Emozioni forti nell'ultima giornata di test in programma sul circuito catalano del Montmelò. A tenere banco è sicuramente il giallo sull'incidente di Fernando Alonso (di cui parliamo diffusamente qui) le cui condizioni fortunatamente non destano alcuna preoccupazione, dopo il grande spavento della tarda mattinata di oggi. Un crash apparentemente innocuo, con una dinamica alquanto anomala, al quale però ha fatto seguito il ricovero del pilota spagnolo in ospedale tramite elicottero. Le notizie giunte in serata hanno confermato quanto emerso nel corso del pomeriggio: Alonso sta bene, la TAC a cui è stato sottoposto ha dato esito negativo, pertanto molto probabilmente nella giornata di domani verrà dimesso dopo una nottata trascorsa in osservazione. Ma in attesa di chiarire i (tanti) dubbi che ancora circondano l'incidente, diamo uno sguardo anche a quanto accaduto in pista, in quella che ha rappresentato l'ultima giornata di test prima della pausa che precederà il ritorno delle monoposto in azione già da giovedì prossimo.

E la pista, seppur con tutte le dovute cautele del caso, ha emesso un verdetto piuttosto chiaro e incontrovertibile: la Mercedes fila come un orologio. A destare infatti sensazione, oltre all'1'24"067 con il quale Romain Grosjean ha portato per il terzo giorno su quattro la Lotus in vetta alla classifica dei tempi, è soprattutto il tempo realizzato da Nico Rosberg con gomme medie. Il tedesco ha infatti girato in 1'24"321, dunque a soli tre decimi dal francese, il quale però ha ottenuto la migliore prestazione cronometrica della giornata con gomme Supersoft. Dunque, se si calcola il gap di 1"5-2" esistente tra le due mescole, non si fatica a comprendere quale sia il potenziale (finora parzialmente inespresso della monoposto campione del mondo). Eppure, la giornata non era iniziata nel migliore dei modi per Rosberg, il quale aveva tentato di "emulare" il proprio connazionale Vettel finendo nella ghiaia nelle primissime battute. Una volta tornato in pista, però, il vice-campione del mondo ha inanellato una serie di long-run con prestazione assai competitive e senza mai montare gomme Soft e Supersoft, a dimostrazione della consapevolezza della scuderia di Brackley di possedere già una monoposto potenzialmente vincente.

Ma se a Stoccarda se la ridono, soddisfazione c'è sicuramente anche in casa Lotus, capace di piazzare anche oggi un proprio pilota davanti a tutti nella classifica dei tempi. Certo, la nuova E23 ha trovato il tempone in condizioni praticamente da qualifica, ma sicuramente il passo in avanti rispetto allo scorso anno (complice anche l'avvento del nuovo motore Mercedes) appare evidente. In crescita anche la Red Bull che, dopo i numerosi problemi di Jerez, esce con ritrovata fiducia da questa prima tranche di test sul tracciato catalano: Kvyat ha oggi percorso oltre 100 giri realizzando il terzo tempo di giornata, ma soprattutto archiviando le difficoltà finora registrate.

Difficoltà che non hanno invece risparmiato la Ferrari, oggi un po' in ombra con Sebastian Vettel (settimo tempo e 74 giri per lui) che ha provato principalmente in configurazione gara ed è stata costretta ad una lunga sosta ai box nel pomeriggio. Queste le parole del pilota tedesco: “Prima di tutto vorrei augurare a Fernando una pronta guarigione. Per fortuna abbiamo già ricevuto alcune notizie positive in questo senso, quindi spero che sarà di nuovo in forma ai test della prossima settimana. Quanto alle prove di oggi, posso dire che ci siamo concentrati sull’affidabilità, completando alcuni long-run e collaudando diversi assetti e configurazioni di pneumatici. Non siamo riusciti a girare quanto avremmo voluto, ma in questa fase di prove invernali ci sono sempre problemi di gioventù da affrontare. Nel complesso, posso confermare che il mio feeling con la vettura è positivo, e aspetto la sessione della prossima settimana”.

Oltre all'incidente di Alonso (in seguito al quale la McLaren ha interrotto anticipatamente i propri test, nonostante i danni assai limitati riportati dalla vettura), ad essere protagonista di un'uscita di pista è stato anche Carlos Sainz: lo spagnolo ha perso il controllo della sua Toro Rosso all'altezza della curva 3, finendo per impattare contro le barriere all'esterno della via di fuga. Nessun problema fisico, comunque, per il rookie figlio d'arte, che dopo un breve check-up al centro medico del circuito è tornato ai box in perfette condizioni. Si è visto in pista, infine, anche Nico Hulkenberg, il quale ha però potuto percorrere soltanto 35 giri al volante della vecchia Force India prima di rimanere fermo in pista lungo il tracciato per un problema tecnico. I motori si riaccenderanno ora tra quattro giorni, quando sempre sul circuito catalano scatterà l'ultima sessione di test: l'ultima, prima di impacchettare tutto il materiale alla volta di Melbourne.

Marco Privitera

I tempi della quarta giornata di test:

1. Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 1'24"067 – 111 giri (Supersoft)
2. Nico Rosberg (Mercedes W06 Hybrid) - 1'24"321 - 131 giri (Medium)
3. Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 1'24"941 – 102 giri (Soft)
4. Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) – 1’24”956 – 73 giri (Supersoft)
5. Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) – 1’25”345 - 128 giri (Soft)
6. Carlos Sainz (Toro Rosso STR10-Renault) - 1'25"604 – 88 giri (Supersoft)
7. Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 1'26"312 – 74 giri (Soft)
8. Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 1'26"591 – 36 giri (Soft)
9. Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda) - 1'27"956 - 20 giri (Medium)

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