Dopo essersi mostrata in un rendering 3D in cui si notava una forma del muso alquanto bizzarra (un "tricheco" stile Williams del 2004 ma asimmetrico), la Lotus è finalmente scesa per la prima volta in pista a Jerez, dopo aver saltato i test collettivi svolti dagli altri team alla fine di Gennaio. Secondo quanto comunicato dai vertici della scuderia di Enstone, tale scelta è stata adottata col preciso intento di potersi concentrare il più a lungo possibile sul lavoro da svolgere in fabbrica, anche se è facile intuire che i problemi economici e dirigenziali del team, insieme ad un ritardo manifestatosi nella realizzazione della nuova E22, abbiano influito pesantemente su tale strategia. Anche se, con il senno di poi, ad Enstone sembra che non abbiano poi fatto così tanto male a saltare la prima sessione di test, visti i problemi del turbo Renault manifestatisi sulle vetture motorizzate con il V6 francese (Red Bull in testa, ma anche Toro Rosso e Caterham), potendosi concentrare così su altri aspetti ed approfittandone per testare le migliorie adottate sulla power unit dalla Renault.

Infatti, se nello scorso weekend a Jerez la nuova E22 è scesa in pista per il cosiddetto "filming day" (ovvero, per girare immagini da destinare ad uso promozionale), in realtà l'occasione è stata propizia per Renault al fine di testare sulle vetture di Grosjean e Maldonado le modifiche apportate alla power unit. Grazie a quanto previsto dal regolamento, infatti, la Lotus ha utilizzato le due giornate durante le quali è possibile percorrere un limite massimo di 100 km, al fine di poter testare privatamente la vettura ed effettuare il cosiddetto "shakedown".

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