Ma gli intrecci con l'universo a quattro ruote lo hanno condotto anche verso altri tipi di collaborazioni, nel cui ambito si è persino esibito in quello che per lui rappresenta il cosiddetto ambiente "naturale": la musica. E' del 2007 infatti la sua presenza nell'album "Foolin' Around in Private Paradise", un disco realizzato nientedimeno che da Jacques Villeneuve, altra figura per la quale rock e motori spesso si fondono in un'unica passione. E così è stato anche per Max Gazzè, il quale ha iniziato sin da giovane a coltivare l'amore per la velocità prima che la musica prendesse il sopravvento, realizzando numerosi successi che lo hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo e a diventare uno degli artisti italiani più apprezzati del panorama musicale nostrano. 

Max, sei un grande appassionato di motori e l'ambiente delle corse per te non rappresenta certo una novità: ma l'atmosfera di Monza è davvero unica, in un weekend nel corso del quale si può percepire con mano l'affetto e la passione che circonda un evento del genere...

Assolutamente, si tratta di un'esperienza bellissima! La tifoseria italiana è davvero incredibile, e grazie ai risultati della Ferrari quest'anno le presenze qui a Monza hanno superato ogni record. Credo che in gare come questa il supporto del tifoso diventi un valore aggiunto a tutto lo sforzo che sta facendo il team per conquistare questo campionato. Sta meritando di essere in lotta per il titolo e il calore dei fans rappresenta una spinta in più anche per il morale.

Cosa ti ha colpito di più in questo week-end? Il fatto di poter scoprire il dietro le quinte di un Gran Premio di Formula 1 non è certo un'avventura che si vive ogni giorno...

Sì, in effetti sono qui in qualità di ospite della Ferrari Driver Academy. Mi è capitata l'occasione di partecipare con loro ad un Training Camp, dove ho avuto modo di conoscere i piloti e di apprezzare il grandissimo impegno che mettono nel lavoro lavoro, così come la professionalità e l'attenzione con cui vengono seguiti. Si parte dal fatto che sono dei grandi talenti, dunque partono da una base molto importante, ma il percorso che affrontano li aiuta a crescere e a diventare dei futuri campioni.

Tra l'altro, in questo fine settimana, grandi soddisfazioni per Antonio Fuoco, grazie al successo conquistato in Formula 2.

Io seguo Antonio ormai da diverso tempo, questi risultati gli consentono di ricevere un'ulteriore iniezione di fiducia e ha tirato fuori davvero un gran carattere. Antonio ha un gran manico, secondo me nelle ultime gare ha subito la pressione derivante da un po' di sfortuna, ma davanti al pubblico di casa ha fatto un'impresa bellissima e nel week-end è stato complessivamente superiore a Leclerc. Sono davvero felicissimo per lui perchè è un ragazzo meraviglioso, merita la conferma in Formula 2 perchè è un ottimo pilota e può ancora crescere. Così come Luca Ghiotto, altro grande talento italiano.

Non soltanto Formula 1, segui dunque con attenzione anche le categorie minori.

Certamente! Mi piace la Formula 2, la GP3, la Formula 4...io naturalmente sono un tifoso della Ferrari, perchè in Italia è praticamente impossibile non esserlo, ma ad esempio apprezzo moltissimo Hamilton come pilota.

Una Ferrari che rappresenta un po' la Nazionale di calcio dei motori...

La tifoseria, la storia, il cuore Ferrari...a livello di squadra non ce n'è per nessuno! Come fai a non tifare Ferrari? Magari si potrebbe dire di voler tifare Force India...ma solo per fare gli anti-conformisti! Anzi...quando c'era Giancarlo (Fischella, ndr) la tifavo... In ogni caso la Ferrari rappresenta l'anima rossa del nostro cuore, costruita e coltivata nel corso di tutti questi anni dall'affetto dimostrato da tutti i tifosi e sono davvero orgoglioso di essere uno di loro.

Hai mai pensato di scrivere una canzone sul mondo dei motori o sulla tua passione per le corse? Da grande fan dei Queen, personalmente mi viene in mente "I'm in love with my car" cantata da Roger Taylor...ma tu hai mai pensato ad un pezzo di quel tipo?

Già, conosco molto bene quella canzone! Mah, nella mia esperienza di vita quotidiana ho dovuto per forza di cose separare i due mondi, ovvero la musica e l'automobilismo. Anzi, alcune volte una ha intralciato l'altra, perchè se non avessi avuto degli impegni così importanti con la musica avrei probabilmente continuato in maniera più attenta il percorso nell'automobilismo. Ciò non mi ha comunque impedito di realizzare alcune esperienze importanti, visto che comunque io sono cresciuto con il karting prima di disputare diverse gare in monoposto. 

Qui a Monza ti abbiamo anche visto come passeggero a bordo della biposto di Formula 1: non male, vero?

Ah sì, è stata un'esperienza incredibile! Al volante c'era Patrick Friesacher, ex-pilota Minardi...tra l'altro ho avuto modo di provare di recente la stessa Minardi, poi in passato la Renault R25 di Alonso in un road-show, la Arrows a Silverstone, la Formula 3000 con Draco e Durango. Poi ho fatto svariate altre cose: la Formula Ford, Formula 3, Formula Renault 2.0 e poi qualche gara in GT, l'ultima delle quali con la Maserati a Silverstone. Chiaramente finchè è una cosa che si fa sporadicamente non si può pensare di raggiungere chissà quali risultati, ma devo dire che in quest'ultima occasione è andata molto bene: mi sono qualificato 9° in qualifica e in gara ho girato a tre decimi dal miglior tempo. Peccato che una volta sceso dalla macchina abbia scoperto che la ripartizione della frenata andava posizionata al posteriore anzichè all'anteriore, altrimenti sarebbe potuta andare molto meglio...

In futuro quindi cercherai di portare avanti i tuoi progetti in ambito musicale, ma con uno sguardo sempre rivolto al mondo delle corse...

Sì, è importante anche prendersi ogni tanto delle pause per cercare di riflettere su quelle che possono essere le motivazioni capaci di spingerti a scrivere delle nuove canzoni. Non è una cosa che viene automaticamente, perchè io scrivo soltanto quando ho qualcosa da dire. Adesso ho fatto il disco, la tournée, un'opera sinfonica molto impegnativa, quindi mi farebbe piacere riuscire a conciliare questi momenti con qualche gara, magari sui prototipi. In ogni caso, qualsiasi cosa dovessi decidere di fare, come obiettivo ho sempre quello di arrivare a podio.

Ecco lo spirito di competizione che viene a galla...

Mi piace allenarmi sui kart, mettermi lì e capire quando mollare le rondelle dell'assale, sporcarmi le mani con il grasso della catena...tutto per guidare e mettere a punto un mezzo che mi consenta di andare più veloce. L'obiettivo non è quello di correre per divertirmi e basta, ma correre per passione e possibilmente...vincere le gare!

Marco Privitera

 

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