Il pilota, alla stampa riserva altrettante parole al miele: ”Adesso che il mio contratto è stato rinnovato posso concentrarmi pienamente sul campionato. Sarà un grande onore essere ancora parte della famiglia Honda. Apprezzo come la Casa e la scuderia diano sempre il massimo per i migliori risultati possibili. Voglio ringraziare tutti per questa grande opportunità".

Per “El Cabroncito”, quindi, la strada pare spianata verso altri importanti successi, tenuto conto che i test di quest’anno hanno già dato chiare indicazioni sulla competitività della casa dell’ala: “I primi test dell’anno sono andati bene e adesso che il mio contratto è stato rinnovato posso concentrarmi pienamente sul campionato. Voglio continuare a divertirmi correndo, trovarmi bene con ogni membro del mio box e dare il massimo per gli obiettivi più alti”.
Gli ha fatto eco il Presidente HRC, Yoshishige Nomura: ”Sono molto felice che Marc continuerà a correre con il nostro team. Marquez ha costantemente spinto se stesso verso il limite, è un pilota maturo ed ha portato alla Honda molti titoli. Siamo capaci di dare conferma del rinnovo del contratto con così largo anticipo grazie alla nostra fiducia reciproca e alla comune passione per le corse”.

Chiaro che oltre alla fiducia reciproca e alla passione per le corse si aggiunge anche un cospicuo contratto, che del resto, si addice al pilota forse più forte in assoluto della griglia di partenza. Diciamo questo non certo per speculare sulla vicenda, quanto piuttosto perché non è un segreto che KTM e Ducati avessero cominciato a far sentire le loro sirene di richiamo per il fuoriclasse di Cervera, che (sempre a parer nostro) non è rimasto del tutto insensibile all’idea di vincere con un’altra moto. Già, perché il vero campione può vincere sulla moto migliore, ma si conferma tra i più grandi solo quando potrà vantare di averlo fatto su quella meno scontata.

Dunque, l’anno della verità, con tutta probabilità sarà il 2020, quando nello scacchiere della MotoGP si muoveranno molte altre pedine. Nel frattempo Ducati si concentrerà sui suoi due gioielli, con il grattacapo dell’adeguamento verso l’alto del contratto di Andrea Dovizioso e la conseguente riduzione di quello di Jorge Lorenzo; entrambi a loro volta non hanno molte opzioni a disposizione, fermo restando che presto potrebbe essere il turno della conferma di Pedrosa.

Altro discorso per Valentino Rossi, dal quale dipendono le decisioni di Yamaha e Lin Jarvis: senza grossi giri di parole, hanno fatto intendere che lasceranno al “folletto di Tavullia” decidere del proprio futuro, fermo restando la permanenza di Maverick Vinales, anch'egli fresco di rinnovo fino al 2020. Nel 2019 si muoveranno i team di seconda fascia, con Aprilia e KTM in testa a tutti e sempre alla ricerca di un diamante grezzo al quale affidare lo sviluppo delle loro moto. Tra i papabili Danilo Petrucci e Johan Zarco, che potrebbero accasarsi rispettivamente in Aprilia e KTM. Ma il futuro è ancora tutto da scrivere...

Michele Bertolini