Ottobre, si sa, è il mese nel quale si iniziano a muovere concretamente i primi passi sul regolamento sportivo per le successive stagioni. Se in Superbike qualcosa si è mosso (con grande disappunto di Kawasaki ed Aprilia, peraltro), in MotoGP si è già iniziato a lavorare per porre le basi di quelle che saranno le regole sia per la prossima che per le stagioni a venire, a cominciare dai test.

Test che subiranno un vero e proprio giro di vite, a cominciare da quelli invernali per finire con quelli della pausa estiva. MotoGP che da questo punto di vista vuole avvicinarsi sempre di più a quanto è successo in Formula 1, dove attualmente di test invernali se ne fanno ma durante la stagione si può svolgere quasi esclusivamente del lavoro al simulatore. Chissà che anche in MotoGP non possa essere introdotto una sorta di “simulatore”, data la riduzione progressiva dei test. 

Ma vediamo nel dettaglio la proposta della FIM in merito alla riduzione dei test già a partire dalla prossima stagione e di riflesso anche in quella 2019.

Restrizione dei test per la stagione 2018

Restano inalterate le giornate di test post gara di Valencia (2 giorni), le tre sessioni (da tre giorni ciascuna) di test invernali sui tracciati extra europei e le one-day sessions di test (il lunedì) post gara.

La prima grande novità è rappresentata dal fatto che i factory riders avranno solamente 5 giornate di test privati. Dopo il periodo di blocco dei test invernali, saranno permessi solo tre giorni di test prima di ciascun evento ed altri verranno concessi in tracciati dove si è già disputato l’evento. Niente test entro 14 giorni dall’evento sullo stesso tracciato.

La seconda è rappresentata dal divieto di effettuare test durante la pausa estiva, vale a dire da lunedì 16 luglio a giovedì 2 agosto.

I test team possono nominare tre tracciati sui quali poter effettuare prove in qualsiasi momento, fino a 14 giorni prima dell’evento su quel tracciato. Possono anche effettuare test nei tre giorni che precedono la prima uscita ufficiale dopo la pausa invernale, ed i test team possono anche partecipare ai test ufficiali.

Restrizione dei test per la stagione 2019

Le regole sui test saranno le stesse della stagione 2018, salvo il fatto che le sessioni invernali da tre giorni su circuiti extra europei saranno ridotte da 3 a 2. Rimarrà la restrizione delle 5 giornate di test privati per i factory riders, ma due giornate dovranno avere luogo tra l’ultimo evento della stagione ed il 30 novembre. I test rimanenti potranno essere svolti in qualsiasi periodo, ma non nei 14 giorni antecedenti l’evento su quel tracciato.

Insomma, una vera e propria tagliola sui test invernali ed in-season per quanto riguarda le prossime due stagioni. I team saranno costretti quindi a massimizzare il lavoro durante le sessioni di prove libere e nei weekend di gara. E diventa assai importante il lavoro del test team che potrà scendere in pista accanto ai piloti ufficiali per fornire supporto ed indicazioni importanti per lo sviluppo delle moto.

Come accoglieranno piloti e team questa tagliola sui test, ancora non è dato saperlo. Certamente non verrà ben accolta dai rookie provenienti dalla Moto2 (Nakagami, Morbidelli, Luthi e Simeon) che dovranno trovare subito il feeling con le rispettive moto, ma anche da chi ha cambiato casacca durante il mercato piloti (Miller, Redding e Rabat).

Per i dibattiti sui regolamenti c’è ancora tempo, prima però bisogna finire una stagione che in questa fase finale entrerà più che mai nel vivo, con il duello Marquez-Dovizioso per il titolo Mondiale 2017.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387

 

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