E' la gara che da sola vale un'intera stagione. L'edizione numero 99 della 500 Miglia di Indianapolis è ormai alle porte, con il suo carico di spettacolo ed emozioni ad alta tensione. Già, perchè l'appuntamento più prestigioso del campionato IndyCar, in programma domani sul celebre catino dell'Indiana, presenta quest'anno una serie di interessanti novità tali da rappresentare una sorta di crocevia per una serie in piena fase di rilancio. Il tutto dovendo fare i conti con i numerosi "botti" verificatisi nel corso delle prove: non certo una novità per Indy, ma tutti accomunati da pericolosi "decolli" delle vetture che hanno messo sotto accusa i nuovi kit aerodinamici prodotti da Chevrolet e Honda.

Una novità che quest'anno, per la prima volta da diversi anni a questa parte, sarà in grado di dare alle varie vetture un differente aspetto tra loro, ma che ha anche creato una serie di polemiche, al punto che gli stessi organizzatori hanno pensato in extremis di "tagliare" la potenza delle vetture, obbligando i vari team ad adottare la medesima pressione di sovralimentazione e configurazione aerodinamica che sarà poi utilizzabile durante i 200 giri di gara. Una decisione arrivata al termine di due settimane complicate, caratterizzate da una sequenza preoccupante di incidenti, l'ultimo dei quali ha visto come protagonista James Hinchcliffe, finito a muro alla curva 3 dopo il cedimento della sospensione anteriore destra: il "sindaco", dopo essere stato operato alla gamba destra, si è già rimesso in piedi al Methodist Hospital, anche se sarà difficile riuscire a vederlo in pista prima della fine della stagione.

Per quanto riguarda l'aspetto puramente sportivo, si preannuncia una grande sfida al vertice tra i team che storicamente sono stati protagonisti nella corsa più veloce e (probabilmente) più spettacolare al mondo: a partire dalla scuderia di Chip Ganassi, che ha visto Scott Dixon ottenere la pole position alla media di 364,935 km/h. Il neozelandese, alla seconda pole in carriera sul catino dell'Indiana, punta a succedere nell'albo d'oro a Ryan Hunter-Reay (vincitore lo scorso anno) nel tentativo di bissare il successo conquistato nel 2008. Dixon però dovrà fare i conti con una schiera di rivali agguerriti, primo fra tutti Will Power, campione in carica della serie, il quale scatterà dalla seconda piazza con l'obiettivo di rompere l'incantesimo che non lo ha mai visto protagonista a Indy. La prima fila verrà completata da un altro esponente del team Penske, ovvero il francese Simon Pagenaud, il quale ha preceduto Tony Kanaan e un altro grande specialista di Indy, vale a dire Helio Castroneves, vincitore per ben tre volte nelle edizioni 2001, 2002 e 2009. Per vedere il primo rappresentante del team Andretti, ma soprattutto dell'aerokit Honda, occorre scendere fino alla sesta posizione, che sarà occupata dal rientrante Justin Wilson.

Per quanto riguarda le presenza femminili, Simona De Silvestro scatterà dalla settima fila, mentre Pippa Mann si è qualificata in 27° posizione. Tra le novità dell'ultim'ora la presenza di Ryan Briscoe al posto dell'infortunato Hinchcliffe, con l'australiano che partirà per regolamento dal fondo, mentre Carlos Huertas ha dovuto dare forfait per un problema fisico e verrà rimpiazzato da Tristan Vautier, il quale aveva a sua volta qualificato la vettura di James Davison.

Dulcis in fundo, l'Indycar farà il proprio esordio su Radio LiveGP proprio con la 500 Miglia di domani: sarà infatti possibile seguire live dalle ore 18.00 sul nostro sito la radiocronaca integrale della gara, per una lunga maratona vietata ai deboli di cuore. In attesa di chi riuscirà a brindare a base di latte...

Marco Privitera

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