MotoGP | Storie di duelli e rush finali che hanno fatto storia

Siamo finalmente giunti all'atto finale di una stagione di MotoGP che, nel bene o nel male, non verrà facilmente dimenticata. Valentino Rossi e Jorge Lorenzo si giocheranno sul circuito di Valencia il titolo 2015, nell'insolita situazione che vedrà il pesarese scattare dal fondo della griglia e lo spagnolo partire invece dalla pole position. Una gara ad alta tensione, come da tradizione nelle sfide che hanno visto l'assegnazione del titolo della classe regina all'ultimo round stagionale. La storia ci ha riservato parecchi momenti emozionanti: storie di duelli talvolta risoltisi per una manciata di punti proprio in occasione dell'appuntamento finale. Andiamo dunque a ripercorrere gli episodi più significativi:

1950. Il Mondiale ha solo 6 tappe e l'ultimo appuntamento vede la lotta tra Umberto Masetti e Geoff Duke. Quest'ultimo vince l'ultima gara sul circuito di Monza ma l'italiano, in sella alla Gilera, arriva secondo conquistando il titolo con 1 punto di vantaggio.

1957. Il titolo 500 viene vinto dall'italiano Libero Liberati, che conquista una bellissima corsa caratterizzata da difficili condizioni meteo. Il principale contendente è McIntyre, che dopo un'ottima annata chiude secondo in gara e in campionato.

1966. Giacomo Agostini riporta il titolo in Italia nella classe 500 dopo epiche battaglie col britannico Mike Hailwood: i due anche nella finale di Monza si rendono protagonisti di sette giri combattuti (Agostini aveva anche dovuto recuperare vista la brutta partenza). Hailwood non riesce però a terminare la gara a causa di un problema tecnico sulla sua Honda.

1981. La battaglia finale vede scontrarsi Randy Mamola e Marco Lucchinelli: all'americano basta una quinta posizione per laurearsi campione, ma un finale in difficili condizioni meteorologiche lo relega fuori dalla zona punti. L'italiano taglia il traguardo in nona posizione, conquistando a sorpresa il titolo.

1992. All'ultimo appuntamento in calendario, in programma in Sudafrica, sono Wayne Rainey e Michael Doohan a giocarsi il titolo. L'australiano è reduce dal rientro in pista in Brasile dopo il terribile incidente di Assen, nel tentativo di contenere la rimonta del pilota statunitense in classifica. Doohan è stoico, ma in gara non riesce a fare di meglio del sesto posto finale, con Rainey che giunge terzo e conquista i punti necessari per sopravanzare il rivale in classifica di sole quattro lunghezze.

2006. Valentino Rossi e Nicky Hayden si giocano il titolo: l'italiano è fortemente avvantaggiato grazie ai punti in classifica, potendo gestire in tranquillità la gara, arrivando addirittura dietro all'americano. Rossi parte dalla pole ma dopo poco cade, rientrando in pista con molti secondi di distacco dai primi. Hayden chiude invece in terza posizione guadagnando così i punti indispensabili per potersi aggiudicare il titolo MotoGP.

2013. Il rookie Marc Marquez è primo in classifica, ma Jorge Lorenzo può ancora soffiargli il titolo, soprattutto visti i punti persi dal 93 a Phillips Island a causa della bandiera nera. In effetti Lorenzo si aggiudica quella gara, ma il terzo posto in gara permette a Marc di vincere il Mondiale, laureandosi il campione più giovane di sempre nella classe regina.

Tornando a parlare del gran finale di Valencia, non si può non ricordare come Rossi in passato si sia reso protagonista di molte rimonte storiche, tra le quali spiccano quelle di Donington 2000, dove il Dottore partì quarto ma si ritrovò subito nel gruppo e dovette lanciarsi all'inseguimento per vincere la gara; oppure Sashering 2006 e Assen, dove riuscì a rimontare da metà griglia, per finire con la più recente Sepang 2010, quando vinse su Lorenzo e Dovizioso dopo una rimonta dalla nona posizione. Il Dottore potrebbe inoltre prendere spunto dal rivale Marquez che nel 2012, in Moto2 e proprio a Valencia, rimontò dall'ultima casella della griglia (33esimo) portandosi a casa gara e titolo.

Il weekend di Valencia è cominciato: adesso non resta che gustarselo ed attendere di capire il finale che potrà essere raccontato nei prossimi anni.

Alice Lettieri

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