Anche il mondo del motorsport è coinvolto nella cosiddetta "Lista Falciani". L'elenco di persone aventi depositi presso la filiale svizzera della HSBC è stata resa nota attraverso l'ex dipendente della stessa nell'ambito di Swiss Leaks, l'indagine della magistratura francese su frodi fiscali. Tra gli italiani spiccano Valentino Rossi e Flavio Briatore, ma nella lista ci sono anche altri esponenti del mondo a due e quattro ruote, come Fernando Alonso ed Heikki Kovalainen.

L'inchiesta era partita nel 2009, quando la magistratura francese sequestrò ad Hervé Falciani il pc: nello stesso gli investigatori rinvennero numerosissimi nominativi di persone che avevano un conto aperto presso la filiale di Ginevra. Per alcuni, sarebbero oltre 300mila i soggetti coinvolti in questa vicenda, anche se si attende venerdì per avere l'ufficialità di queste cifre. Intanto, il ruolo di questo ingegnere informatico resta un mistero: per alcuni è riuscito a scoperchiare un sistema ben architettato per sottrarre denaro alla tassazione, mentre per altri è stato il porta segreti di tanti o addirittura un agente del fisco infiltrato.

Come si ricorderà, già nel 2008 Valentino Rossi ebbe una disputa con il fisco italiano per la bellezza di 112 milioni di euro. La faccenda riguardava la residenza londinese del Dottore, ritenuta fittizia e finalizzata solo al risparmio sulla tassazione, con il pilota che dal 1998 dichiarava di risiedere nella capitale britannica. Il tutto si concluse con il pagamento da parte del Fenomeno di Tavullia di 30 milioni di euro: uno sconto non da poco. Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa in questi giorni, Valentino Rossi nel 2003 riuscì a mettere da parte un tesoretto da oltre 23 milioni di euro presso la HSBC, sottolineando come il padre Graziano avrebbe preferito una condotta conservativa per i "risparmi" del figlio. Il legale del sette-volte campione del mondo, Achille Marchionni, ha dichiarato: “Valentino Rossi non ha niente da temere dalla pubblicazione della lista Falciani. Il suo conto Kikiki62 nella filiale di Ginevra della Hsbcè stato chiuso dal 2008con rientro del capitale in Italia attraverso l’adesione all’accertamento dell’Agenzia delle Entrate”.

Sulla lista Falciani risulterebbero inoltre nove conti facenti capo a Flavio Briatore, anche se Phillipe Ouakra (legale dell'ex Team principal della Renault F1) ha dichiarato "lui e alcune compagnie del suo gruppo hanno avuto conti bancari in Svizzera in modo perfettamente legale, in conformità con qualunque legge fiscale applicabile", aggiungendo che "Briatore non è residente in Italia da oltre 25 anni e dunque non soggetto alle leggi del Fisco italiano, e che i conti tenuti presso la HSBC sono da anni noti alle Autorità Giudiziarie italiane che non hanno mai rilevato irregolarità fiscali in merito". Il tesoretto del manager piemontese, secondo quanto riportato da alcune testate, si aggirerebbe intorno ai 73 milioni di dollari.

La posizione di Fernando Alonso sarebbe leggermente differente, vista la sua residenza in Svizzera dal 1998 al 2007: il pilota spagnolo ha fatto sapere attraverso i suoi avvocati di non avere commesso alcuna irregolarità, minacciando di intraprendere azioni legali per diffamazione.

La vicenda giudiziaria proseguirà ora il suo cammino, ma in ogni caso sapere che i propri beniamini sportivi facciano parte di una cricca di nomi che vede coinvolti anche re, personaggi dell'alta finanza, calciatori, stilisti e rock star non farà piacere ai tifosi. Resta da vedere nel proseguo delle indagini come saranno chiarite le posizioni di molti, visto e considerato che alcuni negli anni hanno anche potuto sanare la propria posizione. E' troppo presto per giudicare ma l'amaro in bocca resta, anche senza una sentenza dell'autorità giudiziaria.

Fabrizio Crescenzi

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