Nella nostra marcia di avvicinamento al Gran Premio d’Olanda classe MotoGP sul mitico tracciato di Assen, andiamo a rivedere le due gare che maggiormente hanno segnato il bel rapporto tra Valentino Rossi e la pista olandese: Assen 2015 ed Assen 2017, ad oggi ultima vittoria del Dottore in MotoGP.

Ripensando ad Assen, due sono le gare che rimangono impresse nella mente sia di Valentino Rossi che di ogni suo tifoso: Assen 2015, e lo scontro con Marquez all’ultima curva, ed Assen 2017, decima affermazione in Olanda ed ultima vittoria in carriera al momento per il Dottore.

Per quanto per il Dottore la pista olandese rappresenti un toccasana nei momenti particolarmente difficili (vedi Assen 2013, con il ritorno alla vittoria dopo oltre due anni), è indubbio che la pista olandese sia una delle più difficili, la quale si presta particolarmente a finali da brivido come dimostrano proprio le due gare in questione, quella del 2015 e quella del 2017.

Assen 2015: Rossi vs Marquez atto secondo

Il 2015 sembra nato sotto una buona stella per Valentino Rossi e la sua caccia al titolo numero 10 della sua carriera. Rossi non vince un mondiale dal lontano 2009 e la lotta interna con Jorge Lorenzo. Da quel 2009 ne sono successe tante: l’infortunio a spalla e gamba nel 2010, l’annus horribilis in Ducati nel 2011, con la tragedia di Simoncelli annessa, un 2012 migliore, il 2013 dei quarti posti in Yamaha ed il primo titolo di Marquez, il dominio anomalo di Marquez nel 2014.

L’anno 2015 sembra quindi quello giusto dopo le difficili stagioni precedenti: nelle prime gare della stagione, Rossi coglie 2 vittorie (Qatar ed Argentina) e sale costantemente sul podio mentre Marquez ha dalla sua la vittoria in Texas ma anche 3 ritiri: 1 in Argentina dopo un contatto proprio con Rossi, Mugello e Barcellona.

Assen dunque diventa un crocevia importante per il proseguimento della stagione 2015. Siamo alla gara numero 8 della stagione. Nelle qualifiche del venerdì (ancora si disputava di sabato il gp olandese), Valentino Rossi firma la pole davanti ai suoi due rivali Marc Marquez e Jorge Lorenzo. La gara diventa subito un monologo di Rossi e Marquez con Lorenzo che non riesce a reggere il loro ritmo infernale e viene subito distanziato. Jorge terminerà al terzo posto staccato di ben 14 secondi dal suo compagno di box.

Davanti Rossi e Marquez se le danno di santa ragione: avanti uno, avanti l’altro, dietro uno dietro l’altro, così per tutta la gara. Nessuno dei due vuole una volta passato l’altro riesce a prendere il ritmo e scappare via.

Passo passo, legna legna per Rossi e Marquez fino agli ultimi giri, quando la loro bagarre si fa veramente tosta. Rossi davanti con Marquez dietro a studiarlo, Marquez davanti e Valentino dietro a vedere e studiare il passo dello spagnolo: così si va fino alla fine del penultimo giro quando Rossi esce per primo dall’ultima variante per presentarsi per primo sul traguardo ed iniziare l’ultimo giro.

L’ultimo giro è veramente inadatto ai deboli di cuore. Nella prima parte Rossi sembra scappare via da Marquez, ma Marc gli si fa sotto staccando veramente profondo. L’accelerazione è favorevole alla Yamaha e Valentino allunga, ma nel curvone veloce alla fine della pista Marquez si avvicina. I due arrivano così all’ultima variante del tracciato, teatro come sempre di incidenti e contatti essendo proprio l’ultima chance di sorpasso a fine gara.

Marquez si butta dentro con Valentino che chiude la porta, i due arrivano inevitabilmente a toccarsi con il Dottore costretto a tirar dritto sulla ghiaia grazie alla carenata di Marc, mentre lo stesso Marc riesce a fare la variante.

Rossi vince la gara davanti a Marquez e Lorenzo. Grandi polemiche nel post gara per il taglio di Rossi giudicato poi “corretto”, perché causato dal contatto con Marquez. Questo episodio sancisce di fatto la guerra tra i due piloti, che culminerà con la famosa conferenza stampa pregara di Sepang e tutto quello che ne consegue.

Assen 2017: l’ultima vittoria di Valentino Rossi

Dopo la delusione dell’anno precedente, Rossi si approccia al 2017 avendo un nuovo compagno di box: Maverick Vinales preso dalla Suzuki per sostituire Jorge Lorenzo andato in Ducati. La stagione 2017 parte quindi con i migliori auspici per Valentino ed il team Yamaha con i ragazzi del team factory di Iwata che ben si comportano nel primo scorcio di stagione: Vinales vince le prime due gare mentre Valentino centra 3 podi nelle prime 3 gare. I problemi iniziano a manifestarsi già in quel di Jerez. Con le alte temperature la M1 soffre terribilmente di mancanza di grip al posteriore. Maverick ci mette una pezza chiudendo in P6 mentre Valentino è solo 10°. Non va meglio nemmeno a Barcellona, con Valentino 8° e Vinales 10°.

La gara di Assen diventa quindi cruciale.

Domenica 25 giugno alle ore 13 si disputa il Gran Premio d’Olanda, ottavo appuntamento del Mondiale. Nelle qualifiche del sabato è Zarco a prendersi la pole position bagnata in 1’46”141.

In gara però il francese dopo essersi fatto vedere nelle posizioni di vertice chiuderà in 14^ posizione.

Durante la gara succede di tutto, Scott Redding firma il giro veloce in 1’34”617. Carenate (Zarco-Rossi), sorpassi, piogga, flag to flag, arrivi in volata e tutto il possibile ed immaginabile in una gara pazzesca.

Sei piloti su 23 non vedono la bandiera a scacchi: tra questi Bautista, Redding, Smith e soprattutto Maverick Vinales, uscito di scena al giro 11.

Da tutto il trambusto tra pioggia, gara interrotta, flag to flag, ne escono Valentino Rossi e Danilo Petrucci che danno vita ad una bella bagarre. Anche dietro non scherzano con la bagarre: Dovizioso, Crutchlow e Marquez se le danno di santa ragione per l’ultimo posto sul podio.

All’ultimo giro è Rossi a prevalere per soli 63 millesimi su un coriaceo Danilo Petrucci, mentre il terzo posto è di Marquez dopo una doppia magia in due giri per passare Dovizioso e Crutchlow.

Decima vittoria ad Assen, 115^ della carriera ed ultima in MotoGP fino a questo momento per Valentino Rossi. Per Petrucci un altro podio “bagnato” dopo Silverstone e Marquez che salva la situazione con il terzo posto.

Insomma, pur essendo passati due lunghi anni dall’ultima vittoria, Valentino Rossi ad Assen è sempre una garanzia e siamo convinti che anche quest’anno pur partendo da una P14 poco onorevole riuscirà comunque a dare spettacolo.

Marco Pezzoni