Il circuito è un vero e proprio tempio che pare davvero eretto in onore del Dio delle moto, presente in calendario sin dall’alba dei tempi e dove, per vincervi, bisogna avere un gran manico. Rappresenta, per capirci, la “Montecarlo della MotoGP”. E’ conosciuto come circuito TT di Assen o come “Circuit van Drenthe”, in onore della provincia dei Paesi Bassi dove sorge. E’ stato progettato appositamente per le corse delle moto nel lontanissimo 1925, dopo che nel 1924 il governo olandese vietò di organizzare corse su due ruote nelle strade pubbliche.

Nei “decenni” è stato modificato smisurate volte, fino ad arrivare all’attuale versione targata 2006 che ne ha ridotto di quasi 1 chilometro e mezzo la lunghezza originale. Ad oggi misura 4550 metri circa, intervallati da 18 curve di cui 6 a sinistra e 12 a destra, e con un rettilineo di circa 970 metri. Presenta una topografia che mette a dura prova sia le moto che i piloti, dato che si corre su una carreggiata stretta tempestata da una miriade di curve e pieghe dalla velocità media molto alta, con punti dove i driver sono costretti a rischiosi cambi repentini di passo. Le ultime modifiche del 2006 sono state eseguite proprio per questioni di sicurezza per i piloti. Ora il circuito sarà forse un po' più “banale”, ma sicuramente più “safety” per chi partecipa attivamente alla corsa, nonchè più funzionale per il pubblico (date le tribune divenute più ampie).

Nella passata stagione, qui ad Assen vinse Jack Miller dopo una gara rocambolesca sotto un diluvio (in Olanda, come noto, la pioggia è quasi una garanzia). Siamo comunque in una delle piste preferite da parecchi piloti (tipo Rossi e Marquez). Apparente parità anche tra i rispettivi “mezzi meccanici”, con Yamaha che di solito sguazza tra i punti scorrevoli, Honda che dà spettacolo nei cambi repentini di direzione e Ducati che sta dimostrando una grandissima bontà anche in circuiti storicamente poco consoni alle sue moto. Certo, viste le “figuracce” ad alternanza che i vari costruttori stanno offrendo nei gran premi di questo 2017, cimentarsi in improbabili pronostici sarebbe da pazzi.

Sul fronte pneumatici, qui Michelin si trova di fronte ad un asfalto difficile ma che di solito offre un buon grip. Tra temperature basse, cambi di direzione veloci e alto rischio pioggia, il costruttore francese ha preferito andare sul sicuro soprattutto con il posteriore, per il quale ad Assen porterà solo carcasse asimmetriche con il lato destro più duro del sinistro, di compound soft, medium e hard. Costruzione “classica” invece per l’anteriore, che avrà disponibilità di compound identica al posteriore. Rain soft e medium inoltre, nel caso il meteo dovesse fare i capricci come probabile.

Arrivando al discorso piloti, nella Press Conference di oggi si sono presentati Maverick Vinales, Andrea Dovizioso, Marc Marquez, Johann Zarco, Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Alex Rins. Il giro di domande si apre con Maverick Vinales, reduce da una tappa catalana in cui ha raccolto decisamente meno di quanto previsto: “Quella di Barcellona è una gara da dimenticare velocemente. In ogni caso è stata una fortuna avere subito una giornata di test conclusi positivamente. Ho provato tante cose fra cui anche un nuovo telaio con cui mi sono trovato molto bene e che userò per scendere in pista. Arrivo ad Assen molto motivato, perchè penso sia un tracciato che si può adattare al mio stile di guida. Speriamo anche nel bel tempo. Fin qui è stato un campionato strano e davvero combattuto, dobbiamo pensare ai bei risultati ottenuti finora e lavorare pensando a vincere le gare”.

Andrea Dovizioso ancora assapora il piacere delle due vittorie conquistate al Mugello ed al Montmeló: “L’ultima vittoria è la più inaspettata. Siamo stati veloci fin da subito ma anche intelligenti nel capire dove lavorare per la gara, viste le alte temperature. In gara mi sono sentito subito bene e sono riuscito a gestire le gomme rimanendo dietro a Dani. Erano passati tanti anni da quando abbiamo ottenuto questi risultati, ma questo è un campionato particolare ed ogni gara è una storia a sé. Siamo rilassati, ma dobbiamo rimanere concentrati. Per me quest’ultima settimana è stata piuttosto strana perché tante persone mi hanno chiamato dopo le vittorie. La situazione è diversa ora rispetto al passato. Abbiamo avuto tanti problemi nelle ultime stagioni, mentre in questo momento le condizioni sono cambiate. Sappiamo però di dover migliorare ancora alcuni nostri punti deboli, ma se ci riusciamo saremo davvero sempre in grado di lottare con i primi”.

Parola poi a Marc Marquez, a poco più di venti punti di ritardo dal leader iridato e forte del secondo posto in Catalunia: “Barcellona è stato un weekend difficile ma siamo riusciti ad ottenere un buon risultato. Nel corso dei test del lunedì abbiamo migliorato il ritmo e mi sono sentito bene in sella. Ora dobbiamo pensare a questo fine settimana, cercando di essere veloci fin da subito e di migliorare per quanto riguarda la stabilità, che è un nostro punto debole. Assen mi piace molto, in passato abbiamo sofferto con Honda, ma penso che quest’anno con questo motore possa andare meglio, anche se sappiamo che Yamaha e Ducati sono molto veloci su questa pista. Il tempo sarà un’incognita, visto che qui è assolutamente imprevedibile, ma dobbiamo essere in grado di adattarci a tutto”.

Johann Zarco, autore sin qui di un'ottima stagione, è deciso a rimanere nelle posizioni di vertice: “Mi sto godendo ogni singolo momento di questa prima stagione in MotoGP, a partire dai sei giri in cui ho tenuto la testa della corsa in Qatar. Sono contento di com’è andata a Barcellona. Venerdì e sabato avevo avuto parecchi problemi, ma in gara sono riuscito a chiudere quinto, risultato che mi mantiene fiducioso sul potenziale della moto. Se riesco a gestirmi ed a lavorare bene anche qui con il team fin da subito, posso aspirare alle prime posizioni. Certo, il podio è sempre un sogno e vorrei ottenerlo di nuovo, ma devo compiere un passo alla volta”. Una considerazione poi sulla sfida in sella alla sua M1 contro Bruno Senna, al volante di una McLaren GT3: “Mi sono davvero divertito, ho potuto fare un confronto e devo dire che la differenza maggiore è stata l’accelerazione. È stata un’esperienza molto interessante”.

Jorge Lorenzo invece, ai microfoni si dichiara soddisfatto dei progressi compiuti finora: “Abbiamo chiuso la tappa a Barcellona con un bel risultato. A metà gara ero preoccupato, ma alla fine la mia intuizione per quanto riguardava le gomme era giusta e sono riuscito a chiudere in quarta posizione, riducendo anche il ritardo dal primo classificato. È stato bello partire per la prima volta dalla prima fila con Ducati, la cosa importante è che stiamo facendo continuamente progressi. Per quanto riguarda Assen, ho parlato con la squadra e sembra che su questa pista la moto vada molto bene, come abbiamo visto l’anno scorso con Iannone”.

Visibilmente sorridente Cal Crutchlow, fresco di rinnovo biennale con HRC nel team LCR di Lucio Cecchinello: “Sicuramente questa è un’ottima notizia per me visti i tre anni vissuti assieme a questa squadra, a cui si aggiungeranno le prossime due annate. Il mio lavoro sarà sempre quello di cercare di andare forte e fornire più informazioni possibili alla squadra, in modo da offrire un ulteriore aiuto a tutti i piloti Honda. Sono davvero contento di continuare con loro e speriamo di ottenere altri buoni risultati”.

Chiude il giro di domande Ales Rins, che torna in sella alla sua Suzuki dopo l'infortunio di Austin che l'ha tenuto lontano dalle gare per gran parte della stagione: “Sono contento di essere qui. L’attesa è stata veramente lunga e difficile, ma purtroppo la frattura ci ha messo molto a guarire. I test a Barcellona sono stati davvero positivi, soprattutto perché non ho avvertito alcun dolore al braccio. L’obiettivo in questa gara è solo quello di rimanere concentrato, di riprendere confidenza con la moto e di divertirmi. Al momento posso dire che ho concluso solo una gara quest’anno, visto che ho partecipato solo in Qatar e in Argentina e che in quest'ultima sono caduto. Quindi devo rimanere calmo e trovare nuovamente la fiducia. L'obiettivo è arrivare alla bandiera a scacchi”.

Ovviamente non serve raccomandarvi di non perdere questa gara, vero? Se le motivazioni di riscatto Yamaha non vi bastano, i tentativi di rimonta Honda non vi stuzzicano, e l’appetito Ducati che si sta facendo sempre più ingordo non vi solletica, ricordate che la storia ha insegnato che basta dire “Assen” per essere sicuri di assistere ad un evento da cardiopalma. Dobbiamo aggiungere altro?

Gli orari del weekend per la MotoGP:

VENERDÌ 23 GIUGNO

09.55: Prove libere 1
14.05: Prove libere 2

SABATO 24 GIUGNO

09.55: Prove libere 3
13.30: Prove libere 4
14.10: Qualifiche

DOMENICA 25 GIUGNO

08.40: Warm Up: Moto3-Moto2-MotoGP
13.00: Gara (commento in diretta dalle 12.50 su Radio LiveGP e cronaca web su
www.livegp.it)

Daniel Limardi

 

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