Durante la presentazione del GP di Misano Adriatico della MotoGP abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Brian Gillen, neo direttore delle R&D di MV Agusta. Brian ci ha parlato della nuova Brutale 1000, del progetto SBK, dei problemi riscontrati in Moto2 e delle nuove aperture che riguarderanno i flagship store della casa varesina.

Signor Gillen, la nuova Brutale 1000 è il classico capolavoro estetico di MV Agusta. Ma resta una moto per pochi?

“La nuova Brutale è sicuramente la più estrema mai prodotta, sia a livello di stile che a livello di performance. 200 cavalli non sono certamente per tutti, ma la moto è diventata più facile da guidare anche nei confronti delle sue parenti. Chiaramente il limite della moto rimane distante da quello dell’utilizzatore intermedio, ma la sua facilità è nettamente migliorata, permettendo a tutti di divertirsi in sicurezza.”

Tra le sue dichiarazioni si parlavano di varie forme di motore, quali soluzioni si paventavano?

“Onestamente le abbiamo pensate tutte, dal V4 ad un 3 in linea 1000CC. Però la storia di MV Agusta si basa sul motore 4 in linea, per noi era importante mantenere il legame con ciò che ci ha reso quello che siamo oggi. La concorrenza sta spaziando su tante tipologie diverse di motore, ma per noi il 4 in linea resta l’ammiraglio.”

Signor Gillen, la prossima Superbike di MV Agusta sarà a sua volta un 4 in linea?

“Sicuramente si, siamo anche già a buon punto per lo sviluppo. Avrete news a breve.”

Nella Moto2 però la F2 sta avendo qualche problema. MV Agusta pensa ad una soluzione a tubi ovali in stile KTM?

“È un discorso molto complesso, più di quanto si pensi. I primi 24 piloti sono in meno di un secondo, il che vuol dire che statisticamente qualcuno si troverà bene da subito con la situazione setup-gomme, mentre qualcuno farà più fatica. Dall’altro lato abbiamo come competitor Kalex che ha decine di moto in pista ed anni di esperienza. Con il Covid ed il congelamento dello sviluppo, ci siamo trovati in difficoltà perchè il nostro progetto è giovanissimo. Come ha detto Giovanni Cuzari, la moto 2020 è pronta ma non possiamo usarla.”

Nella Supersport invece c’è una situazione Yamaha-centrica?

“Più che Yamaha è Locatelli-centrico. Andrea sta facendo veramente la differenza rispetto a tutti, ad Aragon nelle FP1 faceva un long run da 10 giri e tutti e 10 erano più veloci dei best del secondo in classifica. Quindi qui la differenza principalmente la fa lui, noi siamo contenti dei risultati di De Rosa anche se l’incidente non ci voleva. Per noi Jules (Cluzel, NDR) è vicino al nostro cuore visto che è stato un nostro pilota, per noi è un amico e gli auguriamo di riprendersi al più presto”

Signor Gillen, quali sono i prossimi progetti di MV Agusta?

“Ogni progetto che viene sviluppato in MV Agusta richiede dai 3 ai 7 anni di sviluppo. Attualmente sulla scrivania abbiamo 17 progetti in fase più o meno avanzata e quindi quasi pronti per la presentazione al pubblico. Da novembre già sarà possibile vedere i prossimi progetti.”

 I saloni delle moto restano una parte importante?

“Con i nuovi social è diventato molto più semplice raggiungere tutti i fan. Per noi EICMA è importante ma lo è in Italia e per l’Europa, mentre per il mercato globale alcune campagne saranno più importanti dei saloni stessi. Ma noi rimarremo impegnati nei saloni principali.”

State anche rimodernando la rete vendita?

“La nuova proprietà tiene molto all’immagine del marchio, che non si posiziona sullo stesso livello delle altre case. Per noi è fondamentale avere flagship store che trattano solo MV Agusta, ne abbiamo già aperti 7 in Francia dove la richiesta è elevata. A breve aprirà anche un pilot store in Italia, ma ancora non posso dirvi dove. Lo saprete a breve.”

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Alex Dibisceglia