Trentadue anni fa moriva Gilles Villeneuve, l’Aviatore capace di conquistare non solo i tifosi ferraristi ma tutti gli amanti della Formula 1, grazie al suo stile di guida spettacolare ed alle sue imprese indimenticabili. Un pilota che ha vinto poco ma che ha tracciato un solco indelebile nei cuori di chi l'ha conosciuto e di chi ne ha potuto ammirare le gesta.

Joseph Gilles Henri Villeneuve era nato il 18 gennaio 1950 vicino alla cittadina di Chambly, dove i genitori si erano sposati e dove vivevano.

Nel 1958 la famiglia di Gilles si trasferì a Berthierville, a circa 70 Km da Montréal, in una vecchia fattoria alla periferia della città, dove nel 1959 il padre gli fece guidare per un breve tratto il suo nuovo furgone Volkswagen: fu in quel momento che nel piccolo Gilles nacque la passione per le corse. A undici anni iniziò a guidare un furgoncino intorno alle campagne, prima di costruirsi uno strano mezzo utilizzando i pezzi di una falciatrice; a 15 anni gli fu regalata una vecchia MGA che Gilles riuscì a riparare per guidarla intorno alle campagne. Una volta, di nascosto, prese la nuova auto di famiglia, una Pontiac che guidò sotto la pioggia a 170 km/h, ma finì ben presto per perdere il controllo andando a sbattere e distruggendola, uscendo incolume dall'incidente. Dall’agosto del 1967 iniziò a fare coppia fissa con Joann Barthe, che sposò nel 17 ottobre 1970 dopo che lei rimase incinta. Cominciò a frequentare gare di accelerazione e in uno di questi eventi decise di partecipare con la sua Ford Mustang, che aveva modificato da solo. Ma dopo aver partecipato ad alcune competizioni, lasciò quel tipo di corse trovandole noiose.

Durante gli inverni partecipò a diverse competizioni con le motoslitte, corse organizzate da produttori di questi potenti mezzi dove partecipavano i dilettanti insieme ai rappresentanti delle squadre ufficiali. Il padre di Gilles regalò una motoslitta a Gillse, che cominciò a partecipare a gare vicino a Berthierville, dove riuscì a vincere nonostante la presenza di piloti con mezzi più competitivi e con più esperienza. Nell’inverno tra il 1969 e 1970 venne assunto dalla Skiroule come pilota meccanico, ma il rapporto si ruppe dopo il matrimonio di Gilles, visto che gli era stato negato di partecipare alle più conosciute e ricche gare d’America: qui la decisione del pilota canadese di firmare un contratto con un altra ditta, la Motoski, che gli fornì tre macchine ed assistenza tecnica, insieme al materiale necessario per correre e mantenere la famiglia.

Nel 1971 divenne campione del Québec; quell'anno, il 9 aprile nacque Jacques (il futuro campione del mondo di Formula 1 del 1997) e Villeneuve decise di acquistare una motorhome per restare accanto alla famiglia: un vecchio autobus giallo che trasformò per metà in un posto dove dormire e per metà in un'officina. Durante gli inverni del 1971-1972 con le motoslitte della ditta Alouette conquistò di nuovo il titolo, vincendo dieci gare su quattordici e diventando anche campione canadese.

Decise quindi di passare a correre dalle motoslitte alle automobili e per fare questo, frequentò la scuola guida di Jim Russell a Mont Tremblant, dove riuscì ad ottenere in tempi rapidi la licenza. Dopo aver frequentato questo corso, comprò un'auto vecchia di due anni, partecipando alla Formula Ford del Quebéc. Nella prima gara arrivò terzo, per poi vincere sette gare su dieci, aggiudicandosi sia il titolo come miglior esordiente che quello di campione. Nuovamente si laureò campione nel 1973, pur continuando la carriera nelle motoslitte, portando per la prima volta in pista una vettura che aveva progettato lui stesso modificandone le sospensioni.

Dopo questi successi sia nelle motoslitte che nella Formula Ford, Gilles decise di passare nel campionato più competitivo che si svolgeva in Canada: la Formula Atlantic. Villeneuve trovò l'accordo con Kris Harrison, proprietario dell’Ecurie Canada, ma fu costretto a vendere il motorhome dove abitava con la famiglia per ricavarne i soldi utili per acquistare dalla squadra due telai March e dei motori Ford. Durante le prove pre-stagionali, Gilles distrusse entrambi i telai, ma la squadra riuscì a riparare entrambi prima dell'inizio della stagione. Nella prima gara disputata sul circuito di Westwood, Gilles riuscì, dopo essere partito da metà schieramento, ad arrivare terzo; nella gara successiva a Edmonton, partito con il sesto tempo in prova, si classificò 22° per un malfunzionamento del motore, per poi ritirarsi pure a Gimli. A Mosport, andò a sbattere contro un guardrail d'acciaio, distruggendo la macchina. Gilles si ruppe la gamba sinistra in due punti e fu costretto al ricovero in ospedale, ma sei settimane dopo si presentò in pista ad Halifax, dove però non riuscì a concludere la gara; stessa sorte anche a Trois-Riviéres, dove fu messo fuori gioco da un avversario andando in testa coda. Gilles continuò ancora a partecipare nelle gare delle motoslitte e a vincere.

Kriss Harrison avrebbe voluto tenere Gilles anche nella successiva stagione, ma alla fine l'accordo non fu trovato tra le due parti. Furono le motoslitte e sua moglie Joann a salvarlo dalla crisi che lo aveva colpito prima dell’inizio della Formula Atlantic. Gilles riuscì però ad acquistare un telaio e la vettura grazie anche all'aiuto della Skiroule, che sponsorizzò Gilles ottenendo in cambio la partecipazione di quest'ultimo come pilota di punta nell gare di motoslitta. La prima gara stagionale in F.Atlantic ad Edmonton si concluse con il quindicesimo posto, mentre nella seconda disputata a Westwood riuscì prima a qualificarsi all’ottavo posto e dopo ad arrivare al quinto. La corsa di Gimili, svoltasi il 22 giugno, vide Gilles partire dalla diciannovesima posizione in griglia, ma prima dell'inizio della gara scoppiò un violento acquazzone: fu qui che il canadese mostrò tutta la sua bravura in pista, superando gli avversari in condizioni di pista precarie e con scarsa visibilità, riuscendo a vincere la gara con 15 secondi di vantaggio su Bobby Rahal.

A Saint Jovite Gilles, partito quarto, si piazzò secondo; ad Halifax fu settimo in qualifica e quattordicesimo al traguardo, assillato da continue noie meccaniche e non riuscendo quindi a arrivare a punti. Alla fine fu quinto in classifica, un ottimo risultato considerando i mezzi economici che Gilles possedeva. Alla gara di Trois-Riviéres, prova non valida per il campionato di Formula Atlantic, furono invitati molti piloti europei come Brambilla, Depailler, Dolhem; in qualifica ottenne un terzo posto, ma in gara ebbe diversi problemi ai freni sulla sua March mentre lottava con Jarier e fu costretto prima a perdere posizioni e poi al ritiro. Dopo la conclusione della Formula Atlantic, Gilles ritornò sulle motoslitte e prese parte a trentasei gare con il seguente bilancio: tre ritiri per cedimenti meccanici, un secondo posto e trentadue vittorie. Questo fu l'ultimo anno in cui Gilles Villeneuve partecipò alle gare di motoslitte.

Gilles continuò a guidare in Formula Atlantic per la stagione 1976 con la Ecurie Canada. In squadra arrivò il tecnico Ray Wardell, che aveva già lavorato per piloti come Niki Lauda e Ronnie Peterson; i due si trovarono subito d'accordo per sistemare e mettere insieme la vettura. La prima gara della stagione fu in Florida nella 24 ore di Daytona, dove corse con la Chervrolet Camaro insieme a Maurice Carter. Gilles fu costretto al ritiro per problemi alla macchina. Alla metà di aprile, la prima gara del Campionato di Formula Atlantic si svolse sul circuito di Road Atlanta: Gilles non solo vinse ma concluse anche con tredici di secondo di margine sull’americano Tom Pumpelly; la storia si ripetè a Laguna Seca, dove dominò la gara con un minuto di vantaggio su Elliott Forbes-Robinson, per poi cogliere un altro successo sul circuito di Ontario, quando Gilles conquistò la pole position e vinse la gara di nuovo davanti a Forbes-Robinson. Sul circuito di Edmonton, Gilles conquistò il giro più veloce delle qualifiche e rimase in testa alla corsa dall’inizio alla fine, facendo anche registrare il giro più veloce. A Westwood, Gilles partì dalla prima posizione e condusse la gara sotto la pioggia con un vantaggio di 18 secondi, quando il Ford BDA si ammutolì e le ruote posteriori persero aderenza, spedendolo fuori pista. La fama di Gilles raggiunse anche l’Europa, tanto che Ron Dennis lo chiamò a guidare in Formula 2 una March sul circuito cittadino di Pau, in Francia. Con la sua March 762-Har riuscì a segnare il decimo tempo e in gara lottò contro i primi sei, ma il motore presto si surriscaldò e fu costretto a rientrare ai box per ritirarsi. Dopo la vittoria a Gimili cominciarono ad arrivare i problemi con lo sponsor della Skriroule, ma John Lane offrì 25 mila dollari per acquistare le vetture del team a fine stagione e questo permise alla squadra di partecipare alla gara successiva di St. Jovite. Durante le prove sul circuito Gilles distrusse la vettura, ma dominò poi la gara. Dopo il fallimento della società Skiroule, Gilles riuscì a trovare un nuovo sponsor nell'imprenditore Gaston Parent, che prese la decisione di sponsorizzare il canadese. A Halifax vinse la gara dopo essere partito dalla pole position ed aver realizzato il giro più veloce, mentre sul circuito di Road Atlantic in Georgia dominò la gara, diventando campione di Formula Atlantic.

Dopo la fine del campionato, Gilles partecipò al “Grand Prix” Molson di Trois-Rivières, gara a cui presero parte anche piloti di Formula 1 tra cui James Hunt (campione del mondo di quell’anno con la McLaren), Vittorio Brambilla, Patrick Tambay e Patrick Depailler. Gilles con la seguente frase sottolineò l'importanza di tale gara: “Baratterei volentieri tutte le mie vittorie con un successo a Trois-Riviéres. Secondo me è la gara più importante della stagione perché attira l’attenzione di molte scuderie europee e di un sacco di giornalisti. E’ molto importante per me vincere”. Finì per vincere la gara dopo essere partito dalla pole position, nonostante problemi di sovrasterzo, dominando la gara davanti al pubblico di casa.

James Hunt, dopo essere tornato in Inghilterra, parlò di Gilles al responsabile della Marlboro (sponsor principale della Mclaren): “Io sono stato appena sconfitto da questo Villeneuve. E’ davvero straordinario, faresti bene ad ingaggiarlo”; il suo consiglio fu accettato e durante il Gran Premio svoltosi sul circuito di Watkins Glen ci fu l'incontro tra Gilles e Teddy Mayer, patron della McLaren: fu trovato un accordo nel dicembre 1976 in cui venne deciso che il debutto di Gilles nel mondo della Formula 1 sarebbe avvenuto nel Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, con il pilota canadese che avrebbe partecipato anche a gare di Formula 2 con opzione per il 1978, e Gaston Parent in qualità di manager del pilota.

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