La gara. Dopo aver ottenuto la pole position, allo start il 31enne di Poitiers è abile a mantenere la leadership, mentre nelle retrovie scoppia il caos per via di un contatto tra Kanaan e Bourdais, che obbliga la Direzione Gara a mandare in pista la vettura di sicurezza per la prima delle due caution di giornata, con Ryan Hunter-Reay bravissimo a sfruttare la confusione creatasi per risalire dalla quindicesima alla settima posione. Al giro 6 Will Power (che nel corso delle libere aveva fatto segnare il record della pista) nel tentativo di resistere ad un attacco di Rossi va in testacoda, finendo sull’erba e complicando la sua gara.

Pagenaud incomincia a tenere un ritmo difficilmente sostenibile dalla concorrenza, con Kimball che sopravanza Hinhcliffe guadagnando la seconda posizione. Parecchi piloti decidono di differenziare le strategie, come Conor Daly e Castroneves, anticipando la sosta ai box e la mossa porta proprio Kimball in testa, mentre sono fatali le soste per Montoya e Newgarden che vengono entrambi penalizzati con un drive through per aver oltrepassato la linea bianca in fondo alla pitlane.

La leadership di Kimball dura solamente un giro dato che Pagenaud, seppur su gomma differente, non ha difficoltà a prendersi nuovamente la testa della corsa e ricreare un solco tra sé e il resto del gruppo. Al giro 38, però, per il leader è nuovamente tutto da rifare, dato che viene chiamata la seconda caution di giornata a causa di Bourdais e Hildebrand fermi in pista.
Al restart Conor Daly non ha difficoltà a sopravanzare Castroneves andando in testa per la prima volta in carriera, mentre Pagenaud come una furia si riporta dietro ai due battistrada seguito da Hinchcliffe e Kimball, i quali arrivano ai ferri corti alla curva 1 senza conseguenze.

Al termine della seconda tornata di pitstop, Pagenaud si riprende la prima posizione e da qual momento non ce n'è più per nessuno: il francese s'invola verso la bandiera a scacchi diventando il primo pilota a vincere tre gare di fila nella Indycar Series e incrementando notevolmente il vantaggio in classifica generale sia su Scott Dixon che sugli altri inseguitori. Completano il podio Helio Castroneves e James Hinchcliffe, con Graham Rahal e Charlie Kimball a chiudere la top five. Menzione particolare per Conor Daly, ottimo 6° e Alexander Rossi, per la prima volta nella top ten. Delusione per gli altri top driver: Dixon e Montoya 7° e 8°, solo 19° Power.

Il prossimo appuntamento per la serie sarà l’attesissima edizione numero 100 della 500 miglia di Indianapolis del 29 maggio con le attività in pista che inizieranno da subito con il Rookie Orientation Program e le prime prove libere.

ANGIE'S LIST GRAND PRIX OF INDIANAPOLIS - CLASSIFICA FINALE:

1. Simon Pagenaud, Chevrolet, 82, Running
2. Helio Castroneves, Chevrolet, 82, Running
3. James Hinchcliffe, Honda, 82, Running
4. Graham Rahal, Honda, 82, Running
5. Charlie Kimball, Chevrolet, 82, Running
6. Conor Daly, Honda, 82, Running
7. Scott Dixon, Chevrolet, 82, Running
8. Juan Pablo Montoya, Chevrolet, 82, Running
9. Ryan Hunter-Reay, Honda, 82, Running
10. Alexander Rossi, Honda, 82, Running
11. Spencer Pigot, Honda, 82, Running
12. Carlos Munoz, Honda, 82, Running
13. Mikhail Aleshin, Honda, 82, Running
14. Max Chilton, Chevrolet, 82, Running
15. Marco Andretti, Honda, 82, Running
16. Matt Brabham, Chevrolet, 82, Running
17. Gabby Chaves, Honda, 82, Running
18. Takuma Sato, Honda, 82, Running
19. Will Power, Chevrolet, 82, Running
20. Jack Hawksworth, Honda, 82, Running
21. Josef Newgarden, Chevrolet, 82, Running
22. JR Hildebrand, Chevrolet, 81, Running
23. Alex Tagliani, Honda, 81, Running
24. Sebastien Bourdais, Chevrolet, 20, Mechanical
25. Tony Kanaan, Chevrolet, 0, Contact

Vincenzo Buonpane