Jorge Lorenzo 10: il maiorchino è diventato il nuovo Sindaco del Mugello succedendo a Valentino Rossi. Anche in questo caso ha messo in mostra una prestazione super, dopo qualifiche non certo esaltanti. Batte Marquez in volata dopo un sorpasso incredibile all’ingresso delle Biondetti.

Marc Marquez 10: gara fantastica anche per lo spagnolo della Honda che, nonostante un'accelerazione non felice della sua RC213V, è riuscito a stare al passo di Lorenzo accarezzando anche il sogno di vincere di nuovo al Mugello dopo il trionfo del 2014. Viene battuto per soli 19 millesimi dalla Yamaha numero 99 al termine di un ultimo giro da lacrime agli occhi.

Valentino Rossi 8: lo zero in classifica è di quelli pesanti, ma per i primi nove giri ha dimostrato di poter reggere il passo di Lorenzo e andare addirittura più forte del maiorchino. Rimane l’amarezza per una gara che poteva vincere, ma si consola con la pole e il premio Tissot ricevuto dalle mani di Eleonora Pedron (ex di Max Biaggi, guarda caso ieri nel paddock).

Andrea Iannone 7,5: la partenza non felice lo condanna a una rimonta forsennata. Esce dal Mugello con un podio e il record di velocità mai raggiunta: 354,9 km/h. Finalmente vede il traguardo dopo gare sfortunate.

Andrea Dovizioso 7,5: partenza a razzo per il Dovi dalla casella 13, che lo proietta subito nelle prime posizioni. Dà l’impressione di poter stare con i primi ma alla lunga i problemi cervicali e all’avambraccio si fanno sentire. Arriva al traguardo in quinta posizione dietro a Pedrosa, ma deve comunque essere soddisfatto perché per una volta non è bersagliato dalla sfortuna.

Danilo Petrucci 7,5: dopo il 7° posto di Le Mans, il Petrux non sfigura nella gara di casa e coglie un importantissimo 8° posto per sé e per il team Pramac. La mano risponde bene e nella seconda parte di stagione Petrucci potrà dire nella lotta per le posizioni nobili.

Dani Pedrosa 7: Camomillo dopo aver apposto la firma sul rinnovo con Honda, sembra tornato il Pedrosa della fine dello scorso anno. Combattivo nel corpo a corpo con Iannone, ne esce sconfitto solamente per la potenza del motore Ducati.

Bradley Smith 6,5: per una volta tanto è lui il migliore del team Tech 3 (complice la giornata no di Pol Espargarò), portando la squadra francese ancora una volta al parco chiuso come miglior team privato.

Aleix Espargarò 6,5: bene, ma non benissimo. L’alfiere Suzuki, dopo una prima parte di gara da sogno, finisce ben presto per essere risucchiato da tutti e si ritrova a lottare con Petrucci e Smith per la parte bassa dei 10.

Maverick Vinales 6,5: butta al vento una bella gara con una partenza orrida al pari di Iannone. La sua rimonta si ferma alla sesta posizione finale dietro a un Dovizioso in chiara sofferenza fisica. A questa Suzuki manca qualche cavallo. Emblematica la facilità con la quale viene sverniciato da Iannone sul rettilineo.

Stefan Bradl 6: porta ancora punti alla causa Aprilia in un weekend abbastanza complicato per il team Gresini.

Jack Miller, Loris Baz, Alvaro Bautista sv: non è proprio il massimo finire la gara già al primo giro e buttarsi fuori a braccetto alla prima curva…

Arrivederci alla prossima puntata in programma dopo il Gran Premio di Catalunya che si disputerà sul tracciato di Montmelò il 5 giugno.

Marco Pezzoni