Ripercorriamo la carriera di Marini che è iniziata presto grazie alla sua grande passione. Luca è nato nel ‘97, l’anno del primo mondiale per Valentino, ed è anche il numero preferito da Marini, il quale però nel Motomondiale ha dovuto utilizzare il 10 perché già assegnato. Ha fatto il suo esordio giovanissimo nel 2004 con le minimoto nei Paesi Bassi e nell’endurance per Telethon che ha vinto. Si è aggiudicato anche la gara di Natale di quell’anno a Cattolica ed il sesto posto nelle selegioni regionali del campionato italiano di minimoto.

Nel 2008 Marini ha preso parte alla Honda Junior Trophy, dove si è messo in mostra vincendo qualche gara. Nel 2010 sotto l’ala saggia del Team Gresini ha disputato il Campionato Italiano Mini GP con una Honda 125cc a quattro tempi. L’anno seguente è passato alle MiniGP 80 sempre nel Campionato Italliano, dove ha letteralmente comandato nelle 6 gare aggiudicandosi sempre la pole e la vittoria. Il 2011 per Luca è stato un anno importante perché è passato al Campionato Italiano Velocità, disputando la sua prima gara al Mugello con una Honda Moto3: decimo tempo nelle libere, tredicesimo in qualifica e 21esimo in gara.

Nel 2013 Luca Marini con una Moto3 ha disputato il CIV ed ha registrato alcune partecipazioni come Wild Card nel CEV e nel Motomondiale. L’anno seguente il Team Aspar ha deciso di puntare su di lui con una Moto3 Kalex-KTM nel CEV, ma la sua statura (184 cm) gli hanno impedito di adattarsi alla moto ed è per questo che nel 2015 con il Pons Racing ha preso parte alla Moto2 sempre nel CEV con una Kalex 600 cc, chiudendo la sua prima stagione nella categoria al quinto posto, primo tra gli italiani.

La prima apparizione di Luca Marini nel motomondiale risale al 2013 quando, con una Wild Card, ha disputato il GP di San Marino sul circuito intitolato a Marco Simoncelli in Moto3. A Misano però è stato un po’ sfortunato perché per un errore alla prima curva la sua gara si è interrotta per un cambio di marcia errato. Nel 2015 il giovane Luca si è ripresentato al GP di San Marino ma in Moto2, chiudendo la gara al 21esimo posto, ma questa è stata l’occasione per mettersi in mostra e conquistare la fiducia del Forward Racing che gli ha offerto per il 2016 l’occasione di un’intera stagione nel motomondiale al fianco di un altro pilota della VR46 Riders Academy: Lorenzo Baldassarri.

L’inizio della stagione non è stato dei migliori. In Qatar, infatti, Luca per un incidente è riuscito a mettere insieme solo un giro nelle qualifiche e, quindi, è partito 21esimo, ma in gara ha chiuso in decima posizione. Anche nel GP seguente, in Argentina, è partito ancora dalla ventunesima casella ed alla bandiera a scacchi diciottesimo. Alla terza gara della stagione in Texas la posizione in griglia di partenza non è migliorata ed in gara è caduto. Luca ha dichiarato che è stata la pista più avversa della stagione, dove non aveva mai girato tra l’altro. In Spagna la posizione in griglia è migliorata con l’undicesima casella: alla fine ha chiuso in sedicesima posizione per un errore mentre era in lotta per la settima piazza. Marini è migliorato durante la stagione ed a Le Mans è partito decimo chiudendo dodicesimo. Le tre gare a seguire sono state difficili per lui: al Mugello come a Barcellona ed in Olanda si è ritirato. In Germania, però, è arrivato il suo miglior piazzamento della stagione, sesto dietro al compagno di box Lorenzo Baldassarri. Nelle 9 gare rimanenti si è ritirato due volte e, tra alti e bassi, ha chiuso in 23esima posizione con 34 punti, uno solo in meno del campione uscente della Moto3 Danny Kant (ben più esperto di lui) ed a due lunghezze da Miguel Oliveira, che gli ha strappato il Rookie of the Year della Moto2.

Luca Marini ha dimostrato di avere la tenacia per non mollare in una stagione d'apprendistato. La sua giovane età e la poca esperienza hanno segnato il suo debutto nel motomondiale, ma la sua voglia di migliorare gli ha permesso di crescere ed imparare tanto. Sentiremo ancora parlare di lui in futuro.

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Fabrizio Crescenzi

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