Non ce l'ha fatta, Jules Bianchi. Il pilota francese era in coma dallo scorso 5 Ottobre, in seguito al terribile incidente avvenuto durante il Gran Premio del Giappone, quando con la sua Marussia aveva colpito a fortissima velocità un trattore posizionato nella via di fuga per recuperare la vettura di Sutil. Un incidente dalla dinamica assurda, il quale aveva lasciato sin da subito pochissime speranze in merito al suo recupero.

Nella notte, infatti, la notizia della sua scomparsa è arrivata tramite i familiari, i quali hanno combattuto al fianco di Jules per tutti questi lunghissimi mesi carichi di angoscia. Purtroppo inutilmente: "E' con profonda tristezza che i genitori di Jules, Philippe e Christine, il fratello Tom e la sorella Mélanie, annunciano il decesso di Jules avvenuto ieri sera al Centre Hospitalier Universitaire di Nizza, in Francia, dove era stato ricoverato in seguito all'incidente sul circuito di Suzuka, avvenuto durante il Gran Premio del Giappone dello scorso 5 ottobre 2014. "Jules si è battuto fino alla fine, come ha sempre fatto, ma oggi la sua lotta è terminata" ha dichiarato la famiglia Bianchi. "Il dolore che proviamo è immenso e indescrivibile. Desideriamo ringraziare lo staff medico dell'ospedale di Nizza che lo ha curato con amore e dedizione. Al tempo stesso vogliamo ringraziare il personale del centro medico di Mie in Giappone che si è preso cura di Jules immediatamente dopo il suo incidente, così come tutti gli altri medici coinvolti nelle sue cure durante i mesi trascorsi. Vogliamo inoltre ringraziare i colleghi di Jules, i suoi amici, i fans e tutti coloro che hanno manifestato la propria vicinanza in questo periodo. Tutto questo ci darà la forza necessaria per resistere in questi momenti terribili. Ascoltando e leggendo i numerosi messaggi ci siamo resi conto di quanto Jules abbia toccato i cuori di tante persone in tutto il mondo. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy durante queste ore molto difficili, durante le quali stiamo cercando di affrontare la dolorosa perdita di Jules".

La notizia della morte di Bianchi ha subito suscitato le commosse reazioni da parte del mondo del motorsport e non solo, attraverso migliaia di messaggi che in pochi minuti sono giunti alla famiglia tramite il web. Una battaglia, quella del pilota francese, che aveva coinvolto in questi mesi moltissime persone, le quali avevano espresso la propria solidarietà anche attraverso l'hashtag #ForzaJules. Purtroppo le drammatiche conseguenze dell'incidente avevano sin da subito lasciato pochissime possibilità di recupero per lo sfortunato pilota, come confermato proprio pochi giorni fa dal padre di Jules in un'intervista rilasciata a France Info. Adesso è il momento di chiudersi in rispettoso silenzio per quanto accaduto: ma le responsabilità di chi ha sbagliato non possono e non devono rimanere impunite.

Marco Privitera

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