La gara. Per raccontare questa gara bisognerebbe partire dagli ultimi giri per capire cosa è successo, con la pioggia che ha scombussolato i piani della testa della gara e con Valentino Rossi che ha vinto una gara assurda ed incredibile davanti ad un enorme Danilo Petrucci ed un Marquez che ha fatto il diavolo a 4 nell’ultimo giro con Crutchlow e Dovizioso.

Partenza a fionda per Zarco che si tiene la testa della classifica davanti a Marquez e Valentino Rossi che brucia Petrucci incollandosi alla Honda di Marquez. Intruppati nel gruppo Vinales e soprattutto Lorenzo che però ha recuperato qualche posizione ed è 16°.

Folger tira dritto alla S di metà tracciato e torna in pista in fondo al gruppo mentre il suo team mate Zarco sembra prendere margine su Marquez con Rossi che per il momento non tiene il passo del 93 e ha Petrucci attaccato agli scarichi.

Zarco e Marquez si tolgono il giro veloce con Rossi che è terzo ed osserva la situazione controllando gli attacchi di Petrucci mentre Redding guida il secondo gruppo alla ricerca del recupero dello strappo che si è creato. Al giro 4 è Rossi che stampa il giro veloce incollandosi a Marquez e tirandosi dietro un monumentale Petrucci che sta facendo una gran gara di testa. 

Si sveglia dal torpore Andrea Iannone con la Suzuki che passa Vinales, Bautista e Dovizioso portandosi al sesto posto dietro a Redding che nel frattempo ha preso un po’ di margine grazie ai sorpassi di Iannone.

Lorenzo e Pedrosa invece sono uno vicino all’altro in 14^ e 13^ posizione, in difficoltà rispetto al loro connazionale Vinales che è in recupero sul gruppo di testa ed è in lotta con Bautista, Dovizioso e Redding con Iannone che è stato risuperato dalle Ducati.

Quartetto di testa compatto con Zarco davanti seguito da Marquez, Rossi e Petrucci, Redding staccato di quasi 3” e attaccato da Vinales. Caduta di Lowes alla 9 seguita subito da quella di Folger alla 1 nel giro successivo.

Vinales passa Dovizioso per la sesta posizione. I due avversari per il titolo sono a stretto contatto con lo spagnolo che mantiene la testa del mondiale davanti al ducatista.

Rossi passa Marquez, forse avvertito del possibile recupero di Vinales, mettendosi al secondo posto dietro a Zarco. Petrucci rimane al quarto posto incollato a Marquez mentre Vinales passa Redding mettendosi in testa di andare a ricucire il gap di oltre 3” che lo separa dei leader.

14 giri alla fine. Rossi si prende la testa della gara con un gran sorpasso su Zarco. Zarco non ci sta e si tocca con il pesarese. Johann deve allargare la traiettoria e viene passato sia da Marquez che da Petrucci che si prende il podio provvisorio.

Primo colpo di scena della gara. Vinales out all’ultima variante. Secondo zero pesante per lo spagnolo della Yamaha che cede la leadership del mondiale a Dovizioso.

Va per terra anche la KTM di Bradley Smith che era in fondo al gruppo insieme a Rabat con Lorenzo che ha guadagnato un paio di posizioni ed è 12° davanti a Pedrosa.

Rossi cerca di prendere margine mentre Petrucci salta Marquez portandosi in seconda posizione e Zarco rimane quarto, non lontano da Danilo e Marc. 

Scendono le prime gocce di pioggia mentre salta via anche Alvaro Bautista che stava facendo una gran gara. Dovizioso ricuce il gap con Zarco approfittando della pioggia che scende leggermente più copiosa. Mentre Dovizioso passa anche Marquez portandosi al terzo posto, Zarco e Lorenzo si giocano il jolly del cambio moto pensando ad una pioggia più copiosa negli ultimi giri.

Dovizioso on fire in questo momento e si prende anche la seconda posizione su Petrucci con Marquez che rimane in terza posizione e con Crutchlow che è quinto grazie ai pit stop di quelli davanti. Ride through per Zarco per aver superato il limite di velocità in pit lane. Remake di Assen 2016 con Rossi, Petrucci e Dovizioso in testa alla gara e Marquez ad inseguire. 

Grandissimo scambio di posizioni tra Dovizioso e Petrucci con Petrucci che ha la meglio sul forlivese e va a passare anche Rossi portandosi al comando del gruppo mentre la pioggia aumenta di intensità. 

Rossi ripassa Petrucci riportandosi in testa alla gara seguito da un grandissimo Petrucci mentre Dovizioso ripassa Marquez ma la coppia Dovizioso-Marquez ha perso terreno dalla coppia in lotta per la vittoria.

Gli ultimi 3 giri rimarranno negli annali della MotoGP: Crutchlow ha recuperato il gap da Dovizioso e Marquez e lotta per il podio con loro mentre Rossi e Petrucci continuano la loro personale sfida per la vittoria. Marquez passa Dovizioso ed anche Crutchlow salta il suo ex team mate in Ducati e Yamaha Tech 3. 

I doppiati scombussolano i piani di Petrucci per provare a vincere la sua prima gara in carriera in MotoGP. Danilo litiga con Rins e non riesce a stare attaccato a Rossi all’inizio dell’ultimo giro.

Ultimo giro da cardiopalma per vittoria e podio: Rins si mette in mezzo tra Rossi e Petrucci “aiutando” il pilota Yamaha. Crutchlow, Marquez e Dovizioso se le suonano per tutto l’ultimo giro. Ultimo tratto di pista: Petrucci è incollato a Rossi ed esce in volata con il 46 arrivando secondo. Magia di Marquez che si prende il podio in volata con Crutchlow e Dovizioso.

Con questa vittoria, 10^ ad Assen e 115^ in carriera, Rossi balza al terzo posto nel Mondiale a -7 da Dovizioso e -3 dal suo team mate Vinales. Per Rossi si tratta della più lunga striscia vincente: 20 anni e 313 giorni dalla prima vittoria (Brno 1996)

Classifica finale

 

1. Valentino Rossi

2. Danilo Petrucci

3. Marc Marquez

4. Cal Crutchlow

5. Andrea Dovizioso

6. Jack Miller

7. Karel Abraham

8. Loris Baz

9. Andrea Iannone

10. Aleix Espargarò

 

Classifica mondiale dopo il GP d’Olanda

1. Andrea Dovizioso 115 p.

2. Maverick Vinales 111 p.

3. Valentino Rossi         108 p.

 

Prossimo appuntamento. Non c’è sosta per il paddock della MotoGP. Subito dopo l’Olanda, il paddock si sposta in Germania sul tracciato del Sachsenring per il round 8 della stagione 2017 nel weekend del 30 giugno-2 luglio.

Marco Pezzoni @marcopezz2387

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