E' stato il più costante, il più determinato, il più deciso. In una sola parola: il più veloce. Robert Kubica si è aggiudicato meritatamente la 28esima edizione del Memorial Bettega, prestigioso appuntamento che ha chiuso il Motor Show 2014. A due settimane di distanza dal trionfo nel Monza Rally Show, il pilota polacco è riuscito a cogliere un altro successo in terra italian, che rende onore al suo talento al termine di una stagione per lui ricca di alti e bassi. L'ex-pilota di Sauber e Renault è riuscito nella finalissima ad avere la meglio nei confronti di un coriaceo Ken Block, dopo essersi aggiudicato nella serata precedente anche il Trofeo Bettega Night Sprint.

Kubica ha sconfitto il funambolo statunitense con un secco 3-0, anche se quest'ultimo è apparso in netta crescita nel corso del weekend, tanto da riuscire a mettersi alle spalle nell'appuntamento finale un giovane talento del calibro di Lorenzo Bertelli, a sua volta capace di sconfiggere nella finale per il terzo posto l'esperto Gigi Galli. Presente alla manifestazione anche Jacques Villeneuve, il quale ha pagato la sua relativa inesperienza riuscendo comunque ad accedere alle semifinali nella prova del sabato. Il canadese si è dovuto arrendere nei quarti di finale nel corso dell'appuntamento domenicale, ma ha dimostrato di essersi divertito riuscendo ad adattarsi velocemente a vettura e circuito. Tra gli altri piloti presenti in pista anche Stefano Romagna, Luca Pedersoli e Tobia Cavallini, per un'edizione del Memorial Bettega che ha riscosso un buon successo di pubblico grazie anche all'eccellente regia di Franco Cunico.

Un ottimo modo, dunque, per concludere nove giorni di gare nell'Area 48, quotidianamente seguite da LiveF1.it con puntuali approfondimenti, news e retroscena. Per il resto, la kermesse bolognese non ha certo registrato i record di pubblico degli anni d'oro, anche se va dato atto all'organizzazione di essere riuscita ad allestire un evento in maniera più che dignitosa, pur dovendo fare i conti con la crisi del settore. E non solo. Appuntamento al 2015.

Marco Privitera

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