloti: infatti, fin da subito sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni su possibili "scambi" tra i riders al vertice. Valentino Rossi in Qatar ha cementificato il suo rapporto con la Yamaha rinnovando il contratto per altre due stagioni e questo, unito alla voglia di nuove sfide, ha contribuito a far scegliere a Jorge Lorenzo una strada diversa, cioè quella di firmare con la Ducati. La Rossa ha dovuto così decidere quale dei suoi alfieri tenere, situazione che ha "risvegliato" le mire anche di Suzuki e Yamaha, le quali hanno ingaggiato rispettivamente Andrea Iannone e Maverick Viñales. Un bel passaggio di piloti che all'inizio ha quasi oscurato le battaglie in pista.

Questa stagione si sta mostrando molto particolare: è iniziata con la convinzione di tutti di vedere in gara una Yamaha molto competitiva e una Honda con gravi problemi, ma adesso che siamo al giro di boa in solitaria a guidare la classifica con 170 punti troviamo Marc Marquez. Il pilota spagnolo si sta mostrando più maturo rispetto al passato, in grado sia di accontentarsi  sia di rischiare quando la situazione lo richiede, avendo inoltre dalla sua quel pizzico di fortuna che in pista non guasta mai. Lo stato di grazia di Marquez non deve far dimenticare i problemi della Honda, che diventano limitanti per gli altri piloti della casa giapponese.

In casa Yamaha la situazione è diversa: la moto è competitiva e si adatta bene ai nuovi pneumatici Michelin, ma qualche guaio tecnico e il maltempo non stanno facendo raccogliere ai piloti molti punti. Da una parte vediamo il Rossi più veloce di sempre, ma molto meno costante dello scorso anno: in questo 2016 ha portato a casa già tre zeri e se vuole puntare al decimo titolo non può permettersi errori nella seconda parte della stagione; dall'altra Lorenzo, vincitore di tre gare, ma che negli ultimi tre GP ha mostrato i segni di una profonda crisi, evidenziata dalla pista bagnata. Il maiorchino non è mai stato a suo agio in condizioni di pioggia, ma forse questo periodo di pausa potrebbe averlo aiutato a rimettersi in carreggiata.

La stagione 2016 ci sta mostrando anche i giovani talenti emergenti, come Viñales sulla Suzuki e Jack Miller, che ha centrato la vittoria in Olanda riuscendo a gestire divinamente le complesse condizioni climatiche. Ultimo, ma non per importanza, il capitolo Ducati: la casa italiana ha iniziato la stagione con prove ottime in Qatar e un secondo posto di Andrea Dovizioso, ma da quel momento in poi la situazione è stata in salita per i due piloti ufficiali e i team satellite. La moto è veloce, ma per poter competere con le avversarie c'è da fare ancora del lavoro; nelle ultime gare si è vista una crescita, ma i vari flag to flag hanno reso complicato analizzare le reali prestazioni di moto e piloti. 

La speranza è che il...maltempo dia tregua al Motomondiale 2016, così da far divertire piloti e pubblico per le prossime nove gare: ci sono ancora tanti punti di domanda e situazioni che sembrano decise, ma che potrebbero regalarci numerose sorprese. Dopotutto, questo è stato solo... l'inizio.

Alice Lettieri