La gara. Per effetto della penalizzazione subita nella tarda notte di ieri per aver intralciato Vinales nelle qualifiche, Marquez è costretto a partire dalla P4 in griglia al fianco di Valentino Rossi. I due se le sono mandate a dire durante il weekend visti i fatti in Argentina. Tutti i piloti hanno sul casco il numero 69 per rendere omaggio al "Kentucky Kid" Nicky Hayden nel primo GP senza il pilota americano, iridato nel 2006.

Parata di leggende del Motomondiale nel Paddock del COTA: Colin Edwards in pista per il giro dimostrativo con la MotoE, Kevin Schwantz ai box Suzuki, Wayne Rainey e Kenny Roberts Sr nel box Yamaha e Kenny Roberts Jr in quello Honda

Partenza a fionda della Suzuki di Iannone che va a bruciare il “poleman” Vinales presentandosi per primo al salitone di curva 1 con Marquez subito alle sue spalle. Piccolo contatto tra Zarco e Rossi con Valentino costretto alla rimonta dopo aver perso la posizione a vantaggio proprio dal francese del team Tech 3.

La gara dura si e no un paio di giri, giusto il tempo di una breve ed intensa bagarre tra Marquez e Iannone, due che se le sono date in Moto2. Per un paio di tornate il rider di Vasto riesce a stare incollato ad un indemoniato Marc Marquez tirandogli anche delle discrete staccate. Iannone ha però difficoltà a rialzare la moto in uscita di curva e Marquez ne approfitta. La Suzuki però è un toro da rodeo e Iannone ha il suo bel da fare per domarla e nel contempo stare attaccato ad un Marquez che stampa temponi con estrema facilità.

Lo spagnolo, una volta trovato il passo ideale, saluta la compagnia e comincia la sua cavalcata solitaria lunga tutta la gara senza mai sbagliare e tirando, nel frattempo, poderose staccate dimostrando di essere comunque al limite. Dietro a Iannone, intanto, si fanno minacciose le Yamaha ufficiali di Vinales, terzo, e Rossi, quarto dopo essersi sbarazzati di Crutchlow e Zarco.

Non sembra essere la giornata ideale invece per la Ducati ufficiale: Dovizioso e Lorenzo sono più in difficoltà di quanto le qualifiche abbiano detto e devono remare per tornare sui primi. Soprattutto Dovizioso che ha sempre lottato con Zarco e Crutchlow per un posto dietro ai fantastici 4 ormai scappati via. Anche Lorenzo ha il suo bel da fare con Miller, Rabat ed Aleix Espargarò per le ultime posizioni della top 10.

Chi sorprende per la sua situazione fisica è Dani Pedrosa. Il rider spagnolo è stato sempre agganciato al gruppo Zarco-Crutchlow-Dovizioso non sforzando eccessivamente la mano recentemente operata.

Di per sé la gara non ha poi molto da dire, piloti che non esagerano nelle staccate vista la strigliata ricevuta in Safety Commission dopo i fatti dell’Argentina. Le cadute comunque non mancano: Syahrin, che era già caduto in modo spettacolare nel warm up, Crutchlow, che poi è rientrato in gara ma ha chiuso in fondo, e Rins, con la moto pericolosamente in pista.

Vinales ha approfittato dei problemi di stabilità della Suzuki per prendersi la seconda posizione a scapito di Iannone che comunque ha fatto una signora gara e, come ha dichiarato lui stesso, è dove merita di essere. 

Non riesce invece a fare lo stesso Valentino Rossi, pur restando al gancio di Iannone e Vinales: dopo aver forzato per rientrare sul podio, Valentino ha dovuto tirare i remi in barca per arrivare a fine gara e chiudere in quarta posizione.

Ai 4 giri dalla fine Dovizioso svernicia Zarco sul lungo rettilineo portandosi in quinta posizione. Miller invece entra un po’ alla garibaldina su Lorenzo che era in lotta con Rabat per la top 10. 

ULTIMO GIRO. Marquez ha la gara in pugno e si permette di salutare ancor prima di arrivare sul traguardo per prendersi la 6^ vittoria su 6 gare ad Austin transitando davanti a  Vinales, un grande Iannone, con Rossi quarto. Poi Dovizioso, Zarco, Pedrosa, Rabat, Miller, Aleix Espargarò. Con questa vittoria Marquez , si riabilita in ottica Mondiale salendo al secondo posto a -1 dal leader Dovizioso.

Classifica mondiale dopo Austin

1. Andrea Dovizioso 46 p.

2. Marc Marquez         45 p.

3. Maverick Vinales 41 p.

4. Cal Crutchlow         38 p.

5. Johann Zarco 38 p.

6. Andrea Iannone         31 p.

7. Valentino Rossi         29 p.

Prossimo appuntamento

Dopo questo primo trittico oltre Oceano, il paddock della MotoGP tornerà in Europa per il Gran Premio di Spagna sul tracciato di Jerez in programma dal 4 al 6 maggio

Marco Pezzoni - @marcopezz2387