Dopo 85 giri di fuoco, è Josef Newgarden a vincere il GP di Long Beach, terza gara del campionato IndyCar 2022. Il pilota del team Penske si è tenuto alle spalle nel rush finale un super aggressivo Romain Grosjean e un sempre concreto Alex Palou. Ennesimo errore di Colton Herta, che va a sbattere dopo aver guidato la gara per una trentina di giri.

Terza vittoria Penske, la prima di Josef sullo Shoreline Drive

Nelle prime fasi di gara, Newgarden saggiamente non ha cercato di stare troppo vicino a Colton Herta, che sembrava veramente troppo veloce per tutti oggi. Quando, dopo la seconda sosta, però, si è trovato in testa, il driver nativo di Nashville ha fatto di tutto per restare davanti a tutti, e ha messo in mostra tutto il suo repertorio, anche grazie ad alcune caution finali. Primo trionfo per lui qui, e secondo sigillo stagionale dopo quello in Texas, che gli permette di prendersi la leadership del campionato, vista anche la giornata nera del team mate McLaughlin.

Seconda piazza, come detto, per Romain Grosjean, che ottiene così il quarto podio nella categoria. Il francese, scattato sesto, ha impostato uno stint finale molto aggressivo con gomme morbide, ma non ha avuto lo spunto necessario nelle ripartenze da caution per attaccare il rivale davanti a lui. In ogni caso, il ginevrino sta mostrando di imparare sempre di più a convivere con il suo nuovo team, e certamente nelle prossime uscite avrà ottime possibilità.

Terza posizione per il campione in carica Alex Palou, che riporta così sul podio il Team Ganassi Racing. Una condotta di gara attenta, la sua, che lo aveva portato anche in testa dopo il primo round di pit stop. La seconda sosta, però, ha arriso a Newgarden, e nel finale, lo spagnolo non ha potuto resistere al ritorno di un indiavolato Grosjean.

Herta, urge una regolata!

Avevamo aperto questo 2022 con un Colton Herta dato tra i favoriti per la conquista del titolo. Oggi però, il figlio d’arte californiano è ricaduto in uno dei suoi vecchi vizi, quello di voler strafare. E così, mentre era alle spalle di Newgarden, forse innervosito da un pit non perfetto, ha forzato troppo la staccata di curva 9, finendo nel muro. Papà Bryan e il team mate Michael Andretti dovranno sicuramente fare di tutto per tranquillizzare Colton, che resta in ogni caso un talento cristallino, come dimostrato ieri in qualifica.

Sono stati tanti i botti in gara, e a farne le spese sono stati anche diversi big oltre a Herta, tra cui Ericsson, Johnson e Pagenaud. Menzione d’onore per l’americano, che ha comunque provato a correre nonostante la frattura al polso destro. Alla fine, quarta piazza meritata per Will Power, secondo alfiere Penske, che ha preceduto di un soffio O’Ward con la McLaren e Dixon, autore di una strategia diversificata che gli ha fatto guadagnare dieci posizioni.

Terza vittoria in tre gare per il team del Capitano Roger, un bottino certamente importante. Oggi abbiamo senza dubbio visto la versione migliore di Josef Newgarden, ma attenzione perché dietro Andretti e Ganassi non stanno certo a guardare, e il vantaggio in termini di performance è minimo. Anche McLaren, una volta risolti i problemi di gestione gomme che hanno fortemente penalizzato Rosenqvist, ha mostrato di poter avere tanta velocità.

Qui i risultati completi. Appuntamento tra tre settimane al Barber Motorsports Park, per il primo GP su circuito permanente della stagione.

Nicola Saglia