Quello di Jerez poteva essere un vero e propio colpo grosso per il neonato team Yamaha Petronas SRT. Fabio Quartararo e Franco Morbidelli scattavano dalla prima fila e a lungo sono stati gli unici inseguitori di Marc Marquez, ma, quando tutto sembrava volgere verso uno storico podio per il team, Fabio si è dovuto arrendere alla sfortuna.

Che sfortuna per Fabio. Nelle qualifiche di sabato il francese Quartararo ha battuto il record di Marc Marquez come poleman più giovane della storia della MotoGP (20 anni e 14 giorni, ndr). Accanto a lui Franco Morbidelli ha conquistato per la prima volta la prima fila, davanti a Marc Marquez. Al via, però, Marc Marquez è stato il più lesto e si è messo subito in testa mentre Morbidelli e Quartararo si sono dovuti difendere da Andrea Dovizioso alla prima curva. I tre hanno iniziato subito a prendere un ritmo molto buono, con il solo Vinales capace ad incollarsi nei primi giri alla moto di Quartararo.

A quindici passaggi dal termine Marquez, incalzato sempre da vicino da Franco Morbidelli, decide di dare il primo strattone alla gara. Franco accusa il colpo e viene superato dal compagno di squadra che sembra invece più fresco, tanto da resistere al ritmo di Marquez. Il sogno del podio di Fabio Quartararo si spegne però quando mancano dodici giri al termine: le telecamere inquadrano Fabio e la sua M1 procedere lentamente sul rettilineo che porta alla “Dry Sac” e poi rientrare in lacrime ai box guardando verso la pedana sinistra. Il motivo del ritiro è subito chiaro ai meccanici: la vite che sostiene la leva del cambio si è rotta. Fabio in uscita dalla curva 5, cercando di mettere la quarta, non ha trovato la leva ed è stato costretto ad abbandonare la gara proprio sul più bello.

Il pianto del giovane francese nei box è forse l’immagine più toccante del weekend. Fabio è arrivato nel motomondiale quattro anni fa. Non ancora quindicenne aveva esordito nel motomondiale grazie alla vittoria nel mondiale Junior Moto3 che ha portato Dorna ad istituire la “Quartararo rule”, la regola che permette di iscriversi al mondiale prima del compimento di quindici anni d’età. Quando si arriva nel mondiale con l’etichetta del “nuovo Marquez” due podi non bastano a fermare le critiche. L’anno successivo, dopo una stagione sulla KTM del Leopard Racing priva di podi e sempre lontano dalle posizioni che contano, decide di passare in Moto2 con la Kalex del team di Sito Pons.

Una sola stagione con la squadra spagnola, un finale in crescendo chiuso costantemente in top10 ha portato Boscoscuro a puntare su di lui per il 2018. Fiducia che gli è stata ripagata in pieno: nel team italiano Fabio sembra essere tornato quello di un tempo. Non solo spettacolare nella guida, ma anche molto veloce, la prima top10 con la SpeedUp arriva a Jerez ed a Barcellona arriva il primo successo. Da lì in poi Fabio non abbandonerà più la top10. Oggi, con la Yamaha Petronas, sembra di rivedere quello stesso Quartararo capace davvero di insidiare Marquez. Tra quindici giorni si corre a Le Mans e, sul circuito di casa, sicuramente Fabio cercherà di raccogliere tutto quello che è stato seminato in questo weekend.

Morbidelli miglior indipendente. Se, aprendo internet lunedì dopo un tranquillo weekend in montagna senza tv e senza social, leggeste di Franco Morbidelli settimo al traguardo e miglior pilota indipendente, sicuramente pensereste che più di così non si poteva fare con una Yamaha, seppur identica sulla carta a quella di Rossi e Vinales, gestita da un team alla quarta gara in MotoGP. La verità però è ben diversa! Perchè “Morbido” quella Yamaha l’ha tenuta a lungo in seconda posizione ed ancor più a lungo in lotta per il podio. Lasciando la terza posizione a Maverick Vinales solo a una decina di passaggi dal termine.

Gli ultimi dieci giri, però, sono stati infiniti per Franco, che si è visto attaccare in poche curve da Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Dovizioso ha passato Morbidelli in staccata di curva uno, mentre Petrucci ha dovuto attendere solo qualche curva per sferrare il suo attacco. Nel finale di gara poi ecco la bagarre con Valentino Rossi e Cal Crutchlow, con il pilota di Tavullia che si è sbarazzato abbastanza agevolmente sia di Franco che di Cal. Gli ultimi giri sono stati una battaglia con le gomme e con Cal Crutchlow per il posto di miglior pilota indipendente.

Le dichiarazioni dei piloti.

Fabio Quartararo: Potrei dire che sono sia deluso che felice. La gara è stata molto buona, mi sentivo molto bene con la moto ed è stato fantastico guidare con i migliori piloti. È stato così fino a quando non abbiamo sofferto di un piccolo problema meccanico con la leva del cambio. È qualcosa di molto piccolo, ma ci ha condizionato molto, costringendoci ad abbandonare la gara. Nonostante ciò, sono contento del lavoro che abbiamo svolto durante il weekend e continueremo allo stesso modo nelle prossime gare.”

“Tutta la squadra ha fatto un lavoro eccezionale, ma in questo sport ci sono cose che non puoi controllare. Come abbiamo fatto in Qatar, porteremo via i lati positivi, ce ne sono stati molti in questo GP. Prima dell'inizio della stagione, nessuno di noi si aspettava di lottare per il podio e di ottenere una pole position nella quarta gara dell'anno, quindi dovremmo essere contenti del lavoro svolto. Non vedo l'ora che arrivi la prossima gara, che è l'unico GP di casa che ho, spero di fare del mio meglio.

Franco Morbidelli: “Con questa settima posizione abbiamo concluso un buon weekend per noi. Siamo stati molto veloci all'inizio della gara e mi sentivo bene e a mio agio con il ritmo dei primi. Mi sono anche sentito a mio agio con le gomme, anche se con il passare dei giri ho abbassato la velocità perché è cambiato. Alla fine, abbiamo gestito bene le gomme, in modo da avere negli ultimi giri la possibilità di lottare con Cal Crutchlow come miglior pilota indipendente. È la prima volta che otteniamo questo risultato, quindi è una cosa positiva che dovremo ripetere molte altre volte. Questo è un buon risultato per noi e dimostra che stiamo migliorando ogni giorno. Ora proveremo a fare un buon lavoro nel test di domani, che è qui a Jerez, per essere il più preparato possibile per Le Mans.

Mathias Cantarini