Nelle qualifiche del secondo appuntamento stagionale della MotoGP, a Termas de Rio Hondo, è stato Alex Marquez il pilota più veloce, guadagnando la prima posizione per sprint e gara. La pista, in condizioni mutevoli e di conseguenza difficili, alla fine, ha premiato i piloti che, rischiando, hanno scelto di fare l'ultimo run con le slick.

Dalla gioia alla paura, per poi raggiungere l'estasi

Per il pilota Ducati Gresini, dopo un ottimo primo weekend a Portimao, ci si aspettava tanto ma nessuno se lo poteva immaginare addirittura al primo posto assoluto al termine delle qualifiche. Il passaggio dalla Q1 in Q2 era praticamente una formalità, ma proprio nel tentativo per cercare di difendere la sua posizione, è caduto nel suo ultimo giro lanciato. A causa di ciò, la sua Ducati è pure andata in fiamme, prontamente soffocate dai commissari.

In Q2 il suo coraggio ha portato a optare per le slick, riuscendo a fare il giro più veloce di tutti, conquistando la sua prima pole in MotoGP. Un risultato che ricorda molto quello di Jack Miller, proprio in Argentina, nel 2018. Escludendo Martin in Qatar che era un rookie, proprio Jack fu l'ultimo a siglare una pole nelle prime due gare alla prima esperienza su un'altra moto.

Ottime le Ducati, non male Aprilia Yamaha

La prima fila è interamente monopolizzata dalle Ducati, con Marco Bezzecchi al secondo posto e Pecco Bagnaia al terzo. P4 per un ottimo Franco Morbidelli, il primo tra coloro che hanno scelto di fare il tempo con le rain. Quinta posizione per Maverick Vinales, a cui si deve fare attenzione soprattutto in vista gara. Seguono le Ducati di Zarco, Marini e Martin; a chiudere i 10 Aleix Espargaro e Fabio Quartararo.

Un disastro, invece, Honda e KTM

Sembravano di buon auspicio i risultati nelle prove di Honda, che aveva classificato direttamente in Q2 entrambe le LCR. Peccato che quest'ultime abbiano terminato la seconda sessione agli ultimi due posti, con Rins che partirà undicesimo e Nakagami dodicesimo. Un completo disastro per Joan Mir che, invece, partirà addirittura ultimo. Una Honda Repsol non partiva dall'ultima casella in griglia proprio dal GP di Argentina dello scorso anno, quando Stefan Bradl venne chiamato a sostituire Marc Marquez. Anche KTM delude molto: infatti Binder e Miller, due maghi di queste condizioni al limite tra asciuttto e bagnato, partiranno solamente quindicesimo e sedicesimo.

Credits: MotoGP.com
Credist: MotoGP.com
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Francesco Sauta