UN TRAVERSO LUNGHISSIMO, FINITO MALE. Prima di tutto, l'invito è quello a calmarsi e a riflettere: le tensioni tra italiani e spagnoli nel periodo recente non devono condizionarci. Lo sport è uguale per tutti, a prescindere dalla nazionalità, ed è normale che in un mondiale MotoGP italo-spagnolo (perlopiù) se accade qualcosa accade spesso e volentieri tra un italiano ed uno spagnolo. Rivediamo i fatti: in quel di Jerez un ingresso di Andrea Dovizioso ha portato largo Jorge Lorenzo, che nel richiudere la traiettoria ha urtato un Daniel Pedrosa completamente in derapata che cercava di togliersi da quello che, aveva capito lui stesso, era un punto estremamente pericoloso. Il risultato è stata una triplice carambola, il verdetto è semplice: un contatto di gara. Ma analizziamolo meglio.

PRIMA NON C'ERA! Osservando attentamente il replay si vede JL99 che, appena passato dal compagno di squadra, osserva a lungo l'interno curva per poi riportare l'attenzione su Dovizioso. Il motivo è semplice: Jorge sapeva che Andrea sarebbe passato e si aspettava che anche Daniel facesse un tentativo. Solo che non si aspettava che il tentativo fosse così in ritardo, quindi appena appurato che la traiettoria era libera (poco dopo il punto di corda, ndr) si è buttato nella linea ideale cercando di capire dove il Dovi sarebbe rientrato. Pedrosa dal canto suo aveva optato per una traiettoria estremamente stretta e non per una staccata lunga, quindi in curva era più veloce del binomio Ducati, ma ci è arrivato troppo tardi. Quando se ne è accorto, Dani ha rivoltato il gas per cercare di togliersi dal problema che gli si era creato, ma la sua gomma posteriore ha iniziato a pattinare dal momento in cui ha aperto il gas, facendolo rimanere piantato in curva ed impossibilitato a fare qualsiasi cosa. Il risultato finale è stato chiaro a tutti ma gli unici a dimostrare un minimo di giudizio sono stati i team manager, la cui prima reazione è stata: "Aspettate, fateci vedere il replay".

LE GARE SONO QUESTO. Abbiamo passato anni a lamentarci del poco spettacolo che una MotoGP troppo "fighetta" offriva, ma adesso che abbiamo i contatti che vogliamo non riusciamo ad accoglierli con la sportività che meritano. Le gare sono il tentativo di arrivare davanti ad altri che hanno un talento simile al tuo, dove il sorpasso pulito è molto difficile (certe volte impossibile) e dove qualche rischio va' corso. "Questa non è danza classica" diceva Max Biaggi, Marco Simoncelli ha spostato di peso un Barbera che si poneva tra lui e la vittoria, Valentino ha fatto saltare le otturazioni a Gibernau come Marquez ha fatto con lui. Il motociclismo è questo, va preso con la giusta sportività e tutti devono essere rispettati, quindi il verdetto rimane lo stesso: è solo un contatto di gara dello sport più bello del mondo.

Alex Dibisceglia