L’autodromo spagnolo si trova nelle vicinanze di Cadice, in Andalusia, ed è una vera e propria istituzione nelle corse motoristiche. È un tracciato conosciuto perfettamente da tutti (tranne forse dalle sole... “ombrelline"), luogo di tanti test e molteplici lotte passate. Nel corso degli anni, ha subìto una miriade di modifiche, sino ad arrivare al layout attuale che persiste dal 2002. La lunghezza totale è di 4423 metri, disseminati con 8 curve a destra, 5 a sinistra e un rettilineo di poco più di 600 metri. Si percorre in senso orario, e presenta punti parecchio impegnativi con tanti cambi di direzione, curve veloci, e poderose staccate come quelle di curva 6 e soprattutto di curva 13 (l’ultima curva) che i più ricorderanno per la famosa “spallata” tra Rossi e Gibernau nell’edizione 2005.

Nella stagione precedente, qui a Jerez il trionfatore è stato proprio Valentino Rossi, autore di una gara incredibile davanti all’ex compagno Lorenzo e al pupillo Honda Marquez. Difficile quindi fare previsioni per l’edizione a cui assisteremo domenica, in quanto come detto Rossi qui è fortissimo, ma Marquez e soprattutto Vinales hanno dimostrato di saper dare il gas a due mani. L’unica nota “abbastanza certa”, è che sulla pista spagnola a figurare relativamente male è stata sempre la Ducati, che non ha mai amato particolarmente questo tracciato e che dalle premesse arrivate dalle ultime due gare non sembra possa giocarsi qui le posizioni che contano.

Parlando invece di pneumatici, Michelin porta in Spagna le obbligatorie tre scelte diverse sia per anteriore che posteriore, con compound soft, medium e hard a disposizione dei piloti. Saranno tutte di carcassa simmetrica ad eccezione della posteriore medium, che avrà invece la parte destra più dura di quella sinistra per meglio resistere alla maggioranza di curve su quel lato. Si tratterà di una sfida importante per il costruttore francese non solo per via del basso grip che storicamente caratterizza il tracciato andaluso, ma anche in memoria dei “problemini” avuti qui nell’edizione 2016. Da ricordare inoltre, che l’ormai famosa carcassa anteriore più rigida in configurazione 2016 tanto richiesta da parecchi piloti, non sarà resa disponibile nemmeno qui, ma verrà testata soltanto il lunedì dopo la gara.

Passando al paragrafo piloti, la solita press conference del giovedì ha stavolta visto presentarsi davanti ai giornalisti anche due ospiti d’eccezione, ovvero Giacomo Agostini e Angel Nieto. I due mostri sacri delle due ruote, si sono recati a Jerez per festeggiare insieme ai piloti microfonati il Gran Premio numero 3000 di motociclismo, regalando qualche scatto ai fotografi e, perché no, anche qualche sorriso. Tra i riders attuali invece, erano presenti per rispondere alle domande i due piloti Yamaha Factory, i due dell’Honda HRC, Cul Crutchlow e Jorge Lorenzo.

In onore della leadership in classifica, il primo a parlare è Valentino Rossi: “È un piacere tornare a correre in Europa, specie qui a Jerez, dove l'anno scorso ho portato a casa un'importante vittoria. La pista mi piace molto, ma sarà difficile riuscire a firmare il 500esimo successo per Yamaha, visto il livello altissimo che c’è attualmente in MotoGP. Inoltre aspettiamo anche il lunedì dopo la gara, con i test previsti per provare le nuove gomme e capire come lavorano con la nostra M1”.

Maverick Vinales invece, dopo la caduta di Austin è pronto per recuperare i punti perduti: “L'errore che ho fatto in America mi ha fatto capire come lottare nelle prime posizioni. La moto va benone e il circuito di Jerez mi piace molto, quindi voglio dare il massimo per stare davanti. Bisogna trovare la velocità per cercare di lottare per vincere, ma anche essere astuti nel portare a casa punti importanti per il campionato”.

Parola poi a Marc Marquez, reduce dal successo texano dopo un inizio di stagione con un quarto posto e una caduta: “Austin era la pista giusta per conquistare il gradino più alto del podio. Ora le condizioni sono diverse, e qui il mio obiettivo sarà quello di lottare per il podio. Non siamo ancora al 100%, ma piano piano stiamo lavorando bene per arrivarci. Lunedì inoltre, ci saranno i test e dovremo lavorare molto perché abbiamo diverse cose da provare, tra cui anche le nuove gomme Michelin”.

Il compagno del cabroncito Daniel Pedrosa, dopo il primo podio stagionale conquistato negli USA, si è detto fiducioso per la gara spagnola: “Qui l'atmosfera è fantastica, voglio migliorare quanto ho fatto di buono in America e cercherò di dare il massimo per rendere felici i fans. Sarà importante iniziare bene e centrare una buona qualifica, perchè i tempi qui credo che saranno molto ravvicinati e pochi millesimi di scarto possono fare grosse differenze in griglia”.

A rappresentare il team LCR Honda, Cal Crutchlow commenta: “In Qatar non è andata benissimo, mentre in Argentina ero più a mio agio. Ad Austin, invece, di nuovo non ero a posto, ma sono riuscito comunque a portare a casa un prezioso quarto posto. Cercheremo di fare bene anche qui, e di tirare fuori il massimo potenziale dalla nostra moto. Importante poi saranno i test previsti lunedì. Spero vadano meglio di quelli che abbiamo fatto noi a Le Mans, dove la pioggia ha condizionato tutto”.

Chiude il giro Jorge Lorenzo, reduce da tre gare molto difficili in sella alla Ducati: “La stagione non è iniziata come avremmo voluto. Mi ci vorrà più tempo del previsto per adattarmi alla Ducati, ma quantomeno riusciamo sempre a fare qualche passo in avanti e quindi resto fiducioso. L'obiettivo è portare la GP17 a lottare con i primi. Spero che qui a Jerez, davanti al mio pubblico, riusciremo a dare quel qualcosa in più che mi è mancato nei precedenti appuntamenti”.

Preparatevi psicologicamente ad un weekend da cardiopalma dunque, perché a Jerez si respira una particolare aria di sfida. Rossi vorrà la decima vittoria per allungare in classifica, Vinales vorrà riprendersi dopo la caduta in Texas, e Marquez cercherà di mettere in risalto le doti della sua Honda aiutato dal compagno Pedrosa. Appuntamento a domenica, quando i semafori verdi spagnoli scateneranno l’inferno.

Gli orari del weekend per la MotoGP:

VENERDI 5 MAGGIO

09.55: Prove libere 1

14.05: Prove libere 2

SABATO 6 MAGGIO

09.55: Prove libere 3

13.30: Prove libere 4

14.10: Qualifiche

DOMENICA 7 MAGGIO

08.40: Warm up: Moto 3, Moto 2 e MotoGP

14.00: Gara (commento in diretta dalle 13.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

 

Daniel Limardi

 

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