Al Motorland di Arangon c'è stato un unico dominatore della MotoGP. La domenica spagnola è stato l'ennesima location ideale per Marc Marquez dove dimostrare tutta la sua classe e voglia di vincere. Scattato dalla pole non ha lasciato niente a nessuno, neanche il giro veloce, in testa dal primo all'ultimo giro. Sul podio sono saliti Andrea Doviziozo, in rimonta dalla decima posizione, e Jack Miller, partito dalla seconda fila. Le dichiarazioni dei protagonisti sono le specchio della 14esima tappa della MotoGP.

Marc Marquez è il leader indiscusso della Honda HRC. Il team campione del mondo vive un momento di simbiosi con il suo campione ed è lo stesso MM93 che ne parla subito dopo la gara: "Dentro il team siamo in tanti ed io e Santi (Hernandez ndr) siamo i capitani e noi decidiamo la direzione. Questo ci vuole per le gare. Negli altri anni magari facevamo più fatica". Per Marc si è trattato di un Motorland di grazia: "mi sento bene con la moto e con il team. Sin dalla FP1 ho fatto il tempo che avrei fatto durante tutto il weekend".

Marquez è proiettato al titolo mondiale, il numero 8, che lo collocherebbe ad un passo da Valentino Rossi: "vado in Thailandia con l'obiettivo di vincere la gara e perché no già il mondiale. Vediamo però cosa fanno gli altri, io ci provo". Marc sembra essere il solito scanzonato che ma dentro di sé ha una voglia incredibile di affermazione.

Come anticipato, sul secondo gradino del podio è salito Andrea Dovizioso. Il forlivese, scattato dalla decima casella, ha impostato la gara sul ritmo e sul preservare la gomma. Ecco la disamina a caldo del ducatista quanto mai lucida e realista: "Siamo quelli che siamo più vicini a Marquez ma l'obiettivo ad inizio stagione era lottare con lui. Dipende da che punto di vista si guardano le cose. Sono partito decimo e sono risalito. Riuscivo ad andar forte senza abusare della gomma dietro. Gli altri hanno mollato con il passare dei giri ed io continuavo con il mio passo. Come passo non eravamo male e lo abbiamo dichiarato anche ieri. Basta un errore in qualifica nel momento giusto e parti dietro. La difficoltà è partire avanti e questo pregiudica le gare."

L'altro grande protagonista del GP di Aragon è Jack Miller che con la sua Ducati Pramac è salito sul terzo gradino del podio. L'australiano, estremamente soddisfatto, ha così commentato: "Sono partito bene ed ho cercato di non accelerare troppo per andare a prendere Marquez perché era di un altro livello. Ho gestito la gara, sono stato calmo e sono riuscito a risparmiare le gomme per giocarmela con Vinales alla fine. Sapevo di non poter andare ancora più veloce di così all'inizio. Ho cercato di tenere il ritmo visto durante le libere".

Gran Premio di Aragon entusiasmante per le posizioni che non contano perché per la vittoria oggi non c'è mai stato nessuno in grado di impensierire Mac Marquez che già dal prossimo GP in Thailandia ha la possibilità di chiudere la pratica mondiale, scrivendo un altro pezzo di storia della MotoGP.

Fabrizio Crescenzi