Ritorno a casa per Michael Schumacher. A distanza di oltre otto mesi da quel maledetto 29 dicembre, quando il sette-volte campione del mondo incappò una rovinosa caduta sulle nevi di Meribel, la situazione continua a dare lenti ma costanti segnali di miglioramento. Prova ne è il fatto che, dopo i primi mesi trascorsi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Grenoble, ed il successivo trasferimento in un centro di riabilitazione di Losanna, oggi sia arrivata la conferma ufficiale da parte dello staff del tedesco sul suo ritorno nella villa di Gland, in Svizzera, che verrà effettuato nei prossimi giorni. Una riabilitazione che, come nuovamente ribadito nel comunicato emesso da Sabine Kehm, si preannuncia ancora lenta e difficile: ma piccoli progressi continuano a verificarsi giorno dopo giorno, ed il fatto che il tedesco sarà presto trasferito nella propria abitazione (dove comunque avrà bisogno di assistenza quotidiana) fa intuire come questo lungo processo stia procedendo nella giusta direzione. Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, Schumi avrebbe perso molti chili, sarebbe al momento impossibilitato a muovere gli arti inferiori ed ancora non avrebbe recuperato l'uso della parola: eppure il fatto di trovarsi a casa, circondato dall'affetto dei suoi cari, non potrà fare altro che aiutarlo nel suo processo di recupero. "La riabilitazione di Michael continuerà a casa - ha confermato la sua addetta stampa - nel corso delle settimane e dei mesi passati ha fatto dei progressi considerata la gravità delle lesioni ma ha davanti a sè ancora un lungo e duro percorso". Nelle ultime settimane, si erano diffuse le notizie a proposito di un possibile ritorno a casa dell'ex-ferrarista per il periodo natalizio: questa novità non necessariamente denota un improvviso miglioramento delle condizioni del tedesco, ma più semplicemente la possibilità di proseguire le cure e la terapia di riabilitazione in un luogo differente, avendo dotato l'appartamento di appositi macchinari volti a tale scopo. Anche a Monza, durante lo scorso week-end, sono stati innumerevoli gli striscioni (come quello nella foto LiveF1.it) e le manifestazioni di affetto nei confronti del campione tedesco. Alle quali, anche noi, non possiamo fare altro che unirci, idealmente al fianco di Schumi per continuare questa lunga battaglia. Keep Fighting Michael!

Marco Privitera

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