MotoGP | Suzuki: nuovi piloti per un progetto sempre più ambizioso

Un po’ come avvenuto con la presentazione della Yamaha dello scorso 19 gennaio, in Suzuki viene prima chiamato il team manager Davide Brivio ad introdurre quelli che saranno gli obiettivi della stagione 2017 del team, a tre anni dal ritorno in MotoGP. Ecco le sue parole: “La stagione 2017 sarà importante per noi perché sarà la terza consecutiva dal nostro ritorno in MotoGP. Non siamo più rookie e dobbiamo perciò cercare di chiudere il gap dai nostri rivali. Per farlo abbiamo scelto una coppia di piloti tutta nuova composta da Andrea Iannone ed Alex Rins. Penso che Andrea sia maturo e pronto per raggiungere grandi traguardi se noi saremo in grado di dargli un buon pacchetto con la moto. Con Alex iniziamo una nuova avventura, è un pilota di grande talento e lo guideremo verso il top della MotoGP. Ecco perché il 2017 sarà interessante ma allo stesso tempo difficile, perché ci sono tanti team molto forti. Il 2017 sarà cruciale per tutti per diverse ragioni e affronteremo un bel gruppo di avversari agguerriti. Ma vogliamo stare con loro, battagliare ed avvicinarci alla vetta, dobbiamo farlo subito con Andrea e, quando avrà acquisito esperienza, anche Alex sarà in grado di farlo”.

Bella l’idea di presentare al pubblico i due nuovi piloti attraverso dei video autobiografici. Per primo tocca al rookie della MotoGP Alex Rins, reduce anche da un brutto volo nei test di Valencia post-gara 2016. Come prima domanda è stato chiesto ad Alex come si sentisse dopo l’infortunio ed Alex ha risposto prontamente di sentirsi in forma e di avere una gran voglia di provare la moto, dopo essere stato fermo per quasi tutto l’inverno. Questo è quanto ha dichiarato Rins nel suo primo giorno effettivo da pilota Suzuki: “Il sogno di ogni pilota è arrivare in MotoGP, che è la massima espressione del motociclismo. Non mi sarei mai immaginato di farlo con la Suzuki. Il team è fantastico già a prima vista ed il trattamento che mi hanno riservato al mio arrivo è qualcosa di unico. La moto è pazzesca, sono motivato e grato alla Suzuki per la fiducia che ha riposto in me. Sarà un anno fantastico nel quale imparerò molto e questo sarà il primo obiettivo all’inizio. Il crash di Valencia è stato un incidente di percorso e stiamo lavorando duramente per dimenticarlo. Non vedo l’ora di salire nuovamente in sella alla mia GSX-RR ed incontrare la mia nuova “famiglia” nel box.”

Quindi è la volta del pilota su cui Suzuki punta molto per continuare il percorso di crescita del biennio 2015-2016, ovvero Andrea Iannone. L’ex pilota Ducati ha ben impressionato nel primo test post-gara di Valencia e ha continuato il lavoro a Sepang. Anche per Iannone teaser video autobiografico, al suo quinto anno in MotoGP. Ecco le parole di The Maniac:” Sono veramente felice di iniziare questa nuova avventura! Suzuki per me è sempre stata l’icona delle gare in pista e spero di aver successo tanto quanto ne hanno avuto i piloti che hanno fatto la storia della Suzuki. La stagione che verrà sarà una grande sfida ma una motivazione maggiore per me, dopo qualche anno di guida sulla stessa moto. Questo cambio di direzione nella mia carriera è uno stimolo e mi invoglia a ricambiare l’entusiasmo e l’affetto che Suzuki mi ha dimostrato. Non vedo l’ora di iniziare la stagione con questi nuovi colori e darò il massimo per ottenere il miglior risultato possibile per il team”.

Dopo team manager e piloti è la volta del Project Leader della GSX-RR, Mr Satoru Terada, chiamato sul palco per dare le sue impressioni sulla nuova moto messa nelle mani di Iannone e Rins. Ecco le parole di Terada: “Questa sarà la terza stagione dopo il nostro ritorno in MotoGP e abbiamo grandi aspettative. Abbiamo lavorato molto per sviluppare e migliorare la moto durante gli ultimi due anni ed i risultati si sono visti nel corso del 2016, siamo perciò contenti che la decisione presa sia quella giusta. Siamo piuttosto concentrati sul 2017 ed abbiamo la stessa fame degli anni precedenti. Pensiamo che la nostra GSX-RR sia una ottima base da cui partire nella prossima stagione e dobbiamo migliorare ancora su qualche area come l’elettronica, ma tutto sommato siamo soddisfatti. Vogliamo vedere com’è la nostra performance in questi test di Sepang ed allo stesso tempo vedere a che livello sono i nostri rivali. In più voglio dare il benvenuto ai nostri nuovi piloti Andrea Iannone ed Alex Rins, sperando di fare insieme a loro un buon lavoro”.

Finite le interviste di rito, i piloti sono stati mandati a cambiarsi in vista dell’unveiling della livrea 2017 del team Suzuki Ecstar. Durante le interviste si è sempre parlato di evoluzione e non di rivoluzione, sempre nel perfetto stile giapponese (Yamaha docet). Sono stati quindi richiamati sul palco Andrea Iannone ed Alex Rins per togliere i veli alla Suzuki 2017 e fare le foto di rito a margine della presentazione. 

Tolti i veli alla GSX-RR 2017, si scopre che la livrea è più o meno simile a quella dello scorso anno anche se, ad uno sguardo più approfondito, si nota un inserto di bianco nelle righe gialle del cupolino e sulla carena della moto. Niente di rivoluzionario a livello estetico dunque, ma la vera rivoluzione come sempre sarà sotto la carena, per una moto che ha l’obbligo di condurre Iannone e Rins a stare sempre con i top rider.

Caratteristiche della Suzuki GSX-RR:

Misure L x W x H: 2,096mm x 720mm x 1,140mm

Passo: 1,457mm

Tipo propulsore: Water-cooled, 4 Stroke in-line 4 cylinder, DOHC 4 valve

Cilindrata: 1,000cm³

Maximum Output: Over 176kw (240 PS)

Velocità massima: Over 330km/h

Cambio: Six-Speed, Seamless System

Telaio: Twin-spar aluminium

Gomme (Anteriori/Posteriori): Michelin, 17” / 17”

Sospensione anteriore: Öhlins, Inverted fork

Sospensione posteriore: Öhlins

Freni: Carbon/Steel disc, Brembo

Software: Magneti Marelli

Peso: 157kg

La squadra scenderà in pista già domani per i test ufficiali, al fine di confrontarsi con i rivali e vedere il livello di competitività della moto nelle mani di Andrea Iannone ed Alex Rins. La moto c’è, i piloti anche: in Suzuki possono ricominciare a sognare dopo il biennio di crescita.

Marco Pezzoni