Dopo quanto accaduto ieri nella parte finale delle FP4 con le varie cadute alla curva 7, tra le quali quella dello sfortunato Rabat poi centrato dalla moto di Morbidelli, le due sessioni di qualifica sono partite con estremo ritardo proprio per le condizioni della pista, incapace di drenare adeguatamente. Un tracciato che è stato recentemente riasfaltato, ma che la Formula 1 ha poi "rovinato" creando buche, deleterie per i piloti di moto.

La cronistoria di questa giornata parte dunque da ieri sera quando, concluse le qualifiche delle tre classi, sono entrate in scena le macchine scavatrici per intervenire sul terreno all’interno di alcune curve critiche, con l'obiettivo di realizzare dei tombini verso cui far defluire l'acqua. 

Da qui poi il cambio di programma, con la gara della MotoGP alle 12.30 e Moto3 – Moto2 rispettivamente alle 14 ed alle 15.30. Orario, quello delle 12.30, scelto per scongiurare il pericolo pioggia, previsto per le 14, nel tentativo di fare disputare la gara della MotoGP in condizioni di sicurezza, ma col rischio di lasciare però allo sbando i ragazzini della Moto3 ed i protagonisti della Moto2.

Si è arrivati così al warm up di questa mattina per la MotoGP, disputato con pista mezza asciutta e mezza bagnata. Una condizione che tutto sommato poteva essere ideale per disputare regolarmente la gara della MotoGP alle 12.30. Ma poi le cose sono andate diversamente...

Ore 12:30 – La gara viene rinviata per le condizioni dell’asfalto: troppa l’acqua in pista e piloti che soffrono di aquaplaning già a bassa velocità nel giro di ingresso in pista. Stessi problemi di aquaplaning anche per la Safety Car, scesa in pista per verificare la situazione. Il primo ad esporsi è stato Andrea Iannone che ha parlato di pista impraticabile: piloti quindi d’accordo sul rinvio e sull’eventuale possibilità di non correre affatto

Ore 13 – Spunta l’ipotesi di spostare la gara a domani, come accaduto nel 2009 in Qatar. Tanti team, tra i quali Aprilia nella persona di Romano Albesiano, sono contrari allo spostamento ma la decisione definitiva verrà presa nella riunione fissata per le 13.30. Nuova ipotesi: comunicazione di apertura pit lane alle 13.40 e possibile start della gara alle 14.

Ore 13:30 – Nulla di fatto per lo spostamento a domani, si farà di tutto per correre nella giornata di oggi ma dopo le 15, visto che dovrebbe smettere di piovere per quell’ora. 

Ore 14:00 – La nuova comunicazione è che alle 14:30 si farà una nuova ispezione della pista per vedere la situazione e provare a partire alle 15 (orario italiano). La sensazione è che nemmeno a quell'ora si riuscirà a partire, viste le condizioni proibitive dell’asfalto e la Safety Car che continua a girare in pista.

Ore 14:30 – La nuova ispezione della pista effettuata dalla Safety Commission ha dato esito negativo e la gara è di nuovo rimandata ad un orario ancora da definire. Trapela la possibilità di annullamento della gara: team manager e piloti sono in continuo contatto con la Race Direction e l’IRTA per capire il da farsi.

Ore 16:00 – Una nuova ispezione della pista ha dato esito negativo, ma la gara si tenterà in ogni modo di farla partire alle 17 italiane. Se la gara della MotoGP non dovesse partire alle 17:30 verranno cancellate in ordine Moto3, Moto2 e MotoGP. Lucio Cecchinello, intercettato da Antonio Boselli di Sky, si dice scettico sul fatto che la gara possa partire alle 17 poichè previsto un nuovo scroscio.

Ore 17 – Riprendono le trasmissioni con l’annuncio che l’evento del GP di Inghilterra è stato definitivamente cancellato per impraticabilità della pista. Hanno avuto ragione i piloti dopo una riunione tra gli stessi e Dorna.

Ore 17:15 – Indetta una conferenza stampa con Franco Uncini, Loris Capirossi ed il direttore di gara Mike Webb per spiegare le decisioni prese in merito all’annullamento della gara. Polemiche anche sulla riunione dei piloti, alcuni presenti, alcuni non informati, ma tutti sostanzialmente d’accordo sull’annullamento della gara, a parte Dovizioso e Redding che sin dall’inizio avrebbero voluto correre.

E questa sostanzialmente la cronistoria di una lunga giornata culminata con l’annullamento della gara. Sicuramente una situazione mal gestita da Dorna e soprattutto dall’impianto inglese, che ha riasfaltato senza adeguarsi agli standard di un evento come la MotoGP.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387