Chi l'ha dura la vince. Potrebbe essere questo il motto di Takuma Sato, che dopo quattro stagioni è finalmente riuscito a cogliere il primo successo della carriera in Indycar. L'ex-pilota di Formula 1 ha sbaragliato la concorrenza sul tracciato californiano di Long Beach, precedendo sul traguardo Graham Rahal e Justin Wilson. Una giornata memorabile anche per il team di A.J.Foyt, tornato sul gradino più alto del podio a quasi undici anni di distanza dall'ultima affermazione nella categoria. Per il 36-enne giapponese si è trattato di un risultato ampiamente meritato, anche considerando le diverse occasioni nelle quali in passato era andato vicino alla vittoria, senza però mai riuscire a conquistare il bottino pieno. Come durante la 500 miglia di Indianapolis dello scorso anno, quando finì a muro nel coraggioso tentativo di superare Dario Franchitti all'ultimo giro. Proprio il pilota italo-scozzese è stato l'autore della pole sullo storico tracciato cittadino, terminando la propria gara in quarta posizione. Numerose le caution resisi necessarie per i diversi piloti finiti a muro nel corso della gara: tra di essi, anche il campione in carica Ryan Hunter-Reay, uscito di scena al 50° giro nel tentativo di superare Ana Beatriz.