Luca, partirai dalla quarta fila qui al Red Bull Ring: come giudichi queste tue qualifiche?

A dire la verità avrei sperato in qualcosa di meglio. Non siamo messi troppo bene su questo circuito, anche se devo dire che difficilmente avrei potuto fare di meglio, visto che il mio ideal time sarebbe stato solo un decimo più veloce della prestazione che ho ottenuto in qualifica. Sono soddisfatto se guardo al confronto con il mio compagno di squadra Markelov che parte molto più indietro, ma in generale i distacchi su una pista così corta sono ridottissima, eccezion fatta per chi sta davanti che anche stavolta ha mostrato di avere un altro passo...

Leclerc e Prema si sono confermati al top anche in questa occasione...

Sì, a un certo punto diventa davvero disarmante la loro superiorità, anche perchè sono costantemente i più veloci su ogni tipo di tracciato. Evidentemente a livello di team devono aver capito qualcosa che agli altri manca...ma purtroppo sembra che questo gap, con il passare delle gare, continui ad aumentare anziché diminuire. Per quanto ci riguarda, continueremo a dare il massimo, ma in queste condizioni diventa dura puntare a vincere.

Se dovessimo fare un bilancio di questa tua prima parte di campionato, come valuteresti i risultati sin qui raccolti? Ti saresti aspettato di essere più avanti in classifica o le tue aspettative sono state rispettate?

In realtà a questo punto speravo di aver già superato la barriera dei 100 punti (attualmente si trova a quota 58, ndr), anche se penso che siamo stati competitivi più o meno ovunque. Forse Montecarlo e Baku sono stati i weekend meno brillanti, anche se in Azerbaijan, dopo il guaio delle qualifiche, abbiamo mostrato di avere un buon passo che mi ha consentito di fare una bella rimonta.

L'impressione è che tu quest'anno stia correndo in maniera molto intelligente, cercando di massimizzare il potenziale della vettura e pensando anche al campionato. Peccato per quanto accaduto a Baku, ma del resto in questa categoria un problema simile finisce per condizionare tutto il weekend...

Sì, devo dire che stavo andando molto forte, purtroppo ero davvero al limite e sono passato soltanto pochi centimetri più in là rispetto al punto di corda ottimale, ma tanto è bastato per farmi finire a muro. E' un circuito che non perdona, ma d'altronde sono cose che possono capitare. Per il resto, forse in certe occasioni ho evitato di prendermi rischi inutili, magari ragionando in ottica campionato, ma vista la situazione attuale dovrò pensare soltanto a correre gara dopo gara e dopo alla fine si vedrà...

Hai già pensato a quello che potrebbe essere il tuo futuro nella prossima stagione?

Sicuramente, come ho detto ad inizio anno, questa per me rappresenta una stagione decisiva. Per il momento sono concentrato su questo campionato, più in là vedremo quali opportunità potranno esserci per il 2018. Di certo la Formula 1 rimane il mio obiettivo principale, non lo nascondo. Ma al tempo stesso sono anche realista e so che si tratta di un'opzione tutt'altro che facile. Però non intendo mollare, continuo a spingere al massimo nella speranza che il mio sogno possa realizzarsi.

Valuteresti l'ipotesi di un futuro nelle ruote coperte?

Senz'altro la prospettiva di poter diventare un pilota professionista nelle ruote coperte mi affascina. In particolare, mi piace tantissimo il DTM: amo le vetture, il format e la grande organizzazione e professionalità dei team. Non ho allacciato ancora nessun contatto in tal senso, ma sicuramente sarebbe una delle mie opzioni favorite per il futuro. Ma in ogni caso, per ora non voglio pensarci: abbiamo ancora una lunga stagione davanti a noi e tutto può succedere.

Da Spielberg - Marco Privitera