Dopo la rinuncia a scendere in pista nei test per la Gp2 con la Dams, il pilota danese Kevin Magnussen, figlio dell’ex pilota di Formula 1 Jan Magnussen, è entrato prepotentemente al centro del mercato per la prossima stagione di Formula 1. Il campione della Formula Renault 3.5 Series e pilota del vivaio Mclaren è stato un primo momento accostato alla Marussia come nuovo compagno di Jules Bianchi, pilota cresciuto nel programma giovani piloti Ferrari, per fare una stagione di esperienza, in attesa dell'arrivo dei motori Honda in McLaren per la stagione 2015. Tramontata l’ipotesi Marussia, Magnussen è stato accostato direttamente alla casa madre per sostituire il messicano Sergio Perez. L’ipotesi é maturata dopo la stagione non proprio brillante del messicano, che complice una vettura poco competitiva non ha convinto appieno il team di Working. Questa voce di mercato sembra però un'escamotage per mettere il sale sulla coda a Perez, autore sia in India sia a Abu Dhabi di ottime gare terminate a punti e davanti al compagno più blasonato Jenson Button. Secondo l'inglese Autosport, la conferma che ufficializzerà il rinnovo del messicano per la prossima stagione sarà valida solo un anno, con il team principal Martin Whitmarsh il quale ha dichiarato che ci sarà a breve un annuncio ufficiale, forse prima della trasferta americana. Confermato Perez alla Mclaren e con Chilton sicuro (o quasi) di rimanere un altro anno in Marussia, quale opzione rimarrebbe per il giovane talento danese? Il sedile traballante sarebbe quello della Force India di Paul Di Resta, autore di una buona prestazione ad Abu Dhabi, anche se nel resto della stagione il pilota scozzese non ha convinto i vertici del team indiano al punto da rischiare di perdere il posto, in favore proprio di Magnussen. Kevin si troverebbe così in un team di media classifica, in grado di lottare spesso per le posizioni valide per i punti e mostrare il suo valore al volante nel corso del 2014; l'obiettivo sarebbe quello di farsi trovare pronto ed essere un serio candidato per il sedile Mclaren nell’anno dei grandi cambiamenti all’interno del team, con l'arrivo dei motori Honda e di nuovi ingegneri soffiati alla Red Bull.