Erano dieci anni che una Ducati non partiva dalla prima casella a Brno e Andrea Dovizioso non ha tradito le attese dei tifosi rossi. Per lui si tratta di un ritorno alla vittoria, la decima in MotoGP nella sua carriera: "Se mi dite ‘bentornato’ sembra abbia fatto schifo fino a ora - l'Andrea di Forlimpopoli si è tolto un sassolino dalle scarpe - so che dopo le 6 gare vinte lo scorso anno, tutti si aspettavano che continuassi a vincere e invece in questa stagione ci ero riuscito solo in Qatar. Allora tutti hanno pensato che stessi vivendo un brutto periodo". Dovizioso ha spiegato con grande puntualità il suo momento: "La verità è che io e la Ducati siamo più veloci rispetto al 2017, la moto è migliorata ed il Gran Premio ne è stato la conferma. Lo definisco un fine settimana da paura: per come abbiamo lavorato, per la pole position e per la gara".

Dovizioso ha messo in riga proprio tutto a Brno, Marquez compreso: "Certo fa piacere. Trovarsi Marc e Jorge alle spalle negli ultimi giri e riuscire a gestirli è tanta roba. Ci sono stati degli attacchi duri e io ho risposto con degli schiaffi, non mi sono fatto problemi e ho reagito di conseguenza". L'alfiere della Ducati ha spiegato la differenza tra il dover affrontare Lorenzo e Marquez: "Se c’è Marc sei sicuro che tutto si risolverà con un sorpasso, mentre con Jorge è una lotta di velocità. Però non c’era solo Lorenzo oggi, è stato diverso. Sapevo che Marquez ci avrebbe provato e l’unica carta da giocarmi era riuscire a prendermi qualche rischio nel momento in cui si sarebbero dati fastidio, in modo da prendere vantaggio".

La vittoria di Dovizioso è frutto anche di una strategia perfetta: "Ma non l’ho pianificata a tavolino, l’ho decisa giro per giro. A inizio gara dalla tabella sapevo solo che c’era un gruppo di sei piloti, nient’altro, cercavo di chiarirmi le idee guardando i maxischermi. Ho scoperto delle cose interessanti che mi hanno aiutato. Ho cercato di fare un po’ di tira e molla per sgranare il gruppo, ma non ha funzionato. Poi sentivo Marquez alle mie spalle, pensavo avesse margine, invece è arrivato Jorge. In quel momento non avevo armi, non sapevo i lori punti di forza e le loro debolezze. La differenza l’ha fatta la mia velocità, quasi inaspettata. Ho scoperto di potere lottare, di avere delle carte da giocarmi".

A questo punto della stagione Dovizioso vuole ancora qualcosa di più dalla sua moto: "Non sono ancora contento al 100%, c’è ancora un aspetto da migliorare. Non riusciamo ancora a gestire le gomme al meglio, ma non so se sia a causa degli pneumatici o della moto. La mia sensazione è che le gomme siano cambiate rispetto allo scorso anno. In questo fine settimana abbiamo capito delle cose e penso che questo avrà degli effetti nelle prossime gare".

Jorge Lorenzo ha gestito la gara in maniera diversa rispetto al suo compagno di box. Attendista nella prima parte, per poi cercare l'affondo: "E’ stata una grande gara ed una grande giornata per il team, anche se ovviamente sarei stato più contento con la vittoria. L’inizio del fine settimana è stato difficile, così abbiamo cambiato assetto e sono orgoglioso della mia squadra; sono rimasto in terza/quarta posizione all'inizio per non usurare la gomma, e sul finale mi sentivo molto bene in particolare in frenata, è stata una bella battaglia”. Il maiorchino ha poi proseguito: “Questa diversa strategia potrebbe servire. A metà gara ho perso qualcosa dai primi, ma per fortuna ho conservato le gomme ed ho potuto frenare molto forte, così sono riuscito a compiere sorpassi e recuperare sul finale. Forse il recupero è partito tardi e non ho potuto studiare Dovizioso al meglio, ma non potevo farlo prima; il sorpasso di Marc non mi ha aiutato perché una volta tornato davanti dovevo essere veloce, ma mantenendo linee difensive ed avendolo vicino sono comunque riuscito a fare il giro più veloce della gara all'ultimo passaggio. Il sorpasso di Cal? Ho scosso la testa perché non mi ha lasciato molto spazio; se lui dice che la moto è pesante vuol dire che l’anno prossimo avrò problemi alla braccia”.

Terzo gradino del podio per Marc Marquez con la sua Honda, nonostante i test effettuati sul tracciato ceco: "Questa pista non è facile per Honda, l’anno scorso ho sofferto più di quest’anno ma ho vinto grazie al flag to flag. Io cerco sempre di vincere ma se questo non è possibile si punta al podio, è fondamentale portare a termine tutte le gare ed oggi abbiamo raccolto il peggior risultato di stagione escludendo le cadute. Jorge frenava forte ma in alcuni punti lo emulavo o facevo meglio, ma soffrendo un po’ sul lato destro ho dovuto usare l’esperienza e quando mi ha chiuso alla 10 ho preferito lasciarlo andare”. Ancora Marquez: “Oggi il duello con Dovizioso e Lorenzo sarebbe stata una battaglia di cuore più che di testa. Tutto questo comunque sono le gare, ed anche io quando ho la possibilità cerco ogni modo per vincere. Il ritmo di gara è più lento perché spesso siamo tutti vicini, e questo porta tutti a non spingere. La mescola dura? Non possiamo lamentarci, anche perché le mescole da usare in gara cambiano da pista a pista".

La doppietta Ducati è frutto di grande lavoro per gli uomini di Borgo Panigale e dell'Ing. Dall'Igna, che ha così commentato: “Stiamo lavorando ancora per migliorare la velocità in curva, abbiamo fatto sicuramente dei passi in avanti. Il segreto è trovare il modo per non perdere i nostri punti forti che sono frenata ed accelerazione per privilegiare la velocità a centro curva, l’obiettivo che abbiamo è proprio quello e non è facile. Ma stiamo correndo in MotoGP e non è un campionato facile”.

Quarta posizione per Valentino Rossi, protagonista per qualche giro in testa alla gara. Con il passare delle tornate sono venuti fuori i problemi della sua Yamaha: “Mi dispiace perché sono molto concentrato, sto guidando bene e la squadra lavora alla perfezione, ma siamo in ritardo tecnicamente e questo ci impedisce di lottare per la vittoria. Non ci manca tanto, ma quel poco ci manca costantemente”.

Il weekend di Brno si è concluso con una bella gara delle due Ducati e soprattutto con un Dovizioso concentrato come non mai. Ha risposto con precisione ad ogni tentativo di sorpasso da parte di Lorenzo che ha pensato troppo alla strategia ed ha perso il treno del suo compagno di box, ma anche di Marc Marquez. Lo spagnolo campione del mondo in carica e leader del campionato ha fatto la gara su Valentino Rossi che è secondo in classifica mondiale. Siamo al giro di boa della stagione con lo spagnolo in vantaggio, 181 punti contro i 132 del Dottore di Tavullia. Prossimo appuntamento al Red Bull Ring in Austria tra una settimana.

Fabrizio Crescenzi