El Cabroncito è il più giovane pilota ad aver conquistato 5 titoli mondiali, all'età di 23 anni e 242 giorni. Si unisce al club dei 3 titoli nei primi quattro anni nella classe regina, gli altri sono stati Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Anche la statistica dice che Marc Marquez è un fenomeno: su 147 GP ne ha vinti 55, salendo 89 volte sul podio ed ottenendo 64 pole (come Rossi e Lorenzo). Dal suo arrivo in MotoGP ha riscritto la storia con percentuali formidabili: 42% di vittorie, 72,4% di podi e 52,1% di Pole. Altra piccola soddisfazione è aver eguagliato Jorge Lorenzo con i suoi tre titoli nella classe regina tra gli spagnoli. 

La conquista del Mondiale da parte di Marquez non è una sorpresa, ma così prematuramente non se lo aspettava nessuno vista la varietà di vincitori di quest'anno. Più volte giornalisti ed ex-piloti hanno imputato a Marc di essere stato troppo impulsivo, soprattutto la scorsa stagione quando si macchiò di una colpa che i tifosi di Valentino Rossi non dimenticheranno. Il 2016, invece, è stato l'anno della maturità per MM93. È stato in grado di vincere 5 volte, 3 volte è giunto secondo e terzo, due quarto, una volta quinto e tredicesimo. A differenza di Rossi e Lorenzo non è mai andato a zero punti e, anche quando è caduto in Francia, si è rialzato ed tornato in pista chiudendo sempre in zona punti. Molti lo hanno definito "ragioniere" per alcuni suoi piazzamenti senza provare l'impresa, ma alla storia restano solo i vincenti e lui lo è senz'altro.

L'aspetto che più di qualunque altro colpisce del Cabroncito è il suo sorriso. Questo ragazzo quando nel 2013 vinse il suo primo titolo da rookie in MotoGP sorrideva ed oggi lo fa ancora con lo stesso piglio. Una qualità non comune tra i piloti, che a volte sembrano avulsi dalla realtà. La sua umanità è la sua forza, unita all'esperienza che sta accumulando. "Sono felicissimo di questa vittoria e di questo Mondiale. Dopo la scorsa stagione è una cosa speciale tornare subito al vertice sulla pista di casa del mio team. Sono felice per la squadra e i meccanici, ma il Mondiale lo dedico a mia nonna che è mancata quest'anno", questo il commento a caldo dopo aver sfoggiato maglietta e casco celebrativo già durante il giro d'onore.

Proprio inaspettato per gli uomini Honda non deve essere stato visto che avevano già tutto pronto. L'hashtag lanciato è stato #GiveMe5 con una grande mano sulla t-shirt portata in pista dal fido Alex, il fratello. Il 2015 per la Honda è stata una stagione dura visto che ha perso il confronto con la Yamaha in molte competizioni, MotoGP compresa. Questa vittoria giunta in Giappone è la giusta ricompensa anche per il team, che ha sviluppato una moto da tutti indicata non la migliore del lotto ad inizio stagione.

"Quando mi hanno detto che anche Lorenzo era caduto ho avuto una fantastica sensazione. Credevo fosse impossibile vincere qui, poi ho visto che Rossi è finito fuori e mi sono ricreduto", questo il commento di Marc che ha anche svelato come preso dall'emozione in curva 10 abbia perso una marcia e anche qualche decimo.

Marc Marquez è cresciuto tanto dopo la scorsa stagione tra polemiche e punti persi. Il 2016 sarà ricordato come l'anno della sua consacrazione tra i più grandi di sempre. Più volte è andato giù, ma durante le prove e mai la domenica in gara. La sua strategia di trovare il limite durante i test è servita in questa stagione complicata con gomme nuove che, a detta di molti, danno meno segnali rispetto a quelle del passato. Non resta che esprime il rammarico per le scivolate di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo che di fatto hanno chiuso il campionato. Attenzione però che Marquez ha dichiarato di voler tornare il Cabroncito in queste ultime gare per regalare spettacolo ed mozioni a tutti gli appassionati. Complimenti Marc!

Fabrizio Crescenzi