Archiviata la stagione peggiore dal 1993 a questa parte, la Ferrari è pronta a voltare pagina e lo fa nominando Maurizio Arrivabene in qualità di Direttore Generale della Gestione Sportiva e Team Principal. Il 57enne manager bresciano prende così il posto di Marco Mattiacci, che a sua volta il 14 febbraio scorso aveva sostituito Stefano Domenicali alla guida del Cavallino Rampante.

Maurizio Arrivabene è nato a Brescia nel 1957 ed ha studiato presso la Facoltà di Architettura di Venezia senza conseguire il titolo, ma questo non gli impedito dal 2011 al 2012 di far parte della Sport Business Academy della SDA Bocconi School of Management e RCS Sport, nell'ambito del Program Advisory Team. Il nuovo numero 1 della Ges di Maranello ha alle proprie spalle una lunga esperienza internazionale in uno dei principali sponsor della Ferrari: dal 1997, infatti, l'italiano è ai vertici della Phillip Morris e nel tempo ha ricoperto diversi incarichi fino ad assumere nel 2007 la carica di Vice President of Marlboro Global Communication & Promotions per Philip Morris International, prima di diventare nel 2011 Vice President Consumer Channel Strategy and Event Marketing. Dal 2010 è membro della F1 Commission come rappresentante degli sponsor del Circus, mentre dal 2012 è entrato a far parte del CdA della Juventus FC.

La scelta di nominare Arrivabene quale sostituto di Mattiacci nasce del rapporto che lo stesso ha avuto con la casa di Maranello in qualità di persona delegata alla gestione della partnership con Malboro e per Phillip Morris, main sponsor del Cavallino. “Abbiamo deciso di nominare Maurizio Arrivabene – queste la parole di Sergio Marchionne che si leggono sul comunicato ufficiale – perché in questo momento storico della Scuderia e della F1 abbiamo bisogno di una persona che conosca a fondo non solo la Ferrari ma anche i meccanismi di governance e i bisogni di questo sport. Maurizio ha un patrimonio di conoscenze unico perché da anni è stato veramente vicino alla Scuderia e, come membro della F1 Commission, ha ben chiaro le sfide che ci attendono. È stato una fonte costante di idee innovative volte al rinnovamento della Formula Uno. Estremamente importante è l’esperienza manageriale che ha maturato fino ad oggi in un mercato complesso e fortemente normato, un’esperienza che lo aiuterà a gestire e motivare la squadra. Sono felice di aver acquisito la sua leadership per le nostre attività sportive”.

Il 2014 per la Ferrari è stato un anno particolare, fatto di tante delusioni e grandi cambiamenti. La storia del Cavallino ha però spesso insegnato che nei momenti bui si buttano le basi per grandi successi. Era dal 1993, infatti, che l'albo d'oro della Formula 1 non vedeva tra i vincitori di un GP una monoposto di Maranello, questo prima di aprire uno dei cicli più vincenti nella storia della Formula 1. Le dimissioni di Stefano Domenicali a febbraio scorso sono state solo la punta dell'iceberg. La figura di Mattiacci è subito sembrata quella di un traghettatore in questo anno difficile ed infatti, dopo l'addio di Luca Cordero di Montezemolo (il Presidente che tanti successi ha portato a Maranello) e la nomina di Sergio Marchionne al suo posto, ora è arrivata quella di Arrivabene, l'uomo deputato a far tornare al successo il Cavallino Rampante.

Questa scelta va letta insieme al nuovo aspetto societario della Ferrari e di tutto il FCA. La nascita del nuovo produttore globale impone un cambio di rotta nel brand di punta con il ritorno al successo in Formula 1 e più volte Marchionne ha sottolineato questo aspetto nel corso dei mesi. Visto il legame d'amicizia tra Arrivabene ed Andrea Agnelli, qualcuno vede questa nomina come l'intenzione di prendere sempre più possesso della Ferrari da parte degli eredi dell'Avvocato. Che l'era Montezemolo fosse finita da un po' anche i tifosi meno attenti se ne erano resi conto, ma ci si aspettava un anno diverso e non così difficile dal punto di vista dei risultati, tale da fare scivolare il team addirittura al quarto posto tra i costruttori. La differenza con la Mercedes è stata evidente e la Ferrari ha sofferto anche il confronto con altre scuderie decisamente meno blasonate.

Sergio Marchionne ha ringraziato Marco Mattiacci "per il suo contributo alla Ferrari negli ultimi 15 anni", augurandogli il meglio per le sue sfide future. In pratica un benservito ad un uomo che ha avuto il coraggio di assumersi responsabilità di certo non sue e che ci ha messo la faccia nei confronti dei tifosi e degli addetti ai lavori. L'auspicio è che Maurizio Arrivabene riesca a lavorare in un clima sereno e senza strascichi, al termine di un'annata che deve essere assolutamente dimenticata quanto prima.

Fabrizio Crescenzi

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