Dopo l’inequivocabile dominio di Jorge Lorenzo sulla pista di Losail, il circo della MotoGP sbarca in Sudamerica per il secondo appuntamento previsto dal calendario sul tracciato argentino di Termas De Rio Hondo. A differenza della quattro giorni del Qatar, si torna alla “consueta” programmazione, con i piloti impegnati in pista a cominciare dalla giornata di venerdì. L’impianto argentino ospita l’evento della massima categoria su due ruote per il terzo anno, ma ha già conquistato il cuore dei tifosi per via soprattutto della gara della passata stagione, quando Valentino Rossi trasformò simbolicamente Termas De Rio Hondo in... Termas De Rio “Yamaho”, vincendo con una rimonta impossibile ai danni di Marc Marquez, il quale durante il duello in pista andò a sbattere sulla moto dello stesso pesarese, finendo a terra. Forse, la prima miccia per la “guerra” successivamente scaturìta tra i due rivali.

La “topografia” del circuito è molto fluida: 4,8 km di asfalto, con un lungo rettilineo da poco più di un chilometro, circondato da un susseguirsi di curve da medio/alto raggio. I punti di sorpasso più “favorevoli” sono rappresentati dalle brutali “staccatone” di curva 5 e di curva 13, che renderanno difficile la “deglutizione” dei piloti a causa dell’incredibile forza G a cui saranno sottoposti.

Pare evidente (manco a dirlo...) che la Yamaha ringrazia anche qui chi ha progettato l’impianto (l'italiano Jarno Zaffelli) perché, come si sa, la moto del diapason ben si sposa con questo tipo di caratteristiche. Da tenere in considerazione, però, il fatto che le Ducati venderanno sicuramente cara la pelle, dato che nel box rosso amano imitare gli eroi di Top Gun sui lunghi rettilinei (e qui ce n’è uno da 1076 metri), mentre anche la Suzuki di Vinales ha dimostrato delle ottime bontà telaistiche. Senza dimenticare che Honda, dopo un inverno disastroso, sembra aver in parte recuperato il gap tecnico.

Per quanto riguarda il discorso pneumatici, Michelin si presenta con un compound conservativo, per poter fronteggiare in sicurezza l’elevata usura che la tipologia del manto stradale e il layout della pista comportano. Sia per l’anteriore che per il posteriore, i piloti potranno scegliere tra la mescola hard e quella medium, riconoscibili rispettivamente da una striscia gialla sulla spalla per la prima, e dal solo logo del produttore senza strisce per l’altra.

In attesa dei tempi in pista da domani, poche ore fa i piloti si sono presentati alla conferenza stampa di rito del giovedì. Fra i protagonisti in sala i due piloti Yamaha, insieme ad Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Prime parole, per onori di classifica, da Jorge Lorenzo: “Non potevamo iniziare la stagione meglio di come abbiamo fatto in Qatar – dice il maiorchino - certo, c’erano dubbi per quanto riguardava la nuova elettronica e le gomme Michelin in gara, ma siamo riusciti ad essere molto costanti e veloci fino all’ultimo giro. Dobbiamo solo cercare di essere più precisi in frenata. Riguardo questa gara, il circuito è divertente, ma completamente diverso rispetto a Losail. E poi lì avevamo provato pochi giorni prima. Qui non giriamo dall’anno scorso. Sarà importante capire come funziona la nostra moto su questa pista per arrivare pronti a domenica”.

Una domanda poi sul suo futuro, visto il contratto con Yamaha in scadenza, e l’offerta plurimilionaria dalla Ducati: “Il mio obiettivo è concentrarmi sulle prossime due gare, perchè non ho mai vinto nè qui e nè ad Austin. Quindi cercherò di fare bene. Per quanto riguarda il contratto, non ne voglio parlare al momento. Deciderò nelle prossime settimane“.

Si passa poi ad Andrea Dovizioso, fresco di podio del Qatar: “Sono contento - ha dichiarato il pilota Ducati - durante i test invernali non sono mai stato uno dei piloti più veloci, ma siamo riusciti ad essere forti in gara due settimane fa. E’ stato importante perché ci ha confermato che abbiamo lavorato bene durante i test. Dobbiamo continuare così. Nessuno sa dove possiamo arrivare nelle prossime gare, soprattutto per via delle nuove gomme. Dobbiamo mantenerci concentrati per capire subito come lavorare sul set up della moto. Sulla pista, qui in Argentina, ci abbiamo corso per soli due anni, quindi ancora non la conosciamo bene. Difficile fare previsioni. Quel che è certo, però, è che il risultato ottenuto in Qatar ci aiuta. Arriviamo competitivi e mi sento bene in sella“.

Marc Marquez, invece, comincia la sua intervista con un sorriso, commentando i molti ritardi che hanno condizionato il suo viaggio verso il Sudamerica (ha perso il volo per ben due volte a causa del maltempo, riuscendo ad arrivare sul circuito appena in tempo per la conferenza). Riguardo la pista, invece, il cabroncito commenta: “Sono contento della terza posizione del Qatar. Certo, aspiriamo sempre alla vittoria, ma dopo i test invernali non eravamo sicuri delle condizioni in cui ci saremmo trovati. Alla fine siamo soddisfatti del feeling della moto ed abbiamo capito dove possiamo migliorare. Per quanto riguarda la situazione pneumatici, abbiamo già visto qualche differenza rispetto al passato. Di solito per la gara, partiamo quasi tutti con la stessa gomma, quest’anno invece è andata diversamente, con me e Valentino ad esempio che montavamo la dura, mentre Jorge e Dovi la morbida. Dovremo lavorare e imparare a conoscere meglio le nuove gomme, per capire quale sarà di volta in volta la scelta migliore per noi“.

L’ultimo (fra i principali protagonisti) a prendere la parola, è Valentino Rossi, che proprio oggi festeggia vent’anni nel Mondiale. Traguardo importante per il pilota italiano che, tra l’altro, è fresco di un rinnovo biennale con Yamaha: “A Losail avevamo molte cose da imparare - ha dichiarato il Dottore - non una brutta gara, per carità. Anzi, in parte sono contento, perché sono rimasto sempre nel gruppo di testa. Ma non siamo riusciti a salire sul podio, che era il nostro obiettivo. Dobbiamo continuare a lavorare per essere più competitivi. Per quanto riguarda le gomme, abbiamo capito che ora la scelta è più ampia. Già nel gruppo di testa in Qatar abbiamo visto scelte diverse, anche se io sono convinto di aver fatto quella giusta per me. Riguardo invece questo tracciato, devo dire che a me piace molto. Il layout è divertente e veloce, e l’anno scorso direi che non ci è andata male. Quest’anno però ci sono molti piloti davanti, e non sarà facile ripetersi".

Piccola battuta poi del pesarese, riguardo al suo rinnovo con il team Yamaha: “Ho deciso di continuare con Yamaha perché come ho detto più volte qui mi sento a casa. Ora posso quindi concentrarmi solo sulle gare, per cercare di fare del mio meglio per stare davanti agli altri. Magari cominciando proprio da questo weekend“.

Come andrà a finire quindi? Lorenzo riuscirà a vincere anche la seconda? Oppure la riscossa degli altri sarà implacabile? Impossibile prevederlo. Ma una cosa è sicura: Marquez non regalerà nulla, le Ducati sfrutteranno la “cavalleria” per mettersi tutti alle spalle, e Rossi farà l’impossibile per innervosire in pista (e fuori) il compagno di box. Senza dimenticare che Vinales e Pedrosa saranno lì in agguato come due condor. Appuntamento da domani in pista, quindi, con lo spettacolo della MotoGP.

 

 

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND:

Venerdi 1 Aprile
ore 14.55: Prove libere 1
ore 19.05: Prove libere 2

Sabato 2 Aprile
ore 14.55: Prove libere 3
ore 18.30: Prove libere 4
ore 19.10: Qualifiche

Domenica 3 Aprile
ore 15.40: Warm up
ore 21.00: Gara (commento live dalle 20:50 su Radio LiveGP)

 

Daniel Limardi

 

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