IRRAGGIUNGIBILE. Perché Marc Marquez la differenza la fa esattamente come la fa Jonathan Rea in Superbike. Non è l’unico ad avere una Honda ufficiale, non è l’unico con una gran moto. È l’unico a riuscirla a portare costantemente al limite, cadendo il venerdì ed arrivando sempre nella Top3 la domenica. Marc ha imparato a riconoscere il limite delle Michelin durante le prove libere, sacrificando qualche carena e qualche livido per il risultato finale. E funziona.

MA ANCORA LO FISCHIANO.  L'equazione più lineare che viene da fare è che Biaggi sta a Rossi come Rossi sta a Marquez. Tutti amati o odiati nelle varie fasi della loro carriera, Valentino è sicuramente il catalizzatore eccelso. Per lui i fan di tutto il mondo si riuniscono sotto la gialla bandiera, senza fare divisione di nazionalità. È quello che è mancato a Max: la grande comunicatività, ed è anche quello che tutt’ora manca a Marc, che invece da “Cabroncito” se ne frega. Mi fischiano? Io li saluto; è il suo modo personale di affrontare gli “Haters”, e visti i risultati che porta nel box direi che in pochi si possono lamentare.

SE HONDA GLI AVESSE DATO RETTA... Parlando di risultati, il collegamento tra Valentino e Marc è ancora più lampante. Marquez ha vinto da quando è arrivato in MotoGP, ha pressoché dominato le stagioni in cui ha portato a casa il titolo ed ha al suo attivo solamente una macchia: il 2015. Il titolo lo ha vinto un Lorenzo in grande forma e già in rotta con il box, e se ignoriamo tutte le teorie complottiste che parlano di biscotto (e contro-biscotto quest’anno), Marc ha perso perché la Honda non ha seguito le sue istruzioni sullo sviluppo della moto. In meno di un anno si è dovuto correre ai ripari, ma il risultato finale è il biennio che abbiamo di fronte. E le Ducati non sarebbero nemmeno state così vicine, se quel motore balordo di Assen non avesse ceduto…

CAMPIONE A SEPANG? Con 50 punti ancora in palio e 33 di vantaggio su Andrea Dovizioso, Marc Marquez può iniziare a rilassarsi. Non troppo, perché sotto i frequenti diluvi della Malesia la Ducati potrebbe nuovamente risorgere, ma al 93 basterebbe non perdere più di sette punti da DesmoDovi per poter festeggiare il campionato già da Sepang. In pratica, se Dovi vincesse, Marc dovrebbe arrivare secondo, mentre se il ducatista chiudesse in piazza d’onore al “Cabroncito” basterebbe la quarta piazza. Mica male…

Alex Dibisceglia

 

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