Sulla pista non servirebbe dire veramente niente, dato che stiamo parlando di una presenza storica per il calendario del motomondiale, e dove tutte le persone che si definiscono “pilota” ci hanno girato almeno una volta. E’ situata in Andalusia, nelle vicinanze di Cadice, e durante la sua lunga “esistenza” ha ospitato eventi di praticamente ogni categoria motoristica: dal Motomondiale alla Formula Uno, passando per la Superbike e diventando sede di test anche per molteplici categorie minori.

Con una lunghezza complessiva di 4.4 km e una carreggiata larga 11 metri, Jerez è considerata una sorta di banco prova da tutti gli addetti ai lavori. Con le sue 13 curve, di cui 8 a destra e 5 a sinistra e il suo rettilineo lungo poco più di 600 metri, offre un layout “completo”, alternando tratti scorrevoli da media velocità a parecchi punti più lenti dove sono necessarie violente staccate. L’edizione di quest’anno, inoltre, sarà anche caratterizzata da un ammodernamento generale subìto dall’intero impianto, con nuove tribune, nuove aree stampa, e soprattutto un asfalto completamente rifatto lungo tutto il tracciato.

Cercando di basarsi sul passato per poter immaginare chi potrebbe andare bene qui, iniziamo col dire che (come noto) gli spagnoli sono molto...benevoli verso la propria terra. Nelle edizioni precedenti, infatti, i piloti “di casa” sono sempre andati tutti forte, arrivando spesso a monopolizzare tutti e 3 i gradini del podio (vedi 2017). Ma attenzione però: se non si considera l’anno scorso per via di problemi con la moto, anche Valentino Rossi qui è uno di quelli che gira la manopola del gas a due mani, detenendo difatti egli stesso il record assoluto di vittorie su questo tracciato. Inoltre, vogliamo parlare anche di Andrea Dovizioso e della sua ottima Ducati? E’ evidente, dunque, che ci sarà da divertirsi.

Sul fronte gomme, per via del nuovo asfalto vi aspetterete sicuramente di leggere che Michelin, non avendo dati di riferimento, è preoccupata…giusto? E invece non è cosi. Il fornitore unico di pneumatici infatti si è dichiarato particolarmente tranquillo, forte dei test privati svolti qui da alcuni team nelle settimane precedenti, che hanno permesso al costruttore francese di raccogliere riferimenti importanti. Scendendo nel dettaglio, per il GP di Spagna saranno rese disponibili le solite soft, medium e hard, con anteriore classico ma posteriore asimmetrico con spalla destra più dura. Stessa scelta tecnica anche per le soft e medium da pioggia.

Per il capitolo piloti, come riportato in premessa, grande attenzione da parte dei media per la vicenda di Johann Zarco, che a Jerez ha ufficializzato un accordo biennale con la casa austriaca, mettendo di fatto a tacere alcune voci che lo vedevano in Honda HRC al posto di Pedrosa. Parecchio sgomento dunque alla solita Press Conference del giovedi, dove si sono presentati Marc Marquez, Andrea Dovizioso, Andrea Iannone, Tito Rabat, Maverick Vinales, Jorge Lorenzo e appunto Johann Zarco. Si inizia da Andrea Dovizioso, leader del campionato: “Sono sorpreso di essere in testa al Mondiale visti i risultati delle ultime due gare. Siamo comunque partiti con il piede giusto, e abbiamo cercato di fare il massimo ovunque. Qualche frutto comunque lo stiamo sempre raccogliendo anche dove non siamo molto veloci, perché stiamo lavorando bene e difatti fin qui abbiamo ottenuti più punti del 2017. Dobbiamo continuare a lavorare con costanza e cercare di essere piu veloci ovunque. Qui a Jerez comunque dobbiamo cercare di lottare per il podio se vogliamo competere per il campionato. Il nuovo asfalto condizionerà il weekend, ma speriamo in positivo. Il mio futuro? Non ho notizie, stiamo parlando, ma non abbiamo fatto grossi passi avanti“.

Marc Marquez arriva qui dopo il dominio assoluto del Texas: “Feeling positivo sia in Argentina che ad Austin, ma in Europa le piste sono diverse. Devo dire però che mi sento molto a mio agio sulla moto, molto piu che nella passata stagione. Cercheremo qui un assetto base, e capiremo il livello nostro e degli avversari. Credo comunque che a Jerez saremo tutti molto vicini, ma sono tranquillo perche nei test di un mese fa ho avuto buone sensazioni. Devo ammettere però che anche se la pista mi piace, non è una delle migliori per me, anche se non so spiegarne i motivi. Cosa penso del passaggio di Zarco alla KTM? Zarco è uno dei piloti forti a cui la Honda stava puntando. Credo che in Austria abbiano preso un ottimo pilota per il loro progetto di sviluppo. Riguardo invece un mio possibile nuovo compagno, rispondo che lo voglio forte. E attualmente quelli che sono in cerca di un team e che vanno di più sono Pedrosa o Dovizioso, quindi...“.

Microfono accesi poi per Maverick Vinales, visibilmente più tranquillo rispetto a qualche gara fa: “Mi ero sentito bene con la moto sia in Qatar che in Argentina a fine gara. Poi però le cose non sono andate esattamente come ci aspettavamo, ma fortunatamente abbiamo lavorato bene e già a Austin i risultati si sono visti. Mi sono sentito subito fiducioso con la moto, e infatti sono riuscito a guidare forte. So che comunque possiamo ancora migliorare e alzare ulteriormente il nostro livello. Il team è molto motivato, e qui a Jerez cercheremo di dare il massimo“.

Ancora entusiasta per il podio di due settimane fa, Andrea Iannone commenta: “Per noi è un momento positivo, e devo ammettere che il podio di Austin me lo sono davvero goduto. Ora sarà importante restare concentrati e continuare così. Sappiamo che sarà dura rimanere al top, ma stiamo lavorando bene e siamo ad un buon livello. Vogliamo comunque avvicinarci ulteriormente ai migliori. Riguardo invece le voci su un mio possibile cambio di casacca per il prossimo anno, non ho nulla da dichiarare. Sono concentrato sul presente. Sicuramente è un bel momento per me, ma non guardo troppo a quello che succederà. Voglio dare il meglio ora. Ho un ottimo feeling con il mio box e non sto pensando ad altre situazioni“.

È il turno di Jorge Lorenzo, a tratti polemico verso il suo team, e con voci di paddock che vedono un suo passaggio in Suzuki: “Ho sempre avuto tanti buoni risultati a Jerez. L’inizio di stagione però per noi è stato fin qui molto difficile, ma devo dire che in inverno siamo stati molto veloci su questo tracciato. Le esperienze passate della Ducati qui però non mi fanno ben sperare, in quanto Jerez non è mai stato un circuito molto adatto alla nostra moto. Ma ovviamente ce la metteremo tutta e tutto può accadere. Un commento sul mio lavoro fin qui? L’anno scorso in questo periodo avevo compiuto grossi passi in avanti. Purtroppo però abbiamo cambiato alcune cose della moto, dato che certe soluzioni scelte nei primi test a Sepang ci avevano fatto ben sperare grazie al record del circuito che abbiamo fatto registrare. Ora però in gara la moto mi dà più problemi rispetto allo scorso anno, risultando addirittura più lenta in percorrenza. E difatti il mio legame con la GP18 al momento non è affatto buono. Finora non sono mai riuscito a essere veloce come avrei voluto, ma stiamo lavorando per cercare di risolvere. Le voci di mercato? Sono solo voci, e non ho niente da aggiungere sull’argomento“.

Dopo tanta attesa, giunge finalmente il momento di attivare il microfono di Johann Zarco, fresco di firma con KTM dopo aver rifiutato una presunta offerta da parte di Honda: "Sono molto contento di aver potuto accettare la proposta di KTM. Con loro ho passato molti anni durante la mia carriera, e molti successi li devo a loro. Per me sarà una grande sfida, ma vedo un futuro promettente all'interno di un team factory, che era ciò che cercavo. Per di più, sarò un pilota europeo con un team completamente europeo, quindi non posso che essere super contento. Potrò avere un futuro fantastico. Ho avuto anche modo di scegliere fra KTM e Honda, ma ho scelto gli austriaci e sono molto felice cosi. Spero di mantenere alto il livello durante tutta la mia permanenza con loro. Un mio commento sul mio rifiuto alla HRC? Beh, sarei stato ovviamente felice di essere compagno con Marquez, ma so che sarebbe stata dura. Per stare con lui, devi essere forte come lui o anche di più. E sinceramente per adesso non credo che sarei riuscito a sfidarlo all'interno del team. Per il momento dunque, sono più contento di poter contribuire ad alzare sia il livello di un team relativamente nuovo come KTM, e sia il mio livello personale per poter arrivare un giorno al livello di Marc".

Chiude il giro di domande Tito Rabat: "Devo dire che sono molto soddisfatto di come sta andando questo primo scorcio di stagione. Sono riuscito a guidare bene fin qui, e stiamo andando via via sempre piu forte. Anche con una certa costanza e con buoni passi gara. Mi sono goduto più queste prime gare di questa stagione, che tutti i precedenti due anni in MotoGP. Mi trovo più che bene sia con la moto che con tutti i ragazzi del team. Siamo una grande squadra, lavoriamo sereni e con feeling. Difatti riesco anche a concludere i GP senza alcun problema, segnale che sono tranquillo e che la moto funziona“.

Non azzardatevi dunque a perdere questo Gran Premio, sarebbe da pazzi. Ricordate che siamo alla “prima” in Europa, che Marquez sta volando, che le Yamaha qui di solito vanno fortissimo, che la Ducati vuole capire se può giocarsela ovunque e che Zarco vorrà dimostrare a KTM che hanno fatto un colpaccio ad ingaggiarlo. Il tutto, mentre ancora Iannone è esaltato dopo il podio di due settimane fa. Scusate se è poco…

Di seguito gli orari del weekend per la MotoGP:

Venerdì 4 maggio

09.50: Prove libere 1

14.00: Prove libere 2

 

Sabato 5 maggio

09.50: Prove libere 3

13.30: Prove libere 4

14.05: Qualifiche

 

Domenica 6 maggio

08.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

14.00: Gara (commento in diretta dalle 13.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

  

Daniel Limardi