L'asfalto del circuito Ricardo Tormo è di tipo drenante, niente a che vedere con quello di Silverstone, ma nonostante ciò la copiosa pioggia ha costretto Dovizioso ad alzare il braccio ed i commissari a posticipare la ripartenza. La safety car guidata da Loris Capirossi con a bordo Franco Uncini ha percorso diversi giri del tracciato, mentre i marshal spazzavano via l'acqua e la pioggia cessava di cadere: condizioni necessarie per poter autorizzare il restart della gara. 

Tante sono state le vittime, anche eccellenti, dell'aderenza precaria: da Marc Marquez a Valentino Rossi passando per Danilo Petrucci, Maverick Vinales, Andrea Iannone, Jack Miller, Alvaro Bautista, Michele Pirro, i fratelli Espargaro, Franco Morbidelli e Thomas Luthi. Le curve peggiori sono state la 11-12, la 9 e la 8 a dispetto della numero 1 con la staccata in piega. La maggior parte delle cadute sono state per perdita di aderenza degli pneumatici posteriori.

Il campione del mondo Marc Marquez dopo l'episodio da super eroe delle qualifiche è stato vittima di un high side che gli è costato la gara e tanto dolore prima della bandiera rossa. Valentino Rossi è scivolato nel tentativo di stare al passo di Andrea Dovizioso dopo il re-start, ma è riuscito a ripartire ed a concludere il 13esima posizione. Tra chi è riuscito a ripartire dopo le scivolate, oltre al sopracitato Pol Espargaro, c'è anche Michele Pirro. Il pilota tester della Ducati, proprio come lo spagnolo, nonostante la caduta è potuto ripartire ed alla fine ha chiuso in quarta posizione, a poco più di un secondo dal podio. Altro che wildcard, complimenti!

Grazie alle protezioni di cui sono dotati i rider della MotoGP, non ci sono state gravi conseguenze ma ci sono state troppe cadute per essere una gara della classe regina. Lo spettacolo non è certo mancato, ma lo sport è un'altra cosa. Sono stati diversi gli stravolgimenti della classifica per le continue cadute e questo ha regalato imprevedibilità ma quanti rischi hanno corso i centauri! Bello però vedere Ducati, KTM e Suzuki sul podio.

Fabrizio Crescenzi