La gara. Al pronti via è Marquez a chiudere in testa la prima curva, valorizzando così al meglio la pole position ottenuta il giorno prima. All’inseguimento si mette subito Morbidelli, consapevole della tattica del compagno, che consiste nello sfruttare al meglio i pneumatici nei primi giri. La tattica dello spagnolo restituisce subito i frutti: al terzo giro la Suter di Aegerter è staccata di quasi 2” dal duo Marc Vds. Il giro successivo il gruppo degli inseguitori, capitanato non più da Aegerter, ma dagli italiani Pasini e Bagnaia, subisce un notevole scossone: alla Dry Sac Simone Corsi perde l’anteriore, tirando giù come birilli gli incolpevoli Vierge e Nakagami. A causa di questa caduta il nutrito gruppo si scinde in due, lasciando i soli Pasini, Bagnaia ed Aegerter l’arduo compito di ricucire sui fuggitivi. A 20 giri dal termine i tempi iniziano subito ad alzarsi, l’unico a confermare i tempi fin qui ottenuti è Pecco Bagnaia, che distanzia i colleghi di tappa, e adesso si trova a 4” da Morbidelli e Marquez. Proprio lo spagnolo compie lo stesso errore di Austin: arriva lungo in frenata e perde la posizione sul compagno di squadra, anticipando uno scenario simile a quello avvenuto solo due settimane prima.

Ma a 16 giri dal termine succede quello che in quel momento nessuna si aspettava: alla curva Angel Nieto, Franco Morbidelli arriva più pinzato del solito, la moto numero 21 si corica più del dovuto sull’anterioree scaraventa per terra l’attonito italiano, ora inghiottito in una profonda ghiaia che non gli concederà la ripartenza.

A seguito della caduta di Morbidelli, si riapre la caccia ai gradini preziosi del podio. Oliveirasembra poter recuperare su un Pasini in forte recupero sull’incredibile Bagnaia. Con un Oliveira in netto recupero sul binomio dell’Academy entriamo così negli ultimi 5 giri: tra loro e il portoghese solo un 1” di distacco. Ecco che arriva puntuale al giro successivo il sorpasso della Ktm su Pasini, nella stessa curva in cui era caduto Morbidelli pochi giri prima.Tre giri al termine e con un Pasini in crisi i posti del podio sono tutti occupati, resta da vedere se il laureando in medicina Miguel Oliveira riuscirà a recuperare sul giovanissimo Bagnaia per ottenere il secondo posto. Ultimo giro e tutto lo stadio esulta in un boato: Marquez vince la sua prima gara in Moto2, come primo è il podio di Pecco Bagnaia, davanti ad un impotente Oliveira. Pasini e Marini concludono le prime 5 posizioni. Luthi solo 8°, Baldassari in difficoltà solo 11esimo.

Il quarto round in campionato risulta quindi agrodolce per il popolo italiano. 3 piloti italiani nei primi 5 posti e la consapevolezza di avere il miglior rookie in circolazione sono grande motivo d’orgoglio, peccato solo per l’occasione sprecata da Franco Morbidelli per allungare su un Luthi non al meglio. Il pilota Marc Vds ha però l’intelligenza per poter  trarre vantaggio dai suoi errori, che difficilmente crediamo possano ripetersi,e a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, rimane pur sempre in testa alla classifica.

moto2 jerez

Andrea Rocca